ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00135

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 102 del 18/12/2018
Abbinamenti
Atto 7/00140 abbinato in data 31/01/2019
Atto 7/00176 abbinato in data 21/02/2019
Atto 7/00191 abbinato in data 27/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: LATTANZIO PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERARDINI FABIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2018
VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2018
ZENNARO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2018
CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/01/2019
LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 31/01/2019
MARIN MARCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
MELICCHIO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
CASCIELLO LUIGI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
TUZI MANUEL MOVIMENTO 5 STELLE
SALTAMARTINI BARBARA LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/02/2019
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER
CARBONARO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 05/06/2019
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 05/06/2019
VACCA GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 05/06/2019
LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/12/2018

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 31/01/2019

DISCUSSIONE IL 31/01/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 31/01/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/02/2019

DISCUSSIONE IL 21/02/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/02/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/02/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/02/2019

DISCUSSIONE IL 05/06/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 05/06/2019

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00135
presentato da
LATTANZIO Paolo
testo presentato
Martedì 18 dicembre 2018
modificato
Mercoledì 19 dicembre 2018, seduta n. 103

   Le Commissioni VII e X,

   premesso che:

    Taranto porta con sé un'identità intrinseca, che non corrisponde in maniera coincidente ed univoca all'apparato dell'impianto produttivo dell'Ilva e che necessita, dunque, di essere riscoperta e valorizzata in maniera attiva;

    l'Ilva – il più grande stabilimento siderurgico d'Europa – ha certamente rappresentato un motore per l'indotto economico della città di Taranto e di tutta la regione Puglia; di contro, ha però provocato negli anni moltissimi spill-over negativi sul territorio, non solo in termini di compromissione ambientale e di inquinamento, ma anche dal punto di vista di un deterioramento della narrazione relativa all'identità della città;

    Taranto è chiamata «la città dei due mari» per il suo essere incastonata tra il Mar Grande e Mar Piccolo, a controllo di tutto il Golfo che da essa prende il nome. Tale caratteristica l'ha resa protagonista di importanti vicissitudini storiche. La fondazione dell'antica Taras risale all'VIII secolo a.C.: sin da allora la città si è subito definita come potenza navale a controllo del suo Golfo, affermandosi come capitale della Magna Grecia e nel corso dei secoli la sua potenza è cresciuta sino a dominare il Mediterraneo e ad influenzare la stessa Roma;

    la fervente attività navale nel Golfo di Taranto e la rilevanza per il nostro Paese ha fatto sì che il decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1977 attribuisse ad esso la definizione di «baia storica», nozione sviluppata nell'alveo del diritto internazionale del mare. Tale definizione è assegnata a quelle baie di grandi dimensioni che hanno acquisito negli anni un rilievo strategico per il Paese di appartenenza, ed è per questo motivo che si intende tutelarle e mantenerle sotto il proprio controllo;

    il 25 gennaio 2018 il consiglio regionale della Puglia ha approvato la legge regionale n. 2 del 2018 «Indirizzi per lo sviluppo, la sostenibilità ambientale e la coesione economica e sociale del territorio di Taranto» al fine di promuovere e sostenere il necessario cambiamento delle direttrici di sviluppo della città. Tra gli obiettivi individuati vi sono: la programmazione di infrastrutture e servizi avanzati in grado di far emergere nuovi fattori competitivi per lo sviluppo economico e occupazionale; la valorizzazione del potenziale di sviluppo e delle risorse locali, anche in ambito «blue economy»; una rigenerazione territoriale attraverso la valorizzazione e tutela delle risorse urbane e del paesaggio; il sostegno alla diffusione dell'innovazione, all'emersione dei talenti e della creatività, scambi interculturali, nonché al riuso di spazi e beni pubblici per attività creative, innovative e sostenibili. L'articolo 5 della summenzionata legge delega la giunta regionale ad adottare il piano strategico «Taranto Futuro Prossimo»;

    le linee guida per la definizione di tale piano strategico sono state presentate il 25 luglio 2018, evidenziando la necessità di diversificare l'attività produttiva del sistema di imprese, di rafforzarne la governance, di puntare su di una comunicazione positiva costruita sulla capacità di rinnovarsi della città a sostegno della sua capacità di accoglienza, e che valorizzi le molte eccellenze del territorio;

