ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00546

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 401 del 30/09/2020
Abbinamenti
Atto 7/00516 abbinato in data 14/10/2020
Atto 7/00548 abbinato in data 14/10/2020
Atto 7/00559 abbinato in data 04/11/2020
Atto 7/00580 abbinato in data 17/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: FURGIUELE DOMENICO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 30/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
RIXI EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
GIACOMETTI ANTONIETTA LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
MORELLI ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
ZORDAN ADOLFO LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
GOBBATO CLAUDIA LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 30/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
18/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/10/2020
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/10/2020
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA
FICARA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO
DEL BASSO DE CARO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/11/2020
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 17/11/2020
MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/11/2020
MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2020
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA
 
INTERVENTO GOVERNO 18/11/2020
MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2020
RIXI EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER
MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER
FICARA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
BALDELLI SIMONE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA
GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 18/11/2020
MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/10/2020

DISCUSSIONE IL 14/10/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/10/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/11/2020

DISCUSSIONE IL 04/11/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/11/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/11/2020

DISCUSSIONE IL 17/11/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/11/2020

DISCUSSIONE IL 18/11/2020

NON ACCOLTO IL 18/11/2020

PARERE GOVERNO IL 18/11/2020

RESPINTO IL 18/11/2020

CONCLUSO IL 18/11/2020

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00546
presentato da
FURGIUELE Domenico
testo di
Mercoledì 30 settembre 2020, seduta n. 401

   Le Commissioni VIII e IX,

   premesso che:

    il 21 luglio 2020, il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e sull'associato programma Next Generation EU, che dovrebbe raccogliere fondi sui mercati per incanalarne l'impiego verso programmi destinati a favorire la ripresa economica e sociale, con una previsione di risorse complessive pari a 750 miliardi di euro, di cui 390 miliardi per sovvenzioni e 360 miliardi per prestiti;

    nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza contenuto in tale programma, il Governo stima che il nostro Paese dovrebbe beneficiare di risorse complessive pari a 208,6 miliardi di euro, di cui 127,6 miliardi di euro a titolo di prestiti e 81 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni;

    i piani nazionali per la ripresa e la resilienza (Pnrr) degli Stati membri verranno sottoposti alla valutazione della Commissione, presumibilmente a gennaio 2021, e dovranno prevedere un pacchetto coerente di investimenti e di riforme ad essi correlate, conformi alle raccomandazioni specifiche del Consiglio europeo nonché alle sfide e alle priorità di policy individuate nell'ambito del Semestre europeo, che prevedono, in particolare, misure per la transizione verde e digitale e progetti che contribuiscano alla correzione degli squilibri macroeconomici, in particolare per i Paesi come l'Italia i cui squilibri sono stati giudicati eccessivi nell'ambito della relativa procedura (Macroeconomic Imbalances Procedure – Mip);

    in tale contesto, il piano di rilancio predisposto dal Governo è costruito sulla base di tre linee strategiche (modernizzazione del Paese; transizione ecologica; inclusione sociale e territoriale), sviluppate lungo direttrici di intervento con lo scopo di: migliorare la resilienza e la capacità di ripresa dell'Italia; ridurre l'impatto sociale ed economico della crisi pandemica; sostenere la transizione verde e digitale; innalzare il potenziale di crescita dell'economia e la creazione di occupazione;

    tra le missioni risultanti nella proposta di linee guida del Governo presentate al Parlamento per l'utilizzo del Recovery fund, la missione n. 3, «Infrastrutture per la mobilità», nonostante non specifichi le risorse a disposizione e per i singoli investimenti, punta sugli investimenti e sull'efficienza dei processi autorizzativi per completare una serie di infrastrutture, come la rete ferroviaria ad alta velocità per passeggeri e merci (Av-Ac) i corridoi TEN-T, per realizzare interventi sulla rete stradale e autostradale, con un'attenzione particolare per ponti e viadotti, e per conseguire interventi finalizzati alla promozione dell'intermodalità logistica integrata per le merci e di una mobilità a supporto del turismo lento e sostenibile, con specifico riferimento alle ferrovie turistiche;

