ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08271

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 710 del 20/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: SANGREGORIO EUGENIO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
Data firma: 20/06/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIANELLO GIOVANNI MISTO-ALTERNATIVA 20/06/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/06/2022
Stato iter:
21/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/06/2022
Resoconto VIANELLO GIOVANNI MISTO-ALTERNATIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 21/06/2022
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 21/06/2022
Resoconto VIANELLO GIOVANNI MISTO-ALTERNATIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/06/2022

SVOLTO IL 21/06/2022

CONCLUSO IL 21/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08271
presentato da
SANGREGORIO Eugenio
testo di
Lunedì 20 giugno 2022, seduta n. 710

   SANGREGORIO e VIANELLO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'ordine del giorno n. G/2448/71/5 (presentato al Senato nel 2021) riferisce della sottoposizione della «Banca Popolare di Bari alla procedura di amministrazione straordinaria», evidenziando anche che «a seguito di tale decisione moltissimi investitori e risparmiatori hanno registrato ingenti perdite del valore dei titoli azionari vanificando in alcuni casi i risparmi di una vita»;

   il Governo si è impegnato a «valutare la possibilità di istituire presso il Ministero dell'economia e delle finanze un fondo destinato al ristoro i risparmiatori e soci della Banca popolare di Bari che hanno registrato perdite del valore dei titoli azionari posseduti alla data del 1° dicembre 2019»;

   non risulta agli interroganti che tale impegno sia stato ancora attuato;

   inoltre, è noto il coinvolgimento della banca in un'indagine penale relativa a due aumenti di capitale varati tra il 2013 ed il 2015 (strumentale all'acquisto della Tercas), attraverso una falsa rappresentazione alla Consob della propria situazione finanziaria (confronta il sito della Confconsumatori della Regione Puglia, l'articolo «Popolare di Bari, azionisti pronti a costituirsi in giudizio»);

   la liquidazione della banca (favorita dalla situazione sopra descritta) potrebbe comportare «l'azzeramento del valore delle azioni che esacerberebbe il contenzioso legale con i soci, già elevato a motivo delle modalità di collocamento degli aumenti di capitale 2014-15 (...)ritenute dalla Consob non coerenti con la normativa sui servizi di investimento e da essa sanzionate (...). Anche gli impatti occupazionali (circa 2.700 dipendenti) sarebbero rilevanti e difficilmente assorbibili dalla debole economia locale» (confronta l'approfondimento della Banca d'Italia del 16 dicembre 2019);

   ad aggravare ulteriormente il quadro in esame contribuisce il segno negativo del bilancio dell'istituto che risulta avere chiuso l'anno 2021 con una perdita di 170,8 milioni di euro;

   in conclusione, si profilano conseguenze economico-sociali negative a carico dei dipendenti, nonché degli azionisti e degli investitori appartenenti alle fasce più deboli e fragili della popolazione (come invalidi, lavoratori e pensionati), senza trascurare (come appurato dallo stesso interrogante) chi si è ritrovato titolare di azioni senza avere mai sottoscritto nulla –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato abbia adottato o intenda adottare al fine di risolvere la situazione descritta in premessa (anche alla luce dell'impegno sopra richiamato), allo scopo di tutelare dipendenti, azionisti ed investitori (soprattutto quelli non qualificati o appartenenti alle fasce più deboli della popolazione) della Banca Popolare di Bari.
(5-08271)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 21 giugno 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-08271

  In riscontro al quesito posto dall'onorevole interrogante, con particolare riferimento all'impegno assunto dal Governo «a valutare la possibilità di istituire presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze un fondo destinato al ristoro dei risparmiatori e soci della Banca popolare di Bari ...», sentite le competenti strutture del MEF, si evidenzia che l'ipotesi di un fondo, alimentato da risorse pubbliche, che intervenga in luogo di una società operante sul mercato ed emittente strumenti finanziari, quale è Banca Popolare di Bari, per risarcire i risparmiatori a fronte di responsabilità per danno ingiusto che fossero accertate in capo a detto soggetto emittente, configurerebbe un'ipotesi di aiuto di Stato a favore dell'emittente.
  Tale ipotesi sarebbe incompatibile con la normativa europea, vanificando così il percorso di rilancio della Banca fin qui compiuto e le prospettive future della banca. Infatti, una banca che risulti beneficiaria di un aiuto di Stato deve essere posta in risoluzione in base al quadro normativo europeo.
  Le vicende della BPB hanno visto coinvolti circa 70.000 azionisti rispetto ai quali, in occasione dell'intervento di ricapitalizzazione della Banca Popolare di Bari effettuato a giugno 2020, BPB, il Mediocredito Centrale e il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi hanno definito alcune proposte «di risarcimento e incentivo» a favore della base sociale. Tra queste l'accordo transattivo che ha previsto la corresponsione di un indennizzo monetario, pari a euro 2,38 per ogni azione, a una ampia porzione di soci che avevano sottoscritto gli aumenti di capitale del 2014 e del 2015. Alla proposta ha aderito circa il 63 per cento dei soci destinatari.
  Con l'adesione all'Offerta Transattiva, gli azionisti hanno rinunciato ad ogni pretesa e/o azione legale nei confronti di BPB. Pertanto la pretesa risarcitoria dovrebbe essere giuridicamente venuta meno.
  Nel luglio 2021 è stata, inoltre, istituita una «procedura di conciliazione», tesa a risolvere in via transattiva le controversie in essere tra la banca e i propri soci attraverso il riconoscimento di un contributo economico di euro 2,38 ad azione per gli azionisti che si trovino in determinate situazioni di difficoltà finanziaria/sociale. Come precisato nel comunicato stampa di BPB del 30 marzo 2022, le Commissioni di Conciliazione – istituite per esaminare le domande pervenute dagli azionisti – hanno completato i propri lavori; è stata di conseguenza avviata la trasmissione dei verbali di conciliazione, nei quali verrà attestato l'accoglimento della domanda e indicato l'indennizzo transattivo che verrà accreditato sul conto corrente bancario indicato da ciascun socio.
  Infine, su un piano più generale, risulta che MCC (del cui Gruppo Bancario oggi BPB fa parte) ha espresso disponibilità al confronto con le Associazioni rappresentative degli azionisti.
  Si evidenzia altresì che, in ogni caso, la banca è uscita dall'Amministrazione Straordinaria, ed ha avviato un complesso processo di rilancio che ha richiesto (in base al decreto-legge n. 142 del 2019 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 febbraio 2020, n. 5, rubricato «Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento») una ricapitalizzazione anche con l'impiego di risorse pubbliche, all'esito di un negoziato con la Commissione europea. La Banca sta tuttora completando il percorso verso condizioni ottimali di equilibrio: il bilancio 2021 si è difatti chiuso con 170 milioni di euro di perdite, 320 milioni di euro di costi operativi, con un rapporto costi/ricavi ancora oltre il 100 per cento.
  Quanto ai profili sulla tutela del personale richiamati dall'interrogante, si osserva che l'attuale piano industriale della banca (arco temporale 2022-24) non prevede esuberi (ma, anzi, prevede 100 nuove assunzioni di profili specializzati) né chiusura di filiali, ma mira a ridurre i costi tramite un efficientamento delle spese amministrative e delle strutture interne.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inchiesta giudiziaria

banca popolare

aumento di capitale