    lo sport – nella sua essenza di momento dedicato alla socialità ed al confronto – e la valorizzazione dell'attività sportiva – intesa anche come riconnessa agli eventi di grande respiro – risultano tra gli strumenti potenzialmente individuati come capaci di guidare la città di Taranto verso una evoluzione positiva della sua immagine ed identità. Dal punto di vista sociale lo sport supporta lo sviluppo di una dimensione critica nel cittadino, favorendo la crescita di giovani adulti consapevoli; inoltre, esso è elemento di aggregazione e di annullamento delle diversità, favorendo il confronto e generando una sana forma di competizione. In una visione economica lo sport rappresenta il movente alla base degli investimenti in nuove infrastrutture, sia dedicate all'utilizzo quotidiano dei singoli cittadini che pensate per ospitare eventi di portata maggiore, che possano richiamare anche un pubblico esterno; esso è inoltre associato a quella che è una visione positiva degli standard di qualità della vita, rimandando ad una idea di salute e buon vivere;

    è in questa cornice che si inserisce la candidatura della città di Taranto per ospitare i Giochi del Mediterraneo del 2025. Risulta dunque necessario incentivare una inversione di rotta in quella che è l'immagine che Taranto riflette, trasformandola in una realtà positiva, attiva e dinamica, pronta a reinventarsi e ad accogliere, anche a livello infrastrutturale, il grande evento sportivo del bacino mediterraneo. Bisogna favorire la visione di Taranto come città forte del Mezzogiorno, capace di gestire e far funzionare un meccanismo complesso come può essere quello di una manifestazione articolata di questo tipo;

    le radici del legame della città di Taranto con lo sport risultano avere una natura antica: Ikkos era il nome del primo atleta non greco, bensì proprio tarantino, a vincere nel 476 a.C. nella disciplina del Pentathlon alle Olimpiadi, diventando una vera e propria leggenda dell'antichità. Durante uno scavo, il 9 dicembre 1959 veniva rinvenuta proprio la tomba dell'atleta di Taranto, ritrovata in perfetto stato di conservazione e custodita oggi presso il Museo archeologico nazionale di Taranto – il MarTa. È il prestigio dell'atleta a giustificare quella che appare come una sepoltura così solenne e monumentale: si trattava di un uomo capace di vincere nelle arene di Atene e dunque onorato come un dio;

    l'atleta di Taranto ed i resti della sua sepoltura risultano essere indicativi della possibilità di creare profondi legami tra settori superficialmente distanti, come lo sport e la cultura, ma in realtà profondamente interconnessi se relazionati alla volontà di rispolverare gli antichi splendori della città di Taranto. La candidatura ai Giochi del Mediterraneo, si contestualizza dunque in tale quadro di spill-over positivi;

    il già citato MarTa è un'eccellenza internazionale per la sua capacità di raccontare attraverso i reperti la storia della città di Taranto e del territorio, a testimonianza del passato glorioso della città. Non si tratta dunque di un semplice museo, ma di un luogo vitale, al servizio della comunità ed in grado di attrarre interessi al servizio della cultura. Per questo all'attività scientifica e di ricerca, il MarTa affianca un'intensa attività di valorizzazione, di didattica e di formazione destinata a coinvolgere le più diverse fasce di pubblico e gli interessi di variegate categorie di stakeholder, facendo del museo un luogo inclusivo ed aperto verso il mondo. Il MarTa ha inoltre reso sin da subito palese la sua vocazione di museo identitario del territorio, di «museo diffuso», la sua volontà di inclusione e di dialogo con le istituzioni e di considerazione delle istanze che dalla popolazione giungevano;

    il Museo MarTa mantiene anche una spiccata vocazione di più ampio respiro, come ha dimostrato il successo della mostra fotografica sul tema della musica ospitata nel mese di giugno 2018 in occasione della 8° edizione del «Medimex – International Festival and Music Conference», tenutasi per la prima volta proprio nel capoluogo ionico. La manifestazione nasce come elemento di connessione del mondo musicale italiano con la scena internazionale, e si sostanzia di numerosi appuntamenti culturali rivolti al grande pubblico – incontri d'autore, mostre, installazioni, concerti. Le oltre 60.000 presenze del 2018, i 200 artisti coinvolti, i 400 operatori – nazionali e pugliesi – impegnati nelle attività professionali, le presenze turistiche da sold out per le strutture ricettive della zona, hanno riconfermato Taranto come città ospitante dell'edizione del Medimax del 2019;

