Legislatura: 18Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Primo firmatario: PICCOLI NARDELLI FLAVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2020 ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2020 ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2020 CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2020 PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 12/10/2020 LATTANZIO PAOLO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/10/2020
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 14/10/2020 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO DICHIARAZIONE GOVERNO 14/10/2020 ORRICO ANNA LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO) INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2020 CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE LATTANZIO PAOLO MISTO VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA DICHIARAZIONE VOTO 16/06/2021 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 16/06/2021 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA DICHIARAZIONE VOTO 16/06/2021 APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER CARBONARO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 16/06/2021 BORGONZONI LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/10/2020
DISCUSSIONE IL 14/10/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/10/2020
AUDIZIONE INFORMALE IL 10/11/2020
DISCUSSIONE IL 18/11/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/11/2020
DISCUSSIONE IL 16/06/2021
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 16/06/2021
ACCOLTO IL 16/06/2021
PARERE GOVERNO IL 16/06/2021
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 16/06/2021
CONCLUSO IL 16/06/2021
La VII Commissione,
premesso che:
l'Italia, nell'implementare la direttiva 2019/790/EU sul diritto d'autore nel mercato unico digitale, deve avere un ruolo centrale per garantire il giusto equilibrio tra le posizioni giuridiche dei titolari dei diritti e della collettività, quale fruitore della cultura;
il contesto del recepimento della suddetta normativa europea rappresenta un'importante occasione per chiarire, all'interno del nostro ordinamento giuridico, la portata delle istanze volte ad una maggiore tutela del diritto d'autore e al riconoscimento della facoltà di libero riutilizzo delle riproduzioni digitali di beni culturali pubblici in pubblico dominio, già fatte proprie da un numero crescente di musei, archivi e biblioteche in tutto il mondo;
il recepimento della suddetta direttiva consente di approfondire la normativa concernente il riutilizzo delle riproduzioni digitali di beni culturali, considerando altresì le esigenze derivanti dalla circolazione dei contenuti sulla rete internet, dalla necessità di garantire la libera circolazione del pensiero e, allo stesso tempo, di consentire un'adeguata valorizzazione del patrimonio culturale italiano avvalendosi dell'ormai imprescindibile utilizzo delle nuove tecnologie;
nello specifico, l'articolo 1 della direttiva 2019/790/EU evidenzia che la stessa stabilisce norme volte ad armonizzare il quadro giuridico dell'Unione applicabile al diritto d'autore e ai diritti connessi nell'ambito del mercato interno, tenendo conto in particolare degli utilizzi digitali e transfrontalieri dei contenuti protetti;
in particolare, il Titolo IV della direttiva consta di misure miranti a garantire il buon funzionamento del mercato per il diritto d'autore, contenendo riferimenti alla protezione delle pubblicazioni di carattere giornalistico in caso di utilizzo online ed alle richieste di equo compenso per gli autori;
sebbene il riferimento esplicito sia al mondo editoriale, l'implementazione di tali disposizioni nell'ordinamento interno avrebbe effetti positivi ai fini di una maggiore tutela per tutte le categorie di artisti e di professionisti del mondo dello spettacolo – con particolare riferimento agli artisti meno conosciuti e giovani – che maggiormente hanno sofferto dei danni economici derivanti dallo stop alle attività artistiche causato dal lockdown;
il considerando 3 della direttiva 2019/790 invita gli Stati membri a considerare i rapidi sviluppi tecnologici che continuano a trasformare il modo in cui le opere e altri materiali sono creati, prodotti, distribuiti e sfruttati, mentre emergono costantemente nuovi modelli di business e nuovi attori, al fine di adeguare la legislazione in materia alle esigenze future, in modo da non limitare l'evoluzione tecnologica;
l'articolo 14 della medesima direttiva prevede che: «Gli Stati membri provvedono a che, alla scadenza della durata di protezione di un'opera delle arte visive, il materiale derivante da un atto di riproduzione di tale opera non sia soggetto al diritto d'autore o a diritti connessi, a meno che il materiale risultante da tale atto di riproduzione sia originale nel senso che costituisce una creazione intellettuale propria dell'autore», rendendo altresì più agevole l'utilizzo di contenuti di pubblico dominio;