    il ritardo socio-economico e infrastrutturale del Mezzogiorno incide pesantemente sull'intera economia italiana in ambito europeo e non potrà che rallentare il prospettato recupero e la modernizzazione del Paese se non affrontato in modo sistematico e con programmi a lungo termine, evitando i soccorsi dell'ultimo istante e i finanziamenti a pioggia, che tanti danni hanno creato in passato, spesso impedendo ai cittadini italiani del Sud di godere appieno di diritti, opportunità e prospettive; al contrario, un incremento degli investimenti pubblici nel Mezzogiorno avrebbe effetti espansivi significativi per l'intera economia italiana;

    pertanto, occorre un intervento strategico per rendere competitivo il contesto economico e sociale del Mezzogiorno e creare condizioni di attrazione per gli investimenti delle imprese ai fini dell'ampliamento della base produttiva; tali condizioni non possono prescindere dalla modernizzazione e digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche, in particolare quelle a livello locale ai fini dell'efficienza e semplificazione dell'intero sistema autorizzativo, e dall'implementazione e nuova realizzazione di un adeguato sistema di mobilità viaria e ferroviaria per le persone e una efficiente intermodalità logistica integrata per le merci;

    le lacune della rete stradale e ferroviaria del Mezzogiorno, la mancanza di una rete ferroviaria ad alta velocità per passeggeri e merci (Av/Ac), la mancanza di un collegamento diretto e stabile con la Sicilia, creano isolamenti insuperabili per le imprese, ritardi di transito, impediscono lo sviluppo e frenano la potenzialità delle infrastrutture portuali del sud Italia;

    nonostante il ruolo strategico di piattaforma logistica del centro del Mediterraneo che caratterizza la posizione dei porti del sud Italia, nella classifica dei primi scali europei per movimentazione container rientra solo il porto di Gioia Tauro, tuttavia, con un modestissimo incremento medio annuo del proprio volume di movimentazione, pari – nell'ultimo decennio – all'1,8 per cento, a fronte di incrementi medi annui degli altri porti europei pari a oltre 30 punti percentuali; eppure il Mediterraneo rappresenta una via privilegiata per il traffico container, concentrando il 27 per cento dei servizi di linea mondiali;

    alcune opere infrastrutturali da realizzarsi nel Mezzogiorno, peraltro già interamente o parzialmente finanziate, risultano bloccate o non completate, alcune delle quali di carattere prioritario per la mobilità e strategiche per il rilancio dell'economia del sud Italia, come: l'itinerario Av/Ac Palermo-Catania-Messina; il collegamento Autostrada Salerno-Reggio Calabria-A2 Autostrada del Mediterraneo; l'upgrading infrastrutturale e tecnologico del nodo di Reggio Calabria; il completamento della strada statale 106 «Jonica»; l'itinerario Agrigento-Caltanissetta; l'adeguamento a quattro corsie della strada statale 640 di Porto Empedocle («Strada degli scrittori»); la riqualificazione e manutenzione dell'autostrada A19 Palermo-Catania; la realizzazione della terza corsia e l'adeguamento delle barriere di sicurezza sulla tangenziale di Catania; il completamento della Circumetnea, con il prolungamento della rete Fce nella tratta metropolitana di Catania; il sistema ferroviario metropolitano e il nodo di Palermo; il completamento delle linee 1 e 6 della metropolitana di Napoli; l'upgrading infrastrutturale e tecnologico del nodo di Napoli; il nodo Av di Napoli; la messa in sicurezza della strada statale 658 «Nuovo itinerario Potenza-Melfi»; la strada statale 96 Barese; la riqualificazione dell'itinerario Sassari-Olbia strada statale 597/199;

    occorre garantire un collegamento diretto e stabile con la Sicilia attraverso la realizzazione del Ponte sullo Stretto, che oltre a costituire una fonte di occupazione nei cantieri e nell'indotto e un incremento di lavoro per le imprese locali nel periodo della costruzione, produrrà una significativa riduzione dei costi di trasporto e dei tempi di percorrenza, che contribuirà all'aumento della produttività e della competitività delle oltre 650 mila imprese siciliane e calabresi e creerà le basi per il completamento della linea Av su tutta la dorsale Roma-Reggio Calabria, fino al collegamento con Palermo e Catania, promuovendo il potenziamento dei porti di Gioia Tauro, Messina e Palermo che intercetterebbero il 20 per cento delle merci da distribuire nell'Europa del Sud, con benefici per tutto il sistema portuale italiano;

