ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00560

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 408 del 14/10/2020
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00109
Firmatari
Primo firmatario: NOBILI LUCIANO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 14/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 14/10/2020
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA 14/10/2020
RIXI EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 31/03/2021
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 31/03/2021
FOGLIANI KETTY LEGA - SALVINI PREMIER 31/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
22/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/12/2020
NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 16/12/2020
TRAVERSI ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/12/2020
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO
MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/03/2021
NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/03/2021
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
FICARA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
RIXI EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER
GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 30/03/2021
MORELLI ALESSANDRO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/03/2021
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 21/04/2021
MORELLI ALESSANDRO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/04/2021
NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/04/2021
SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 22/04/2021
CANCELLERI GIANCARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/04/2021
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA
NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA
RIXI EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER
GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
FICARA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
SOZZANI DIEGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 22/04/2021
CANCELLERI GIANCARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/12/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/12/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 24/02/2021

DISCUSSIONE IL 24/03/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/03/2021

DISCUSSIONE IL 30/03/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/03/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 31/03/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 21/04/2021

DISCUSSIONE IL 21/04/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/04/2021

DISCUSSIONE IL 22/04/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 22/04/2021

ACCOLTO IL 22/04/2021

PARERE GOVERNO IL 22/04/2021

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 22/04/2021

CONCLUSO IL 22/04/2021

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00560
presentato da
NOBILI Luciano
testo presentato
Mercoledì 14 ottobre 2020
modificato
Mercoledì 31 marzo 2021, seduta n. 478

   Le Commissioni VIII e IX,

   premesso che:

    il settore della portualità rappresenta uno dei principali motori di sviluppo del nostro Paese;

    il commercio marittimo infatti produce straordinario valore aggiunto per le economie nazionali che sono riuscite a sfruttarne pienamente le opportunità e si pone alla base di sistemi economici in grado di promuovere innovazione e sviluppo ben al di là della semplice economia portuale;

    basti pensare al porto di Rotterdam, che è letteralmente diventato il cuore pulsante della logistica europea, ma che si presenta anche, nell'intera area, come costellato da un'enorme distesa di insediamenti logistici, di terminal portuali, di fabbriche, di raffinerie ed aree per lo stoccaggio di prodotti energetici. L'insieme dell'economia è innervato da un tessuto costruito attorno ad un rapporto strettissimo tra struttura produttiva e sistema logistico: non esiste ormai distinzione chiara tra le due facce di una stessa medaglia. In Olanda, l'economia marittima produce il 5,8 per cento del valore aggiunto complessivo e genera il 3,8 per cento del totale dei posti di lavoro senza considerare le relazioni con le università, i centri di ricerca applicata il settore dell'innovazione elettronica;

    l'Italia presenta sicuramente una realtà territoriale assai più complessa in cui la relazione tra aree portuali e centri urbani costituisce un vincolo difficilmente eludibile e che talora ha limitato le potenzialità di sviluppo dei porti medesimi. Al contempo, con la riforma delle Autorità di sistema portuale si è passati da una polverizzazione delle realtà portuali, spesso in concorrenza le une con le altre, a una visione unitaria, di sistema appunto, nella convinzione che il rapporto tra attività portuali e logistica deve essere strettamente innervato nei territori di riferimento. Di qui l'attenzione ai collegamenti di ultimo miglio ferroviario, la relazione sempre più forte con le realtà economiche territoriali, rafforzando contestualmente le attività strumentali svolte nell'ambito dei sistemi portuali; anche l'istituzione delle Zone economiche speciali nel Mezzogiorno e delle Zone logistiche semplificate si colloca in questa logica che pone i porti al centro di un complesso meccanismo di integrazione con le realtà economiche, industriali, di ricerca, che richiede investimenti infrastrutturali adeguati e intelligenti e un utilizzo degli spazi portuali che sia in grado di assicurare una prospettiva di lungo periodo, anche assumendo scelte coraggiose di investimento sulla falsa riga delle iniziative assunte in varie realtà portuali europee di successo;

    appare quindi necessario analizzare in un'ottica di sistema le iniziative funzionali alla rapida e coordinata realizzazione degli interventi infrastrutturali funzionali al rafforzamento dell'integrazione modale dei porti, assicurando anche un adeguato sostegno ai sistemi portuali nel loro sforzo di modernizzazione e specializzazione delle proprie funzioni come delineato nel Piano nazionale della portualità e della logistica;

    in tale logica occorre anche affrontare e risolvere anche alcune delle problematiche «storiche» della portualità italiana. Nella scorsa legislatura è stata introdotta una nuova disciplina relativa alle operazioni di dragaggio, volta a superare i problemi connessi all'esecuzione di tali interventi, assolutamente essenziali per garantire la piena funzionalità dei porti;

