ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08032

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 687 del 04/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: GIACCONE ANDREA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 04/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAOLIN GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER 04/05/2022
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 04/05/2022
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 04/05/2022
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 04/05/2022
DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 04/05/2022
LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 04/05/2022
MINARDO ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 04/05/2022
MOSCHIONI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 04/05/2022
PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 04/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/05/2022
Stato iter:
05/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/05/2022
Resoconto PAOLIN GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 05/05/2022
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 05/05/2022
Resoconto PAOLIN GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/05/2022

SVOLTO IL 05/05/2022

CONCLUSO IL 05/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08032
presentato da
GIACCONE Andrea
testo di
Mercoledì 4 maggio 2022, seduta n. 687

   GIACCONE, PAOLIN, MURELLI, CAFFARATTO, CAPARVI, DURIGON, LEGNAIOLI, MINARDO, MOSCHIONI e PAROLO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   ripetutamente a mezzo stampa sono riportate operazioni delle forze dell'ordine per smascherare i cosiddetti «furbetti del reddito di cittadinanza»;

   ad esempio si segnala, quella condotta in Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata, con la denuncia di ben 4.839 soggetti per circa 20 milioni di euro; per la medesima cifra, si menziona anche l'operazione guidata dalla Guardia di finanza di Cremona, coordinata dalla procura di Milano, con 16 arresti e 9 mila denunce di cittadini rumeni, non residenti in Italia e comunque percettori del Rdc o del Rem;

   tali episodi riconfermano quale principale anello debole la mancanza di verifica preventiva della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e dell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee), presentate dai richiedenti anche attraverso i Caf;

   modalità per truffare l'Inps è, ad esempio, il fatto che più componenti della stessa famiglia effettuano singole richieste per il reddito di cittadinanza, invece di dichiarare il reddito complessivo del nucleo familiare; c'è poi chi altera il proprio nucleo familiare pur di abbattere l'Isee, Molti degli stranieri denunciati dichiarano il falso sia nell'autodichiarazione dello stato di famiglia, sia inventando residenze, come nel caso succitato dei 9 mila rumeni;

   all'uopo, si cita l'articolo su La Repubblica del 1° novembre 2021: «L'indagine del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e del pm Paolo Storari, hanno registrato residenze fittizie tutte negli stessi palazzi: 686 in piazzale Selinunte, 618 in via Degli Apuli, 566 in via Giambellino, 553 in via Bolla, e altri indirizzi nel capoluogo lombardo»;

   per gli interroganti, le recenti modifiche introdotte dalla legge di bilancio non risultano efficaci nel contrastare gli abusi perpetrati dai cosiddetti «furbetti» del reddito di cittadinanza a danno dello Stato; invero, potrebbero utilizzarsi le potenzialità dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr), che già consente di scaricare online e gratuitamente 14 certificati per proprio conto o per un componente della propria famiglia, e di rendere altresì visibile al Caf per il richiedente Isee, in modalità precompilata, i componenti del nucleo familiare con collegamento all'Anagrafe medesima;

   in tal senso, si rammenta, il Governo ha accolto favorevolmente, in sede di approvazione del disegno di legge di bilancio 2022, l'ordine del giorno n. 9/3424/74 –:

   se intenda dar seguito all'ordine del giorno summenzionato e, quindi, adottare le opportune iniziative, anche normative, affinché l'attuale autocertificazione dello stato di famiglia allegata alla dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e all'Isee per la richiesta del reddito di cittadinanza, del reddito di emergenza e dei benefici analoghi, venga quanto prima sostituita dai certificati anagrafici dello stato di famiglia e di residenza, reperibili agevolmente attraverso l'Anagrafe nazionale della popolazione residente.
(5-08032)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-08032

