ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08030

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 687 del 04/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 04/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 04/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/05/2022
Stato iter:
05/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/05/2022
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 05/05/2022
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 05/05/2022
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/05/2022

SVOLTO IL 05/05/2022

CONCLUSO IL 05/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08030
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Mercoledì 4 maggio 2022, seduta n. 687

   RIZZETTO e LOLLOBRIGIDA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   sull'onda degli scandali dello scorso anno legati ai beneficiari del reddito di cittadinanza, la legge di bilancio 2022 ha introdotto disposizioni per rafforzare gli strumenti di controllo sul possesso dei requisiti per i richiedenti e i percettori del sussidio;

   nello specifico, l'articolo 1, commi 74 e seguenti della legge 30 dicembre 2021, n. 234, ha previsto che: l'Inps provveda a definire annualmente, entro il 31 marzo, un piano di verifica dei beni patrimoniali detenuti all'estero e dichiarati nella dichiarazione sostitutiva unica ai fini Isee; i comuni effettuino verifiche sostanziali e controlli anagrafici a campione sull'effettivo possesso dei requisiti utili sia all'atto della presentazione dell'istanza che successivamente all'erogazione del beneficio; in ogni caso l'Inps verifichi preventivamente i dati anagrafici, di residenza, di soggiorno e di cittadinanza, comunicando le posizioni «sospette» ai comuni per ulteriori accertamenti prima del pagamento; sia sottoscritta apposita convenzione tra l'Inps, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero della giustizia per la verifica dei soggetti che risultino già condannati con sentenza passata in giudicato da meno di dieci anni per i reati che comportano la revoca del beneficio;

   tuttavia, una parte degli strumenti di controllo è rimasta inattuata, mancano la convenzione tra l'Inps e i Ministeri della giustizia e del lavoro e delle politiche sociali per lo scambio integrale dei dati sulla situazione penale o familiare dei percettori del sussidio e il piano dell'Inps di verifiche sui requisiti patrimoniali;

   dagli organi di stampa emerge che solo a Napoli da novembre ad aprile sono state individuate oltre mille persone che hanno percepito indebitamente il sussidio, realizzando una frode di oltre 6,5 milioni di euro; a Pescara, una donna di 63 anni, pluripregiudicata, ha percepito circa 20 mila euro senza averne diritto; a Crotone, 102 stranieri residenti in Italia da appena pochi mesi hanno percepito illecitamente il reddito di cittadinanza per circa 500 mila euro;

   i dati sopracitati rilevano, a giudizio degli interroganti, il disinteresse del Governo per la realizzazione concreta del sistema dei controlli e l'inefficacia delle verifiche introdotte;

   questo sussidio solo a febbraio 2022 ha raggiunto 1,1 milioni di famiglie, con 2,44 milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 583 euro –:

   se i controlli previsti dalla legge di bilancio siano operativi e se si siano rivelati efficaci, a quali risultati abbiano portato è quanti siano i casi di indebita percezione del reddito di cittadinanza accertati.
(5-08030)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-08030

  Come riportato dagli onorevoli interroganti, con la legge di bilancio per l'anno 2022, il Governo ha introdotto alcune modifiche dell'istituto, che mirano a sostenere il beneficiario nella ricerca del lavoro, e soprattutto ad arginare gli abusi e i comportamenti fraudolenti.
  Relativamente ai controlli sui requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, i comuni sono responsabili dei controlli anagrafici ex post. In particolare, la legge di bilancio 2022 ha modificato il sistema dei controlli sui requisiti cittadinanza, residenza e soggiorno, anticipandoli al momento della presentazione della domanda. In presenza di nuove domande, l'INPS procede all'immediata reiezione di quelle carenti dei requisiti richiesti, e trasmette le posizioni che necessitano di approfondimento tempestivamente ai comuni, che sono tenuti a riscontrare le richieste entro 120 giorni dalla comunicazione.
  Ad oggi, a seguito della trasmissione tramite piattaforma di circa 7.000 posizioni dubbie, è pervenuto riscontro per 932 casi e per le restanti il pagamento della prestazione è sospeso.
  Relativamente ai controlli sui requisiti economici, questi sono verificati preventivamente attraverso l'ISEE, i cui dati relativi al reddito e patrimonio mobiliare sono verificati e certificati dall'Agenzia delle Entrate, sia pure con riferimento al biennio precedente la data di presentazione della DSU.
  Il richiedente ha comunque l'obbligo di segnalare le variazioni reddituali e patrimoniali verificatesi nel corso del biennio e sono stati implementati dalle direzioni competenti controlli antifrode preventivi in merito all'avvio delle attività lavorative, in modo da intercettare preventivamente le situazioni a rischio non coerenti con i requisiti, così da evitare l'erogazione di somme indebite.
  Per quanto riguarda i controlli su attività lavorativa si rammenta che il reddito di cittadinanza è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa da parte di uno o più componenti il nucleo familiare, fatto salvo il mantenimento dei requisiti previsti.
  Ulteriori controlli svolti riguardano il possesso di beni durevoli – è previsto un controllo ex ante in merito grazie alla Convenzione con Aci attiva dal mese di febbraio 2020 – l'assenza di condanne – il richiedente e i componenti il nucleo non devono essere sottoposti a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell'arresto o del fermo, nonché essere stati condannati in via definitiva, nei dieci anni precedenti la richiesta, per determinati delitti, lo stato detentivo – l'INPS ha richiesto al Ministero della giustizia la definizione di un flusso procedurale per poter effettuare il controllo massivo ex ante delle dichiarazioni rese in merito all'assenza dello stato detentivo del richiedente e dei componenti il nucleo familiare.
  Infine, si consegnano alla Commissione i dati relativi agli effetti dei controlli sull'istruttoria delle domande di RDC.
  Come può desumersi dai dati, se si considera che i dati relativi al 2022 sono limitati al primo quadrimestre, appare molto significativo il numero delle pratiche respinte e di quelle poste in decadenza, a dimostrazione dell'efficacia dell'avvenuta implementazione dei controlli ex ante che, di fatto, determinano la riduzione del numero delle prestazioni indebite. Ne deriva una corrispondente riduzione del numero delle revoche. Si tratta dati che vanno comunque rapportati al numero complessivo dei percettori di reddito, che risultano essere al mese di marzo 2022, secondo i dati INPS, più di 2.400.000.
  Questi risultati sono certamente da attribuire alla sinergica e collaborazione tra le Amministrazioni competenti e le forze dell'ordine e allo scambio informativo supportato da una maggiore integrazione e inter operabilità delle banche dati esistenti.
  Sono iniziate le attività propedeutiche in materia di scambio dei dati tra il Ministero della giustizia e Inps per la verifica del requisito di assenza di condanna, con sentenza passata in giudicato da almeno 10 anni per i reati indicati nella legge, come incompatibili con l'accesso al beneficio.
  Nelle more della stipula della convenzione tra Ministero della giustizia, Ministero del lavoro e Inps, sono inoltre iniziate le attività di collaudo tecnico dei dati disponibili del Casellario giudiziale.
  Alla luce di queste evidenze, gli interventi di razionalizzazione sull'istituto del reddito stanno quindi producendo effetti positivi, contribuendo a rafforzare il funzionamento della misura, che si è rivelata in questi primi anni uno strumento fondamentale per il sostegno alle persone e alle famiglie in situazioni di fragilità e di bisogno e particolarmente esposte alle conseguenze della crisi pandemica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sostegno economico

comune

scambio d'informazioni