    l'articolo 5-bis della legge n. 84 del 1994, modificato nel corso della scorsa legislatura, prevede una disciplina molto articolata con riferimento ai dragaggi da effettuare nelle aree portuali ricomprese nei siti di interesse nazionale. Con una modifica introdotta con il decreto-legge n. 76 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 120 del 2020, si è previsto che per le operazioni di dragaggio nelle aree portuali e marino costiere, oltre che nei bacini idrici, anche se non posti in siti di interesse nazionale, si utilizzano comunque le modalità e le migliori tecnologie disponibili finalizzate a mitigare i rischi di propagazione di contaminanti, ove presenti;

    con riferimento alla gestione dei materiali provenienti dal dragaggio delle aree portuali e marino costiere non comprese in siti di interesse nazionale, la disciplina applicabile è quella del decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 173 del 2016;

    tale disciplina, accolta inizialmente con estremo favore dal mondo della portualità, ha previsto una notevole semplificazione delle operazioni di dragaggio, con l'intendimento di assicurare una radicale semplificazione delle procedure di dragaggio ed il pieno rispetto delle matrici ambientali, in modo da consentire in piena sicurezza il riversamento in mare dei materiali derivanti dai dragaggi medesimi;

    il decreto ministeriale contiene, infatti, un dettagliato allegato tecnico che prevede che sui materiali di dragaggio, vengano curate, oltre alla verifica delle aree nelle quali l'operazione è effettuata, una serie di operazioni per la caratterizzazione dei medesimi sotto il profilo della classificazione chimica, della caratterizzazione fisica e biologica nonché della caratterizzazione ecotossicologica;

    in fase applicativa sono emerse tuttavia alcune problematiche che hanno reso meno efficace l'azione di semplificazione auspicata e necessaria per assicurare, in questo importantissimo ambito, la piena competitività del sistema;

    in particolare, le principali difficoltà discendono dagli effetti che le prove eco-tossicologiche, introdotte dal decreto ministeriale n. 173 del 2016, producono con riferimento alla caratterizzazione dei materiali di dragaggio;

    infatti, i parametri adottati e le modalità concrete di realizzazione delle caratterizzazioni finiscono per produrre, fuori dalle aree rientranti in siti di interesse nazionale da bonificare, risultati spesso non congrui rispetto alla reale composizione e pericolosità di questi materiali;

    in ragione di ciò appare necessaria una ridefinizione dei criteri per la loro effettuazione, senza però che, nelle more di questa definizione, le attività di gestione dei materiali di dragaggio vengano rese eccessivamente complesse;

    una soluzione adeguata potrebbe essere di sospendere, in questa fase e per il tempo strettamente necessario a ridefinire i criteri e le modalità per l'effettuazione della classificazione ecotossicologica, le prove ecotossicologiche limitando la caratterizzazione alle solo prove chimiche, idonee ad assicurare un sufficiente grado di protezione ambientale;

    un ulteriore elemento di criticità emerso concerne, con riferimento alla caratterizzazione dei siti per l'immersione dei materiali di escavo, la obiettiva difficoltà di riuscire ad assicurare come prevede il decreto ministeriale sopra ricordato, nelle operazioni di riversamento in mare dei materiali, il rispetto del limite di ricoprimento teorico medio massimo, pari a 5 cm, da calcolare, ai fini del dimensionamento del sito, anche in considerazione dell'eventualità di ulteriori immersioni da ripetere periodicamente, secondo la programmazione di gestione dei materiali di cui alla scheda di inquadramento dell'area;

    anche in tal caso sarebbe opportuno superare una disposizione in relazione alla quale è difficilissima l'applicazione concreta nonché la verifica del rispetto della stessa, anche in considerazione dell'azione che sul materiale riversato possono avere fattori esogeni, come, ad esempio, le correnti marine,

impegna il Governo:

   ad assumere ogni iniziativa di competenza al fine di favorire un efficace coordinamento degli investimenti e delle scelte strategiche dei sistemi portuali italiani, al fine di migliorarne la competitività e l'attrattività, facendo anche riferimento alle più avanzate esperienze realizzate nell'Unione europea;

   a rafforzare e consolidare gli investimenti per i collegamenti ferroviari di ultimo miglio con le aree portuali nonché per l'adeguamento della rete ferroviaria, al fine di consentire il trasporto merci con treni conformi al cosiddetto «Modulo 750», con particolare riferimento ai più importanti hub portuali del Paese;

   a valutare la possibilità di adottare iniziative per eliminare, nel caso di possibilità di conferimento in mare dei sedimenti provenienti da dragaggio, l'obbligo di contenimento in strati superiori ai 5 cm;

   a valutare l'opportunità di adottare iniziative per sospendere, nelle more della completa ridefinizione dei criteri per la loro effettuazione, le prove eco-tossicologiche, prevedendo che, in tale fase, la caratterizzazione dei sedimenti si basi esclusivamente sulle prove chimiche in grado di tener conto della maggior vulnerabilità dell'ecosistema marino rispetto a quello terrestre.
(7-00560) «Nobili, Fregolent, Paita, Rixi, Furgiuele, Fogliani».