  Gli onorevoli interroganti pongono all'attenzione del Governo una importante questione relativa ai requisiti di accesso al beneficio del reddito di cittadinanza. Nello specifico si chiede di sostituire le dichiarazioni sostitutive per la richiesta di reddito di cittadinanza con i certificati anagrafici e di residenza.
  In via preliminare giova evidenziare che nucleo familiare rilevante ai fini dell'indicatore non sempre coincide con quello accertabile dai certificati anagrafici di riferimento atteso che la disciplina ISEE e quella anagrafica presentano presupposti e finalità distinte.
  Al riguardo, si specifica che ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, cosiddetto «Regolamento ISEE», il nucleo familiare del richiedente una prestazione sociale agevolata è costituito, in via generale, dai soggetti componenti la «famiglia anagrafica» alla data di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), salvo eccezioni previste dalla normativa vigente in materia.
  Per quanto sopra, la previsione suggerita dagli interroganti – atta a sostituire l'autocertificazione dello stato di famiglia con i certificati anagrafici dello stato di famiglia e di residenza, reperibili agevolmente attraverso l'Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) – non appare totalmente risolutiva posto che le deroghe al criterio anagrafico previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, in combinato disposto con il decreto-legge 4/19 convertito in legge n. 26 del 2019, ammettono l'autocertificazione in DSU di nuclei familiari la cui composizione potrebbe risultare legittimamente difforme – per espressa previsione normativa – rispetto quella accertabile tramite i registri dell'anagrafe.
  Al fine di rafforzare il sistema dei controlli, la legge di bilancio 2022 ha anticipato la verifica dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, al momento della presentazione della domanda.
  Tale esigenza di anticipare la verifica dei requisiti anagrafici sin dal momento della domanda ha indotto l'INPS, su impulso del Ministero del lavoro, a incrementare i controlli ex ante. La scelta comporta la sospensione dell'istruttoria delle pratiche e il blocco dei pagamenti del beneficio e prevede l'invio alle sedi di liste di posizioni per le quali il possesso dei requisiti risulta dubbio a seguito dei controlli automatizzati delle banche dati a disposizione dell'istituto. L'esito negativo dei controlli, comunicato dai comuni, determina la reiezione della domanda a cura dell'operatore di sede; qualora non pervenga riscontro nei 30 giorni, in presenza di riscontro positivo da parte dei comuni, si procede all'istruttoria per la verifica di tutti gli altri requisiti. Tuttavia, per le pratiche a rischio per le quali i comuni non abbiano fornito alcun riscontro, si procede alla segnalazione con apposito alert per richiamare l'attenzione in merito alla necessità di controllare, sia pure ex post, tali posizioni in via prioritaria.
  Il meccanismo di verifica è, comunque, molto complesso e certamente la piena operatività dell'anagrafe nazionale consentirà di semplificare ed agevolare l'attività di controllo dei comuni.
  L'azione di Governo va proprio in questa direzione: potenziare il sistema dei controlli preventivi massivi attraverso l'incrocio tra diverse banche dati delle Pubbliche Amministrazioni detentrici degli stessi.
  L'esigenza prospettata dagli Onorevoli interroganti ha certamente una sua ragionevolezza in quanto finalizzata a razionalizzare il sistema e l'efficacia dell'attività di verifica.
  A questo fine, infatti, coerentemente anche con l'obiettivo sotteso all'atto d'indirizzo accolto dal Governo e segnalato dagli Onorevoli interroganti, è già attiva una collaborazione con l'INPS e l'Agenzia delle entrate – atta a definire ulteriori strumenti funzionali alla semplificazione e potenziamento dell'ISEE precompilato – all'interno del quale sarà posto all'attenzione, tra l'altro, anche il tema del rafforzamento dei controlli di riferimento.
  È stato attivato, inoltre, anche un Tavolo con il Ministero dell'interno, l'Anci e l'Inps atto a potenziare i controlli anagrafici ai fini RdC con particolare attenzione, tra l'altro, alla verifica della composizione del nucleo familiare di riferimento.
  Tanto rappresentato, in relazione a quanto prospettato dall'interrogante, si ritiene in ogni caso necessario un maggiore approfondimento atto a valutare, tra l'altro, anche l'impatto di tale previsione in materia di protezione dei dati personali posto che i Centri di assistenza fiscale sono enti privati.
  Concludo sottolineando che il Ministero del lavoro sta proseguendo, in raccordo e con la collaborazione delle altre amministrazioni competenti, nell'attività di razionalizzazione del sistema dei controlli congiuntamente all'attività di semplificazione amministrativa delle procedure che risultano strategiche per il contrasto dei comportamenti scorretti e degli abusi in materia di accesso al beneficio del reddito di cittadinanza.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cittadino della Comunita'

lavoratore migrante