    anche a livello istituzionale locale è evidenziata la necessità di sfruttare in maniera proattiva le opportunità che si aprono per la città, programmando in maniera condivisa attività nei campi sportivo, culturale ed anche educativo, coinvolgendo attivamente giovani ed Istituti universitari;

    l'area di Taranto, comprensiva del Mar Piccolo e del Mar Grande, è ricca di risorse culturali – storiche, paesaggistiche, etnoantropologiche e gastronomiche – che continuano a rimanere nella zona d'ombra del polo industriale dell'Ilva. In tal modo si reitera l'immagine di un «territorio irreparabilmente malato», mentre un'adeguata capacità di raccontare il mare della città come culla di propositività, profonda cultura e contenitore di un prezioso patrimonio paesaggistico – ed inteso, inoltre, come risorsa nel quadro di una «blue economy» – rappresenterebbe un elemento imprescindibile per il ripensamento del brand Taranto, curato, misurato e costruito su di una visione di sostenibilità a trecentosessanta gradi;

    quella culturale è una componente rilevante del comparto turistico del sistema-Paese italiano che, adeguatamente valorizzata, sostiene e rafforza la crescita e lo sviluppo nel territorio, rappresentando anche un elemento di attrazione per risorse economiche ed investimenti. La regione Puglia, consapevole di tale possibilità, ha impiegato energie e risorse nella valorizzazione di tutto il territorio regionale, ponendo in primo piano il fattore cultura. La Puglia possiede un vero e proprio «brand», che contemporaneamente contiene ed esalta tutti i caratteri forti della regione: tradizione, cultura, mare, paesaggio, tipicità, misticismo, bellezza,

impegnano il Governo:

   ad incentivare e sostenere tutte le attività, le iniziative e gli investimenti che possano dare maggiore slancio e visibilità alle potenzialità della città di Taranto sia a livello interno che macro-regionale ed europeo, come nel caso della candidatura ad ospitare i Giochi del Mediterraneo nel 2025;

   ad adottare tutte le iniziative utili a valorizzare la forte identità di Taranto e ad esaltare una narrazione positiva rimasta a lungo in una zona d'ombra che ha oscurato risorse, meraviglie culturali e paesaggistiche e da cui risulta ormai impellente la fuoriuscita;

   a considerare la dimensione culturale – intesa nella sua interezza – come uno degli elementi fondamentali nella definizione delle iniziative normative, ordinarie e straordinarie, relative al futuro sviluppo della città;

   ad assumere iniziative di consultazione ed operative, che coinvolgano le associazioni di diversa natura – tra cui quelle sportive e culturali – e tutti gli operatori dei relativi settori, al fine di predisporre ulteriori programmi di valorizzazione e riqualificazione dei comparti citati – con ampie ricadute sul settore turistico – per incentivare uno sviluppo economico che si strutturi su direttrici diverse rispetto alla logica delle grandi imprese;

   al fine di rendere organico ed organizzato il volto multiforme della capitale ionica – che comprende storia, tradizioni etnografiche e musicali, gastronomia d'eccellenza, bellezze paesaggistiche – a sostenere la creazione di una cabina di regia capace di coordinare le diverse progettualità esistenti in ambito sportivo, culturale, ambientale ed economico a favore della definizione di una cornice di indirizzo ed un quadro operativo che abbiano carattere organico;

   a tenere conto che, in un'ottica complessiva e generale, la promozione ed il sostegno dell'affermazione culturale dell'area rappresenta un elemento di attrattiva per risorse economiche ed investimenti, a beneficio non solo della città di Taranto, ma di tutta la regione e del «sistema-Mezzogiorno».
(7-00135) «Lattanzio, Berardini, Vianello, Zennaro, Cassese».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

salvaguardia delle risorse

risorsa economica

trasporto marittimo