ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08117

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 695 del 17/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/05/2022
Stato iter:
18/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/05/2022
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2022
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 18/05/2022
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/05/2022

SVOLTO IL 18/05/2022

CONCLUSO IL 18/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08117
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 17 maggio 2022, seduta n. 695

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la Flex di Trieste è un'azienda che produce materiali elettronici, che dal 2015 fa capo alla multinazionale statunitense Flextronics. La stessa ha recentemente annunciato l'esubero di 280 lavoratori del sito triestino: dipendenti storici e lavoratori interinali con contratti precari da anni;

   tale decisione sembra sia stata assunta a fronte della decisione della multinazionale di delocalizzare in Romania, pur trattandosi di un'azienda considerata «sana» e dunque non coinvolta da una specifica crisi;

   la notizia dell'imminente chiusura dello stabilimento di Trieste e dei licenziamenti è emersa il 12 maggio 2022, dopo un incontro tra i rappresentanti dell'azienda e i funzionari del Ministero dello sviluppo economico. Da allora i sindacati e i lavoratori hanno annunciato uno stato di agitazione, per protestare contro il piano di delocalizzazione della Flex;

   il Governo deve assumere ogni iniziativa per scongiurare un drammatico epilogo per un intero territorio. Già da tempo i lavoratori stavano vivendo nella preoccupazione di perdere i propri posti di lavoro e adesso i loro timori stanno avendo conferma, vista la volontà della proprietà aziendale di abbandonare la produzione in Italia;

   si tratta dell'ennesimo caso in cui una multinazionale straniera decida improvvisamente di delocalizzare in un altro Paese europeo, dopo aver acquisito un'azienda italiana e sfruttato, per qualche anno, il know-how dei lavoratori;

   non possono essere ammesse tali strategie aziendali, a giudizio dell'interrogante irresponsabili e aggressive, che determinano un grave danno sociale. Ciò soprattutto in un periodo di generale crisi dovuto non solo alla pandemia da COVID-19, ma altresì alle conseguenze economiche del conflitto sorto in Ucraina;

   si ritiene che da parte della multinazionale ci sia la volontà di cogliere il momento di difficoltà per andare ad investire fuori dall'Italia, senza alcuna considerazione per i lavoratori –:

   se e quali urgenti iniziative intenda adottare per salvaguardare i 280 lavoratori della Flex di Trieste, scongiurando gli annunciati licenziamenti.
(5-08117)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-08117

  L'Onorevole interrogante pone all'attenzione del Governo la salvaguardia occupazionale dei lavoratori dello stabilimento della Flextronics di Trieste di proprietà della multinazionale statunitense delle telecomunicazioni Flex Ltd, specializzata in materiali elettronici. Viene segnalata la preoccupazione per il rischio di esuberi che sembra essere determinato dalla volontà della proprietà aziendale di abbandonare la produzione in Italia.
  Si tratta di un altro caso relativo a preannunciate procedure di licenziamento da parte società multinazionali, che rischiano di incidere pesantemente sul destino di centinaia di lavoratori e di produrre fenomeni di desertificazione industriale.
  Per arginare il susseguirsi di questi fenomeni, il Governo è intervenuto con un articolata proposta normativa, proposta e fortemente voluta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
  La legge di bilancio 2022 ha introdotto importanti misure in materia di delocalizzazione che mirano al contrasto del fenomeno e contestualmente hanno la finalità di garantire la salvaguardia del tessuto occupazionale e produttivo, incentivando la ricerca di soluzioni alternative al licenziamento.
  Per quanto riguarda la situazione inerente la società Flex, segnalo che è stato attivato un tavolo di confronto, coordinato dal Ministero dello sviluppo economico, tra la Flex di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, le Organizzazioni sindacali e le Associazioni datoriali, focalizzato sul piano industriale dell'azienda, con particolare attenzione al tema delle prospettive di rilancio per la salvaguardia occupazionale.
  Parallelamente, nel corso degli ultimi mesi, il Ministero dello sviluppo economico ha avviato un percorso di ricerca di nuove soluzioni e strumenti a sostegno di un piano industriale per il rilancio e la salvaguardia delle attività imprenditoriali e delle maestranze altamente qualificate che sono attualmente impiegate nella sede produttiva di Trieste.
  Segnalo che per domani 19 maggio il Ministero dello sviluppo economico ha convocato il tavolo di confronto con le Istituzioni territoriali, le Associazioni datoriali, le Organizzazioni sindacali e l'azienda per valutare il piano industriale aziendale.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali assicura la massima attenzione e il massimo impegno, per quanto di competenza, nel sostenere le iniziative già avviate, al fine di garantire la continuità della produzione e la tenuta dei livelli occupazionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

licenziamento

sindacato