ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00716

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 556 del 09/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: GAGLIARDI MANUELA
Gruppo: CORAGGIO ITALIA
Data firma: 06/08/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BALDINI MARIA TERESA CORAGGIO ITALIA 06/08/2021
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 09/08/2021
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA 09/08/2021
PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI 09/08/2021
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 09/08/2021
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/08/2021
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 09/08/2021
LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC 09/08/2021
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2021
MURONI ROSSELLA MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO 17/11/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/02/2022
GAGLIARDI MANUELA CORAGGIO ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/02/2022
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/09/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/11/2021

DISCUSSIONE IL 21/02/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/02/2022

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00716
presentato da
GAGLIARDI Manuela
testo presentato
Lunedì 9 agosto 2021
modificato
Mercoledì 17 novembre 2021, seduta n. 597

   Le Commissioni VIII e X,

   premesso che:

    la centrale a carbone «E. Montale» della Spezia, sia per la collocazione logistica che per le modalità con cui effettua la produzione di energia, arreca da sempre danno ai cittadini residenti nella provincia spezzina. Le istituzioni locali interessate, comune della Spezia e regione Liguria, hanno già da tempo fatto proprie le richieste della collettività, deliberando la contrarietà nella prosecuzione della produzione di energia elettrica nella centrale attraverso l'utilizzo di combustibili fossili (carbone e gas);

    a livello nazionale, in attuazione del piano integrato per l'energia e il clima, che recepisce le novità contenute nel cosiddetto decreto-legge sul clima (decreto-legge n. 111 del 2019; convertito dalla legge n. 229 del 2016) ed accompagna il nostro Paese nel percorso di decarbonizzazione, il Governo pro tempore si era impegnato, accogliendo l'ordine del giorno 9/02267/120, ad una graduale cessazione delle centrali a carbone sul territorio italiano entro il 31 dicembre 2025;

    in quest'ottica, veniva garantito che l'impianto della centrale La Spezia-Vallegrande non sarebbe stato riconvertito a gas e sarebbe stato dismesso entro il 1° gennaio 2021, con contestuale impegno a garantire i livelli occupazionali della società;

    il termine per la dismissione non veniva però rispettato ed il responsabile sostenibilità e affari istituzionali di Enel Italia, Fabrizio Iaccarino, ad inizio di marzo 2021 affermava, durante un'audizione sul recovery plan alle commissioni 5a e 14a riunite del Senato, come non fosse stato possibile operare lo spegnimento entro il termine prefissato «per una questione di capacità che ancora non è entrata», differendo la previsione di chiudere la Centrale della Spezia all'anno 2023;

    nelle more, Enel Produzione partecipava comunque con successo all'asta del Capacity Market per il mercato energetico dell'anno 2023, tenuta da Terna Spa. Una quota dell'energia garantita da Enel verrebbe prodotta da «Unità di Produzione Nuove non autorizzate» ed in particolare, proprio dalla Centrale E. Montale della Spezia che, in base al bando, fornirebbe la quota di energia necessaria dopo la sostituzione dell'unità a carbone esistente con nuova unità a gas;

    l'aggiudicazione però non è ancora divenuta effettiva, in quanto, al momento stabilito per il deposito a Terna della documentazione necessaria a concludere l'assegnazione pubblica, l'iter autorizzativo del nuovo impianto a turbogas per la Centrale della Spezia non era ancora concluso. A termini di contratto, l'assegnazione andava risolta con addebito ad Enel delle penali previste: nella pratica, invece, il Ministero della transizione ecologia decideva di prorogare il termine per la presentazione dei titoli autorizzativi sino al 31 ottobre 2021;

    durante questa confusione procedimentale e normativa, tra un impegno non mantenuto e condizioni di appalto non rispettate, si apprende, da organi di stampa, che navi carboniere potrebbero tornare nel Golfo spezzino per consegnare il loro carico alla centrale Enel di Vallegrande;

    La Spezia e la sua provincia non possono tollerare ulteriormente questa fase di incertezza, che si ripercuote direttamente sulla salute di una collettività che ha sopportato, sin troppo, le conseguenze negative derivanti dal funzionamento di una centrale a carbone all'interno del proprio contesto urbano. È necessaria perciò una soluzione immediata,

impegnano il Governo

ad adottare iniziative per confermare gli obiettivi di cui al cosiddetto «decreto clima» garantendo la rapida e definitiva dismissione dell'impianto della centrale «E. Montale» di La Spezia-Vallegrande, escludendo anche una sua riconversione a gas o ad altro combustibile fossile.
(7-00716) «Gagliardi, Baldini, Viviani, Paita, Pastorino, Butti, Bagnasco, Pezzopane, Lupi, Traversi, Muroni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

stazione energetica

produzione d'energia

gas naturale