ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00110

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 355 del 11/06/2020
Abbinamenti
Atto 6/00109 abbinato in data 11/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: MOLINARI RICCARDO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 11/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/06/2020
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 11/06/2020
LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 11/06/2020


Stato iter:
11/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/06/2020
Resoconto SPERANZA ROBERTO MINISTRO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 11/06/2020
Resoconto SPERANZA ROBERTO MINISTRO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 11/06/2020
Resoconto TABACCI BRUNO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
Resoconto TASSO ANTONIO MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Resoconto SGARBI VITTORIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
Resoconto GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BOLDI ROSSANA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 11/06/2020
Resoconto SPERANZA ROBERTO MINISTRO - (SALUTE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/06/2020
Resoconto GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto BOLDI ROSSANA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/06/2020

NON ACCOLTO IL 11/06/2020

PARERE GOVERNO IL 11/06/2020

DISCUSSIONE IL 11/06/2020

RESPINTO IL 11/06/2020

CONCLUSO IL 11/06/2020

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00110
presentato da
MOLINARI Riccardo
testo di
Giovedì 11 giugno 2020, seduta n. 355

   La Camera,
   premesso che:
    nonostante il Governo abbia avocato a sé la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, omettendo di coinvolgere le Camere e le forze di opposizione, l'operato dell'Esecutivo nell'affrontare la crisi sanitaria continua a denotare carenze, omissioni e criticità, sia sul versante dell'azione di prevenzione sia sull'adozione delle misure di contenimento dell'emergenza;
    a tutt'oggi non si dispone di una centrale nazionale dell'emergenza, ancor più indispensabile nell'attuale fase 3 di riapertura, che operi come sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e di prevenzione di eventuali nuove ondate epidemiche, centrale che poteva essere agevolmente realizzata incardinandola ad esempio nel Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della salute, trasformando tale struttura da mera erogatrice di fondi per progetti a vero sistema nazionale di prevenzione pandemica, sorveglianza epidemiologica e controllo e profilassi internazionale;
    le innumerevoli lacune presenti nei provvedimenti adottati dal Governo risultano amplificate da una tendenza degli esperti ad assumere orientamenti variabili, a causa della carenza di adeguate forme di monitoraggi e controllo nelle cosiddette fasi 2 e 3;
    è necessario mantenere livelli adeguati di attenzione dell'andamento del virus e, al contempo, orientare e rafforzare i servizi territoriali per poter continuare, attraverso il monitoraggio della popolazione, a realizzare in modo costante l'individuazione di eventuali, ulteriori casi di contagio al fine di poterne circoscrivere la diffusione ed evitare recidive epidemiche;
    la mancanza di una governance nazionale dei flussi informativi di monitoraggio e di sorveglianza delle curve epidemiche si è manifestata, in particolare, circa la rilevazione dei 21 indicatori previsti dal decreto del Ministero della salute del 30 aprile scorso: ben 16 indicatori sui 21 prescritti risultano totalmente disattesi e, quindi, non utilizzabili per l'applicazione degli algoritmi e per la definizione del livello di rischio, il che ha reso impossibile pubblicare il quadro sintetico complessivo sul monitoraggio regionale da parte del Ministero;
    all'atto della riapertura dei confini internazionali nell'attuale fase 3, non è nota alcuna valutazione del rischio da persone provenienti dai Paesi dell'area Schengen e dal Regno Unito, aree non più sottoposte all'obbligo di quarantena nel nostro Paese;
    non c’è misura efficace di contenimento dell'epidemia e di contrasto di altre emergenze, in quanto manca un sistema di sorveglianza e monitoraggio nazionale e di governo dei flussi delle persone provenienti dall'estero, il tutto amplificato dall'assenza di misure strutturali volte al superamento delle carenze strutturali del nostro sistema sanitario,

impegna il Governo:

   1) a realizzare un sistema di tempestivo monitoraggio e sorveglianza sanitaria, a livello nazionale, al fine di prevenire i potenziali rischi sanitari derivanti dai flussi di persone provenienti dall'estero;
   2) a realizzare la rete nazionale di ospedali «Covid e post Covid», finalizzata a fronteggiare non soltanto le particolari esigenze derivanti dall'emergenza epidemiologica da Covid-19, ma anche la fase post emergenziale per la cura delle patologie conseguenti al Covid-19 e alla successiva riabilitazione, riqualificando strutture ospedaliere di recente o imminente smantellamento, in modo da operare un adeguamento del numero dei posti letto in terapia intensiva per numero di abitanti, anche nella prospettiva di una potenziale seconda ondata di contagi;
   3) a potenziare la rete di assistenza domiciliare a sostegno delle famiglie, degli anziani, delle persone con disabilità, delle persone non autosufficienti e, in generale, delle persone in condizione di fragilità, implementando l'utilizzo dei sistemi di telemedicina e telemonitoraggio, valorizzando la figura dell'assistente familiare e promuovendo la creazione di appositi elenchi territoriali pubblicamente accessibili in cui gli operatori qualificati disponibili all'assunzione siano registrati periodicamente, al fine di agevolare l'incontro, in condizioni di sicurezza e regolarità, tra la relativa offerta e domanda di lavoro;
   4) ad adottare linee guida per la gestione e il contenimento del rischio epidemiologico presso le residenze sanitarie assistenziali (RSA) e le altre strutture pubbliche e private, comunque siano denominate dalle normative regionali, che in situazioni di emergenza erogano prestazioni in favore di anziani, persone con disabilità, minori, persone affette da tossicodipendenza o altri soggetti in condizione di fragilità, al fine di garantire la sicurezza del personale ivi in servizio e dei relativi assistiti, anche attraverso la tempestiva fornitura dei dispositivi di protezione individuale e di ogni altro strumento utile a prevenire la diffusione di potenziali focolai di infezione;
   5) ad adottare iniziative di competenza volte a rivedere i modelli organizzativi delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), dotandole di standard sanitari, socio-sanitari ed assistenziali più stringenti, privilegiando un approccio che garantisca un riconoscimento differenziato di remunerazione in ragione della caratterizzazione sanitaria e maggiore/minore medicalizzazione, assistenza infermieristica, diagnostica, dei trattamenti farmacologici;
   6) a garantire l'effettiva fruizione di servizi semiresidenziali e di assistenza sanitaria e socio-sanitaria per le persone con disabilità e, altresì, a predisporre nei LEA piani di emergenza presso le strutture ospedaliere per accogliere persone affette da patologie connesse ad eventuali emergenze sanitarie che abbisognano di assistenza continuativa da parte di familiari, predisponendo strutture di accoglimento temporaneo sul territorio per persone con disabilità i cui familiari sono ospedalizzati per Covid-19 o affetti da Covid-19 e in trattamento domiciliare, o per altre patologie sanitarie;
   7) a favorire, negli studi di medicina generale e di pediatria di libera scelta, la presenza di infermieri, di psicologi e la collaborazione di professionisti sanitari con adeguato profilo professionale;
   8) a prevedere, nel contesto del programma straordinario per la normalizzazione delle liste di attesa di tutte le patologie rimaste sospese in questa fase di emergenza, una forma stringente di responsabilizzazione istituzionale della filiera Stato-regioni a partire dall'adempimento e dalla verifica, secondo predeterminati parametri, degli aggiornati livelli essenziali di assistenza continua territoriale integrata H/T a garanzia di promozione, prevenzione (dentro e fuori l'ospedale), potenziamento della rete di medicina territoriale e domiciliarizzazione appropriata del paziente, con applicazione innovativa del regionalismo differenziato solidale;
   9) a riconoscere maggiori funzioni e risorse alle regioni che adottino, da subito, il criterio della spesa storica e, a regime, quello del costo standard, a salvaguardia del meccanismo dell'articolo 119, commi 4 e 5 della Costituzione con finalizzazione di adeguate risorse incrementali nelle regioni con inferiori livelli assistenziali e sanitari;
   10) a sostenere la rete delle farmacie pubbliche e private, in particolare quelle rurali, spesso nei piccoli comuni unico presidio sanitario sul territorio, dando attuazione alla cosiddetta farmacia dei servizi già normata con legge dello Stato;
   11) quanto alle strategie di prevenzione e profilassi, a promuovere processi di trasferimento tecnologico delle conoscenze acquisite nei vari ambiti di ricerca nel settore sanitario al fine di consentire la socializzazione degli esiti e l'industrializzazione degli stessi, anche in tema di vaccini, con l'obiettivo di sviluppare farmaci sempre più efficaci e sicuri;
   12) a promuovere le opportune modifiche alle linee guida per la riapertura dei servizi educativi e degli istituti scolastici, in modo da garantire l'attività educativa e didattica in presenza e favorire la socializzazione tra gli alunni e gli studenti, nel pieno rispetto del diritto allo studio e adottando tutti i criteri di prevenzione che assicurino le condizioni di massima sicurezza sanitaria per alunni, studenti, docenti e personale scolastico;
   13) ad avviare le opportune iniziative volte a dare soluzione all'imbuto formativo e alla carenza di medici specialisti del Servizio sanitario nazionale, stanziando appropriate risorse volte a garantire il finanziamento di borse annuali di specializzazione, in linea con un necessario ampliamento della rete formativa e dei conseguenti effettivi fabbisogni futuri di medici specialisti;
   14) ad istituire un fondo per il sostegno per la sperimentazione delle terapie innovative nel trattamento dei pazienti Covid-19 (plasma iper immune, anticorpi monoclonali ed altri).
(6-00110) «Molinari, Gelmini, Lollobrigida, Lupi».