è necessario prevedere il coordinamento di tale norma con l'articolo 108 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 («codice dei beni culturali e del paesaggio»), che prevede limitazioni per il riutilizzo di riproduzioni di beni culturali per fini commerciali;
la possibilità di riuso dell'immagine del bene culturale nel rispetto delle norme sul diritto d'autore e sulla riservatezza può essere inteso non solo come uno strumento funzionale alla libera diffusione del sapere in una prospettiva concreta di democrazia della cultura, ma può diventare anche una leva fondamentale per diffondere l'immagine del patrimonio culturale italiano nel mondo e per sostenere l'industria creativa, il design, l'editoria e in generale tutte quelle attività culturali che subiscono maggiormente gli effetti negativi dell'emergenza Covid-19 in corso, come peraltro indicato nella risoluzione 8-00073 approvata dalla VII commissione della Camera in data 5 maggio 2020;
l'ampliamento della sfera di libero accesso e riuso del patrimonio culturale digitalizzato a scopo di tutela, prevenzione dei rischi, promozione editoriale, comunicazione, educazione, sviluppo della fruizione per potenziare processi di longlife learning, gamification, merchandising e promozione turistica è stato riconosciuto prioritario nell'utilizzo del Recovery Fund, come si legge nello schema di relazione approvato dalla VII Commissione della Camera in data 29 settembre 2020;
la convenzione di Faro, di recente approvata dal Parlamento, pur includendo la tutela e la conservazione del patrimonio culturale (agli articoli 1 c, 5 b, 9 c) fra le azioni prioritarie, focalizza l'attenzione anche su altri temi, tra cui il diritto al patrimonio culturale come facoltà di partecipare all'arricchimento o all'incremento del patrimonio stesso e di beneficiare delle attività corrispondenti, con riferimento agli ideali e principi fondatori del Consiglio d'Europa, e al diritto della persona a prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, nel rispetto dei diritti e delle libertà altrui sancito nella Dichiarazione universale dei diritti umani (Parigi, 10 dicembre 1948) e garantito dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (Parigi, 16 dicembre 1966);
per gli istituti culturali che hanno introdotto un regime di libero riutilizzo delle immagini delle proprie collezioni è possibile registrare benefici in termini di valorizzazione dei beni e della loro di divulgazione e conoscenza a fronte della modesta entità degli introiti derivanti dai canoni di riproduzione;
le iniziative di valorizzazione online delle collezioni o delle fonti storiche promosse da musei, archivi e biblioteche rendono sempre più opportuna una cognizione precisa delle opportunità e dei limiti connessi al riuso delle immagini sia per l'ente promotore che, a maggior ragione, per l'utente fruitore, ponendo fine a uno stato di incertezza sulla legittimità degli utilizzi delle riproduzioni dei beni culturali,
impegna il Governo:
ad adottare iniziative per promuovere, partendo dal recepimento della direttiva 2019/790/EU, una sistematizzazione ed un ammodernamento del quadro giuridico del diritto d'autore e dei diritti connessi;
ad adottare iniziative per valorizzare la tutela del ruolo dei creativi e degli autori, considerando la loro centralità nei processi di creazione culturale ed autoriale del nostro Paese, a partire dalla fase emergenziale durante la quale tali figure professionali hanno particolarmente patito prima il blocco delle manifestazioni culturali e conseguentemente una lenta e sottodimensionata ripartenza;
ad adottare iniziative per adeguare e completare l'attuale quadro normativo, salvaguardando un elevato livello di protezione del diritto d'autore e dei diritti connessi nel rispetto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale, garantendo il diritto alla libera manifestazione del pensiero e, allo stesso tempo, consentendo un'adeguata valorizzazione del patrimonio culturale, anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, così da proseguire il percorso di liberalizzazione della riproduzione dei beni culturali e della divulgazione delle immagini, avviate con la modifica dell'articolo 108 del codice dei beni culturali e del paesaggio;
ad affrontare quindi un coordinamento tra la disciplina del diritto d'autore con quella delle riproduzioni, intesa non solo da un punto di vista della tutela del patrimonio, ma in quanto promozione dello sviluppo della cultura;
ad adottare iniziative volte alla costituzione di un gruppo di lavoro, aperto alla partecipazione di esperti in materia e delle associazioni più rappresentative delle professioni dei beni culturali e dei principali stakeholder, allo scopo di proporre una riformulazione dell'articolo 87 della legge 22 aprile 1941, n. 633 («protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio») e degli articoli 107 e 108 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 («codice dei beni culturali e del paesaggio»), che risulti conforme alle disposizioni di cui all'articolo 14 della direttiva europea 2019/790/EU.
(7-00553) «Piccoli Nardelli, Di Giorgi, Orfini, Rossi, Ciampi, Prestipino, Lattanzio».