   occorre completare la strada statale 106 «Ionica», un collegamento strategico lungo la fascia litoranea orientale di Calabria, Basilicata e Puglia, indispensabile per la celere comunicazione tra Taranto e Reggio Calabria, i comuni costieri, la A2 «Autostrada del Mediterraneo» e l'autostrada A14 «Adriatica»; si tratta di una infrastruttura già finanziata i cui lavori procedono a rilento per problemi burocratici e mancate autorizzazioni, che possono essere risolti immediatamente attraverso la nomina del presidente del regione Calabria come commissario straordinario per completare l'opera utilizzando le semplificazioni e deroghe del decreto cosiddetto «sblocca cantieri» (decreto-legge n. 32 del 2019), come ultimamente integrato dal decreto «semplificazioni» (decreto-legge n. 76 del 2020),

impegna il Governo:

   a promuovere, nell'ambito delle azioni politiche del Governo per l'utilizzo delle risorse del Recovery Fund e dei fondi strutturali dell'unione europea, un intervento strategico di infrastrutturazione del Mezzogiorno, anche attraverso la nomina dei commissari straordinari previsti dal decreto cosiddetto «sblocca cantieri» (decreto-legge n. 32 del 2019), come ultimamente integrato dal decreto «semplificazioni» (decreto-legge n. 76 del 2020), per abbreviare e semplificare le procedure di autorizzazione e realizzazione delle opere, allo scopo di rendere competitivo il contesto economico e sociale del Mezzogiorno e creare condizioni di attrazione per gli investimenti delle imprese ai fini dell'ampliamento della base produttiva e del recupero del ritardo accumulato dall'Italia in Europa;

   ad adottare iniziative per dare impulso a regimi amministrativi e fiscali di vantaggio per le imprese che decidono di localizzare i propri insediamenti produttivi nel Mezzogiorno, e a promuovere la modernizzazione e digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche, in particolare quelle a livello locale ai fini dell'efficientamento e semplificazione dell'intero sistema autorizzativo, per favorire l'attrazione di imprese nazionali ed estere e permettere la costruzione di filiere radicate sul territorio, in grado di far crescere anche le piccole e medie imprese meridionali e sostenere il riposizionamento strategico delle imprese meridionali attraverso un maggiore orientamento verso l'export;

   a sfruttare il vantaggio competitivo naturale che il Mezzogiorno possiede quale piattaforma strategica al centro del Mediterraneo, per intercettare i flussi commerciali e turistici in un'area sempre più al centro degli interessi dell'economia globale, specie dopo il raddoppio del Canale di Suez, e per proiettare l'Italia e l'Europa verso l'Africa e l'Asia; a tal fine, ad assumere tutte le iniziative di infrastrutturazione per rendere effettivo il vantaggio di tempo e di costi che l'attracco ai porti del Mezzogiorno offre per il raggiungimento del centro Europa dalle navi asiatiche – rispetto al percorso Far East – Rotterdam o Amburgo – per battere la concorrenza dei porti del Nord Europa ma anche di quelli dello stesso Mediterraneo, Nord Africa e Spagna;

   a realizzare, attraverso investimenti specifici, un piano di infrastrutturazione che permetta al Mezzogiorno di diventare effettivamente la principale porta di accesso del Mediterraneo all'Europa, creando vantaggi logistici, potenziamento, ammodernamento e sviluppo delle grandi infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali e aeroportuali, promuovendo la competitività e la realizzazione di corridoi di mobilità intermodale per le merci e le persone;

   a realizzare un piano dei trasporti per un'Italia ad alta velocità ferroviaria su tutto il Paese negli assi nord-sud, est-ovest e isole, al fine di prolungare e completare le opere infrastrutturali sul versante tirrenico da Salerno fino a Siracusa e Palermo, passando da Reggio Calabria, ma anche sul versante adriatico per il collegamento Ancona-Bari, Bologna-Taranto e Reggio Calabria-Taranto;

