ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00770

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 615 del 15/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: PEREGO DI CREMNAGO MATTEO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/12/2021


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/02/2022
PEREGO DI CREMNAGO MATTEO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 15/02/2022
PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/02/2022
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
ROSSINI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/03/2022
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 15/03/2022
PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/03/2022
PEREGO DI CREMNAGO MATTEO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/02/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/02/2022

DISCUSSIONE IL 15/03/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/03/2022

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00770
presentato da
PEREGO DI CREMNAGO Matteo
testo di
Mercoledì 15 dicembre 2021, seduta n. 615

   La IV Commissione,

   premesso che:

    le missioni militari internazionali vedono l'Italia protagonista dai tempi della prima missione in Libano 40 anni fa. In questi decenni, migliaia di donne e uomini sono stati dispiegati nei teatri più complessi della Terra, tanti hanno perso la vita o hanno riportato segni indelebili nel corpo e nella mente. A questi si affiancano tutti i militari che ogni giorno entro i confini nazionali servono il Paese con onore e dignità;

   il veterano è colui che ha partecipato direttamente, per un lungo periodo di tempo, a un conflitto armato o un soggetto che ha rischiato la propria vita per il proprio Paese, impegnato nei teatri nazionali, ma anche negli scenari internazionali. Ancora oggi, nell'immaginario comune, il veterano è considerato colui che ha partecipato alle due Grandi Guerre o chi ha riportato traumi invalidanti nell'esercizio della professione, dimenticando le decine di migliaia di professionisti che hanno servito e protetto il Paese negli ultimi sessant'anni;

   diversi Paesi Nato riconoscono la posizione di veterano a chiunque abbia prestato servizio nei comparti sicurezza, difesa e soccorso e gli appartenenti alla categoria ricevono, se necessario, assistenza medica e supporto volto a facilitarne il reimpiego; si tratta di strumenti di sostegno e aiuto che offrono loro la possibilità di avere una seconda chance nella vita civile e che rappresentano un atto considerato doveroso nei confronti di chi ha indossato una divisa e si sia esposto per il bene del proprio Paese;

   negli Stati Uniti esiste la piattaforma Hiring Our Heroes che facilita il collegamento tra il mondo delle Forze armate e le aziende, che ne guadagnano, le prime, in termini di ricambio continuo di personale militare e di pubblica sicurezza e le seconde in termini di visibilità e tassazioni ridotte; si tratta di quella capacità tipicamente statunitense di creare una contaminazione positiva tra la Difesa e il mondo del lavoro;

   nell'opinione pubblica e nelle istituzioni non è ancora sufficientemente diffusa la consapevolezza del valore della figura del veterano, né vi è un suo riconoscimento formale da parte delle istituzioni. Manca, infatti, una qualifica di veterano da attribuire agli insigniti di ricompense al valor militare, di cui all'articolo 1411 del codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010, Codice dell'ordinamento militare), agli insigniti di ricompense al valore e al merito dell'Esercito, della Marina militare, dell'Aeronautica militare e dell'Arma dei carabinieri, di cui all'articolo 1444 del Codice dell'ordinamento militare, ai militari vittime del terrorismo, di cui alla legge n. 206 del 2004, ai militari riconosciuti vittime del dovere di cui all'articolo 1, commi 563 e 564, della legge n. 266 del 2005, a coloro che hanno prestato servizio nelle Forze speciali e nelle Forze per le operazioni speciali per almeno cinque anni, a coloro che hanno prestato servizio nelle Forze armate per almeno dieci anni e che sono stati impiegati nelle missioni internazionali (legge n. 145 del 2016), per almeno diciotto mesi, purché non abbiano avuto provvedimenti disciplinari di stato ai sensi dell'articolo 1357 del Codice dell'ordinamento militare. Tale riconoscimento contribuirebbe a superare quel gap culturale rispetto al ruolo che svolgono le donne e gli uomini delle nostre Forze armate;

