Legislatura: 18Seduta di annuncio: 686 del 03/05/2022
Primo firmatario: TONDO RENZO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
Data firma: 03/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ROMANIELLO CRISTIAN MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI 03/05/2022
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 03/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 04/05/2022 Resoconto ROMANIELLO CRISTIAN MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI RISPOSTA GOVERNO 04/05/2022 Resoconto MULE' GIORGIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) REPLICA 04/05/2022 Resoconto ROMANIELLO CRISTIAN MISTO-EUROPA VERDE-VERDI EUROPEI
DISCUSSIONE IL 04/05/2022
SVOLTO IL 04/05/2022
CONCLUSO IL 04/05/2022
TONDO e ROMANIELLO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
l'invio di armi all'Ucraina, senza i dovuti controlli, rischia di avere gravi conseguenze;
un alto funzionario della difesa statunitense, sulla Cnn, ha affermato che il pericolo che le armi finiscano nelle mani della criminalità internazionale, miliziani, mercenari e fondamentalisti, è concreto e reale, anche a causa di controlli marginali e le difficoltà di identificazione delle armi, che nel lungo periodo, potrebbero provocare un escalation di violenza o sostenere conflitti contro gruppi armati;
con decreto firmato il 22 aprile 2022 dal Ministro interrogato, di concerto con i Ministri Di Maio e Franco, si è disposta l'autorizzazione alla cessione di materiali militari al Governo dell'Ucraina. A seguito del «vincolo di segretezza» apposto su tale decreto, il Parlamento non è stato messo nelle condizioni di essere informato su questo secondo invio di armi a Kiev, ad avviso degli interroganti svuotandolo scandalosamente della propria funzione e violando i termini delle risoluzioni sul tema, a cui il Governo non si è attenuto;
i firmatari del presente atto ritengono che il nostro Paese non dovrà mai entrare in guerra, in nessuna forma, e che i cittadini non dovranno più vivere un rischio bellico e considerano necessaria una strategia politica chiara ed inequivocabile che non possa essere interpretata come cobelligerante;
la stampa italiana e internazionale sta raccontando di attacchi militari presumibilmente guidati dagli ucraini sul suolo russo. Il Governo è impegnato a inviare armamenti al solo scopo difensivo. Diversamente, rischia di porre l'Italia in stato di piena cobelligeranza. Sul tema, il cancelliere tedesco Scholz ha affermato che: «non esiste un manuale per questa situazione, dove si possa leggere da che punto in poi si venga percepiti come parte del conflitto»;
l'assenza di trasparenza sull'invio delle armi, anche a motivo di segretezza, non è più tollerabile, in quanto il nostro Paese rischia il coinvolgimento in un conflitto. Il Parlamento italiano, in rappresentanza dei cittadini italiani, deve poter disporre degli elementi utili a valutare l'opportunità di sfiduciare un Governo che non sta rispettando nemmeno le risoluzioni in seguito alle quali assume impegni solenni –:
se non ritenga di dover assumere le iniziative di competenza per controllare l'invio delle armi, assicurando la trasparenza sulla tipologia e sulla quantità delle armi inviate, avviando al contempo una riflessione sull'opportunità di cessare l'invio di qualsiasi fornitura militare, al fine di scongiurare ogni rischio per il popolo italiano esposto in premessa.
(5-08014)
La cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell'Ucraina, prevista dall'articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022 n. 14, che si fonda sulle risoluzioni approvate dal Parlamento in risposta all'appello del Presidente Zelensky, e successivamente autorizzata con i decreti interministeriali in data 2 marzo e 22 aprile 2022 è stata, ed è tuttora, caratterizzata dalla dovuta riservatezza in considerazione dei profili di sicurezza che il tema riveste.
Sull'argomento, il Ministro ha comunque, da ultimo il 28 aprile scorso, riferito al Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR), condividendo i contenuti dei Decreti e l'elenco dei materiali d'armamento ceduti all'Ucraina; si tratta di materiale della stessa natura di quello già autorizzato con il precedente decreto e sul quale il COPASIR ha convenuto in merito alla necessità di apporre il dovuto vincolo di segretezza.
Come già affermato dallo stesso Ministro lo scorso marzo in Aula Camera dei deputati, in risposta ad un quesito sul medesimo argomento, le operazioni di cessione sono state autorizzate nel rispetto di tutte le procedure, sia tecniche, sia parlamentari.
In merito alle dinamiche dell'invio del materiale in questione, lo Stato Maggiore della Difesa è stato autorizzato ad adottare le procedure più rapide per assicurare la tempestiva consegna dei mezzi, dei materiali e degli equipaggiamenti in parola, secondo un processo che prevede modalità volte a garantire che il trasferimento dei citati materiali non possa cadere in mani diverse da quelle dei finali destinatari indicati dal Parlamento. Nel caso specifico, tale materiale risulta essere consegnato in centri logistici dedicati – utilizzati anche dai Paesi partner per le medesime finalità – dai quali viene fatto pervenire a rappresentanti governativi ucraini.
Quanto, infine, al paventato coinvolgimento italiano nel conflitto in conseguenza del supporto fornito, nell'evidenziare come il vincolo di segretezza al quale poc'anzi accennavo costituisca anche una forma di tutela nei confronti del nostro Paese, va altresì rimarcato che il sostegno e la solidarietà al popolo ucraino avviene in modo coordinato con gli altri Paesi europei ed alleati, come ribadito anche nell'ambito del Gruppo di Consultazione per il supporto all'Ucraina riunitosi a Ramstein, in Germania, lo scorso 26 aprile.
Con questo spirito, nel rispetto delle risoluzioni approvate dal Parlamento italiano, l'Italia continuerà a fare la propria parte.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):stampa
cittadino della Comunita'