   ad adottare iniziative per il rapido completamento della strada statale 106 «Jonica» e delle relative trasversali di collegamento (strada statale 280 «dei Due Mari» tra Lamezia Terme e Catanzaro; strada statale 182 «Trasversale delle Serre» e la strada statale 534 «Firmo-Sibari»), anche attraverso la nomina di un commissario per l'accelerazione delle procedure autorizzative e la realizzazione dei lavori;

   a promuovere tutte le iniziative occorrenti, di carattere normativo, amministrativo e gestionale per completare la serie di opere esposte in premessa che risultano bloccate, nonostante i finanziamenti già a disposizione;

   a promuovere importanti interventi di logistica e industriali nei principali porti e interporti del Sud così da dotarli delle infrastrutture necessarie per farne snodi fondamentali per i nuovi flussi commerciali nel Mediterraneo e rispondere alla perdita del sistema portuale italiano, anche creando poli logistici intermodali attraverso una maggiore integrazione con il sistema aeroportuale e quello dei collegamenti terrestri, con particolare attenzione alle infrastrutture ferroviarie portuali per il consolidamento e l'estensione del sistema ferroviario collegato ai corridoi internazionali;

   ad adottare iniziative, in collaborazione con le regioni interessate, per la realizzazione di un piano specifico dei porti del Mezzogiorno che garantiscono la specializzazione funzionale di ciascuna infrastruttura, sfruttando le caratteristiche e prerogative del contesto urbano e naturale e la capacità e qualifica storica di ciascun porto, a vantaggio della competitività delle imprese portuali e dello sviluppo sostenibile del territorio;

   ad adottare le opportune iniziative di competenza per:

    a) garantire la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina per porre definitivamente fine all'isolamento della rete dei trasporti siciliani da quella del resto del Paese estendendo, così, l'alta velocità fino a Palermo e Siracusa e favorendo il rilancio del trasporto delle merci e delle persone via terra;

    b) garantire la realizzazione del nuovo itinerario ferroviario ad alta velocità a sud di Salerno, sviluppando tutte le nuove tecnologie e caratteristiche prestazionali innovative e ambientalmente sostenibili;

    c) potenziare il corridoio Jonio-Adriatico per le merci, che è stato già scelto come corridoio merci in linea con il Rail Freight Corridor III deciso a livello di Unione europea rendendo così competitivi i grandi porti industriali e commerciali di Augusta, Gioia Tauro e Taranto per l'interscambio con le economie asiatiche e nord-africane;

    d) far sì che l'Unione europea proceda alla rivisitazione della Rete Ten-T affinché tutta la Sardegna vi sia inclusa;

    e) garantire che i servizi di trasporto passeggeri e merci via mare da e per la Sardegna siano organizzati in regime di continuità territoriale marittima, al fine di ridurre lo svantaggio strutturale permanente dovuto all'insularità;

    f) completare la rete viaria interna della Sardegna attraverso l'attuazione degli interventi previsti dagli accordi Stato-regione e dal Patto per la Sardegna con l'obiettivo della integrazione dell'intera maglia viaria di collegamento tra i principali sistemi urbani dell'isola (S.S. Porto Torres-Cagliari e S.S. Sassari-Olbia);

   a promuovere un piano strategico per lo sviluppo e l'adeguamento infrastrutturale degli aeroporti del Mezzogiorno, improntato alla differenziazione funzionale dei diversi scali presenti nelle regioni meridionali, così da migliorare la mobilità di merci e persone e garantire una maggiore competitività nel settore turistico attraverso una migliore accessibilità, rendendo più agili i collegamenti infrastrutturali con i poli turistici a più alto potenziale e incrementandone la capacità di attrarre quote più rilevanti dei flussi turistici internazionali.
(7-00546) «Furgiuele, Lucchini, Rixi, Maccanti, Capitanio, Donina, Giacometti, Morelli, Tombolato, Zordan, Benvenuto, Badole, D'Eramo, Gobbato, Parolo, Raffaelli, Valbusa, Vallotto».