   il Centro Veterani della Difesa (Cvd), creato nell'ambito del dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio in Roma, è stato inaugurato il 20 settembre 2018 per assicurare supporto e assistenza al personale veterano della Difesa e costituisce unico punto di riferimento per l'accoglienza e l'assistenza del personale che, «nell'adempimento del dovere nei più diversi contesti addestrativi ed operativi, abbia subito traumi fisici o psichici». Missione del centro è quella di garantire efficaci modalità di assistenza ai veterani e ai loro familiari, assicurando concrete politiche d'intervento indirizzate al coordinamento assistenziale, alla riabilitazione clinica e alla ricerca scientifico/tecnologica;

   il Cvd rappresenta sicuramente un'eccellenza italiana dove professionalità altamente qualificate e motivate assistono chi è stato vittima di incidenti in servizio riportando traumi sia fisici che psichici, fornendo loro la miglior assistenza possibile e un supporto psicologico esteso anche alle loro famiglie e favorendo il loro reinserimento nel mondo del lavoro, affinché possano continuare a sentirsi parte attiva e integrante della società;

   accanto al supporto fornito dal Cvd e a quanto offerto dal Servizio sanitario nazionale, occorre prevedere il diritto dei veterani a un'assistenza gratuita di tipo medico-psicologico riabilitativo a cura del Servizio sanitario nazionale, in particolare per i veterani colpiti da Ptsd, il Post traumatic stress disorder, nonché l'esenzione dalla partecipazione al costo per le prestazioni comprese nei livelli essenziali di assistenza;

   riconoscere il giusto valore ai veterani significa anche favorire l'accesso al mondo del lavoro al termine del servizio di personale che risulta sempre più formato, istruito e selezionato e che rappresenta un potenziale valore aggiunto per l'intera comunità. Nella gran parte dei casi le aziende ignorano il potenziale dei veterani che hanno già dimostrato sul campo di possedere doti di leader affidabili, in grado di prendere complesse decisioni sotto stress e di lavorare in squadra,

impegna il Governo:

   ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, volte a valorizzare la figura del veterano, introducendo la qualifica di veterano da riconoscere agli insigniti di ricompense al valor militare, ai militari vittime del terrorismo o vittime del dovere, a coloro che hanno prestato servizio nelle Forze speciali e nelle Forze per le operazioni speciali per almeno cinque anni, nonché a coloro che hanno prestato servizio nelle Forze armate per almeno dieci anni e che sono stati impiegati nelle missioni internazionali e valutando la possibilità di istituire l'Ordine al merito dei veterani, un riconoscimento verso quei soggetti che hanno onorato e onorano il nostro Paese;

   ad adottare iniziative per introdurre specifici strumenti volti ad accompagnare la transizione dei veterani che, al termine del loro servizio alla nazione, rientrano nella vita civile e nel mondo del lavoro, favorendo l'incontro con le imprese, da un lato, valorizzando la notevole esperienza acquisita direttamente sul campo dai veterani anche attraverso percorsi di riqualificazione e aggiornamento delle competenze, e, dall'altro, prevedendo adeguati incentivi fiscali, come sgravi contributivi volti a incoraggiare le imprese ad assumere tali soggetti che, proprio grazie alle loro competenze, possono senz'altro contribuire alla crescita del sistema Paese;

   a verificare la possibilità di adottare iniziative volte a potenziare ed ampliare l'assistenza medico-psicologica riabilitativa offerta ai veterani, prevedendo adeguate e ulteriori forme di esenzione dalla partecipazione alla relativa spesa sanitaria e farmaceutica;

   ad adottare iniziative volte ad incrementare gli stanziamenti al Centro Veterani Difesa affinché possa implementare l'offerta di servizi in termini di cure mediche, supporto psicologico e inserimento sociale, con particolare attenzione per quei veterani colpiti dai sintomi della cosiddetta «malattia invisibile» «Ptsd» (disordine da stress post-traumatico).
(7-00770) «Perego Di Cremnago, Maria Tripodi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

missione d'inchiesta

terrorismo

guerra