ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08105

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 695 del 17/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 17/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 17/05/2022
Stato iter:
18/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/05/2022
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 18/05/2022
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/05/2022

SVOLTO IL 18/05/2022

CONCLUSO IL 18/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08105
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Martedì 17 maggio 2022, seduta n. 695

   FREGOLENT. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   i cambiamenti climatici e la siccità stanno creando da tempo gravissimi problemi per l'approvvigionamento idrico del nostro Paese;

   la situazione si sta aggravando rapidamente: dal mese di dicembre 2021 al mese di febbraio 2022 l'Italia ha ricevuto l'80 per cento di pioggia e il 60 per cento di neve in meno rispetto alla media stagionale;

   secondo gli ultimi dati l'inverno del 2022 in Italia è stato il sesto più siccitoso degli ultimi 63 anni. In termini climatici, significa una media di 1,7 gradi in più rispetto al trentennio 1981-2010, 2,3 gradi se si considerano le regioni del Nord;

   la carenza di acqua è riscontrabile nelle arterie fluviali del Paese ed, in particolare, nel Po (e i suoi affluenti), nel cui bacino si costruisce il 40 per cento del prodotto interno lordo nazionale e che contribuisce all'approvvigionamento idrico di 16 milioni di persone;

   gli effetti della siccità sono, infatti, riscontrabili soprattutto in Piemonte e nella pianura veneta, dove il Po ha mostrato i livelli delle portate più bassi rispetto agli ultimi trent'anni;

   la carenza di acqua del Po, se fin dal 2003 si aggravava soprattutto nella stagione estiva, sta quindi iniziando a produrre effetti devastanti fin dall'inizio della primavera;

   l'European drought observatory (Edo), l'Osservatorio sulla siccità, ha recentemente segnalato la situazione di grave criticità con ampie zone in crisi estrema (il più alto grado di allerta) nel Nord ovest d'Italia;

   la mancanza di acqua ha gravi ripercussioni su tutte le attività umane, su molteplici settori economici, sulla produzione di energia idroelettrica, sulla biodiversità, sulla fauna, sulla flora e sulla tutela dell'ecosistema;

   per quanto riguarda il tema dell'ecosistema, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza sono presenti progetti e risorse per riattivare i processi naturali e favorire il recupero della biodiversità in tutta l'area del Po, lungo tutto il suo corso a cui sono destinati 360 milioni di euro –:

   quali iniziative urgenti intenda assumere, di concerto con le autorità di bacino preposte e gli enti locali interessati, al fine di contrastare, nello specifico, la cronica carenza di acqua del bacino del Po, anche al fine di garantire la continuità di approvvigionamento idrico per la popolazione e per le attività economiche del territorio.
(5-08105)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-08105

   Con riferimento alla questione posta dall'Onorevole interrogante, con particolare riguardo alle iniziative urgenti da intraprendere al fine di contrastare la carenza di acqua del bacino del Po, si rappresenta quanto segue.
   Si evidenzia che la situazione idrometeorologica nazionale e il livello di soddisfacimento degli usi idrici sono costantemente monitorati, nel nostro Paese, dagli Osservatori permanenti sugli utilizzi idrici, istituiti nel 2016 presso le Autorità di bacino distrettuali mediante Protocolli d'intesa interistituzionali con questo Ministero, nonché con altre amministrazioni pubbliche ed enti competenti per materia.
   Detti Osservatori sono strutture operative collegiali deputate alla gestione e diffusione dei dati relativi alla disponibilità e all'uso della risorsa idrica dei distretti, e alla definizione di proposte tecnicamente basate, per la regolamentazione dei prelievi e degli usi, in funzione degli obiettivi fissati dai Piani di Gestione dei Distretti Idrografici ed in coerenza con gli indirizzi forniti della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
   Gli stessi operano anche da Cabina di regia per la previsione e gestione degli eventi di carenza idrica e siccità, definendo le azioni più idonee alla gestione proattiva degli eventi determinati da scarsità idrica.
   Nello specifico, per quanto concerne il Distretto idrografico del fiume Po, l'Osservatorio si è riunito frequentemente sin dal febbraio scorso per effettuare un monitoraggio assiduo della situazione idrometeorologica attuale e prevista, tenendo conto delle riserve idriche disponibili nel distretto, sulla base dei dati e delle informazioni condivise dalle regioni. Nello specifico, attualmente l'Osservatorio ha individuato, sul distretto, uno «scenario di severità idrica media».
   In merito alle azioni che il Governo sta implementando si rappresenta innanzitutto le azioni volte al potenziamento degli strumenti conoscitivi e gestionali di bilancio idrico a supporto degli Osservatori e delle Autorità idrauliche distrettuali.
   In aggiunta, sono in programmazione investimenti in opere infrastrutturali, sia all'interno del PNRR, sia attraverso lo strumento del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico – sezione invasi e acquedotti, di cui all'articolo 1, comma 518, della legge n. 205 del 2017.
   Per quanto riguarda il potenziamento degli strumenti conoscitivi, nell'ambito delle risorse a valere sui Fondo per lo Sviluppo della Coesione 2014-2020, all'interno del Piano Operativo Ambiente (POA), con la Linea di azione 2.3.1 denominata «Interventi per il miglioramento della qualità dei corpi idrici» viene finanziato un pacchetto di interventi, per rafforzare le misure individuate dei Piani di Gestione delle Acque e superare la frammentazione delle conoscenze di base tramite risoluzione sistemica.
   In particolare, sul distretto del Po, sono state destinate risorse economiche nell'ordine di oltre sette (7) milioni di euro, le quali sono destinate alla realizzazione di obiettivi quali il miglioramento e aggiornamento degli strumenti per il monitoraggio quali-quantitativo delle acque, il supporto modellistico all'attività degli Osservatori per la gestione delle risorse idriche a livello distrettuale, nonché l'aggiornamento del quadro conoscitivo in materia di derivazione a supporto degli strumenti di regolazione, con la predisposizione di un vero e proprio catasto delle concessioni, con dati dinamici di prelievo.
   Per quanto concerne il PNRR, si segnala, nell'ambito della Missione 2 Componente 4 Investimento 3.3 «Rinaturazione dell'area del Po» l'investimento programmato mirato a ridurre l'artificialità del corso d'acqua, al ripristino ambientale del corso fluviale e al contenimento delle specie vegetali alloctone invasive, in linea con la strategia europea di difesa della biodiversità.
   A tale riguardo, è stato formalizzato uno specifico accordo nel novembre 2021 fra il MiTE, le regioni interessate (Piemonte, Lombardia, Emilia e Veneto) per la costituzione di una cabina di regia deputata al coordinamento delle attività progettuali attraverso uno specifico programma d'azione.
   Sempre in ambito PNRR, si annovera l'investimento 1.1 della M2C4, volto ad azioni di monitoraggio e prevenzione dei rischi naturali ed indotti sul territorio italiano, sfruttando le conoscenze e le tecnologie esistenti ed all'avanguardia, al fine di garantire l'elaborazione e l'attuazione di piani di prevenzione e resilienza adeguati al territorio e le infrastrutture, a difesa e protezione delle risorse nazionali esistenti e future.
   L'azione collegiale del Governo in merito alle criticità evidenziate si sostanzia anche con il contributo e il coordinamento delle altre Amministrazioni competenti in materia, fra cui il Ministero delle infrastrutture e il Ministero delle politiche agricole, sia attraverso fondi PNRR che con strumenti specifici nelle proprie disponibilità.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

degradazione dell'ambiente

produzione d'energia

protezione dell'ambiente