ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07816

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 669 del 31/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: CENTEMERO GIULIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 31/03/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 31/03/2022
Stato iter:
27/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/04/2022
Resoconto FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 27/04/2022
Resoconto CENTEMERO GIULIO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/03/2022

DISCUSSIONE IL 27/04/2022

SVOLTO IL 27/04/2022

CONCLUSO IL 27/04/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07816
presentato da
CENTEMERO Giulio
testo di
Giovedì 31 marzo 2022, seduta n. 669

   CENTEMERO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riportato da citywire.it il 17 marzo 2022, il mercato ATFund, primo e unico Mtf italiano dedicato alla negoziazione dei fondi aperti, potrebbe essere a rischio chiusura dopo l'acquisto di Borsa italiana da parte del gruppo Euronext;

   il mercato ATFund, che ha sostituito il segmento dedicato su Etf Plus, costituisce una realtà innovativa e trasparente per la quotazione dei fondi, nonché di tutela per gli investitori, poiché i fondi quotati non prevedono costi di sottoscrizione o di rimborso, non sopportano costi di distribuzione e sono negoziati e liquidabili al valore dell'attivo netto (Net Asset Value, N.A.V.);

   per tali ragioni, il sopracitato mercato si qualifica come un'importante alternativa al comune canale bancario, che si differenzia per tipologia delle commissioni applicate per i servizi di distribuzione dei fondi comuni, soprattutto in una logica di investimento di lungo periodo;

   ATFund rappresenta una piattaforma finalizzata a consolidare Borsa Italiana come l'hub di riferimento per la distribuzione di prodotti finanziari, conforme alle più recenti normative e accessibile a tutti gli investitori, nell'interesse più generale degli stakeholders operanti nell'industria italiana del risparmio gestito;

   già nel 2019, soltanto a un anno di avvio e prima dell'arrivo della pandemia da COVID-19, ATFund contava 115 fondi quotati di 31 case di gestione: il relativo valore di mercato aveva raggiunto la quota record di 400 milioni di euro, con una crescita superiore al 14 per cento rispetto a inizio ottobre 2018;

   i fondi italiani quotati su ATFund sono oggi amministrati, per lo più, da piccole e medie società di gestione domestiche, le quali spesso vengono escluse dai grandi canali di distribuzione che offrono i propri fondi e quelli delle grandi società internazionali: con la chiusura del mercato ATFund, società di gestione innovative, con prodotti competitivi e diversi, non potrebbero raggiungere il cliente retail in nessun modo e sarebbero, quindi, destinate a non svilupparsi –:

   quali urgenti iniziative di competenza, anche di carattere normativo, intenda porre in essere tempestivamente al fine di scongiurare il rischio di chiusura del mercato ATFund, tenuto conto dell'esigenza di tutelare i risparmiatori italiani e il futuro dell'industria italiana del risparmio gestito.
(5-07816)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 27 aprile 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-07816

  L'Onorevole interrogante chiede quali azioni urgenti, anche normative, il Governo intenda porre in essere per «... scongiurare il rischio di chiusura del mercato ATFund, tenuto conto dell'esigenza di tutelare i risparmiatori italiani e il futuro dell'industria italiana del risparmio gestito».
  ATFund è, come noto, un Sistema Multilaterale di Negoziazione (MTF) in cui sono scambiate quote o azioni di Organismi di Investimento Collettivi del Risparmio (OICR) aperti, conformi alla Direttiva 2009/65/CE in materia di organismi d'investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) o conformi alla Direttiva 2011/61/UE sui gestori di fondi di investimento alternativi di tipo non riservato.
  Si tratta, quindi di una particolare tipologia di mercato in cui gli emittenti hanno l'opportunità di offrire i propri fondi in via diretta; per gli intermediari che vi operano la profittabilità è strettamente legata ai volumi degli scambi, stante l'assenza di commissioni che vadano oltre quelle connesse al mero esercizio del servizio di ricezione e trasmissione ordini da parte della clientela. Analogamente, per il gestore del mercato, il risultato economico della propria attività dipende dal numero di prodotti ed operatori presenti nello stesso mercato.
  Il gestore, che è un soggetto di natura privata, nell'agire secondo logiche orientate al profitto, è tenuto ad assicurare il corretto, ordinato e trasparente funzionamento del mercato, in considerazione dell'attività svolta. A tal fine è sottoposto, tra l'altro, alla vigilanza della CONSOB, per i profili che rilevano in funzione delle specifiche competenze.
  La CONSOB, interpellata quindi in ragione di tali competenze, in relazione alle notizie diffuse a mezzo stampa, alle quali si fa riferimento nell'interrogazione, ha precisato che, sulla base delle informazioni disponibili, l'ipotesi di chiusura dell'MTF è attualmente ancora in fase di valutazione da parte dei competenti organi societari di Borsa Italiana S.p.A. e, allo stato, nessuna comunicazione formale è stata ricevuta dalla stessa CONSOB che – successivamente ad una eventuale decisione assunta dalla Società di gestione – sarà chiamata a valutare tale decisione nei limiti previsti dall'ordinamento per la vigilanza sui sistemi multilaterali di negoziazione di seguito sintetizzati.
  La CONSOB ritiene ulteriormente opportuno ricordare che, a differenza di quanto previsto per i mercati regolamentati, non si rinviene, tra le norme comunitarie e nazionali, una specifica disciplina per la cessazione di attività per gli MTF, in particolare di quelli gestiti da un gestore di un mercato regolamentato.
  La CONSOB ha fornito anche un quadro descrittivo del segmento di mercato oggetto dell'interrogazione, nei termini di seguito esposti.
  Per quanto riguarda l'operatività dell'ATFund, questo, al 28 febbraio 2022, presentava 85 OICR negoziabili per circa 0,46 miliardi di Euro di masse gestite (cd. Asset Under Management, AUM) [Fonte dati: Borsa Italiana].
  Gli OICR aperti, negoziati su ATFund, risultano in prevalenza di diritto lussemburghese. Sono altresì negoziabili taluni prodotti di diritto italiano gestiti da Società di Gestione del Risparmio (SGR) di media dimensione.
  La CONSOB ha rappresentato, inoltre, che le dimensioni di mercato di ATFund risultano molto ridotte sia rispetto a quelle di ETFPlus (che a fine febbraio presentava 1.563 strumenti negoziabili per AUM di circa 121 miliardi di euro, (fonte dati: Borsa Italiana) sia rispetto al panorama complessivo del risparmio gestito.
  Nel 2021 il controvalore totale degli scambi posti in essere su ATFund è stato pari a circa 143 milioni di euro, corrispondente ad una media giornaliera di circa 600.000 euro.
  La CONSOB ha sottolineato ulteriormente che gli OICR aperti, negoziati su ATfund, sono generalmente accessibili anche attraverso altri canali (es. mercato, distribuzione tramite intermediari o direttamente effettuata dalla società di gestione, servizi di mera esecuzione di ordini cd. execution only).
  In particolare, su ATFund viene negoziata una classe dedicata, ma i medesimi OICR presentano una pluralità di classi sottoscrivibili.
  I costi associati alle singole classi sono determinati anche in funzione del canale attraverso il quale l'OICR viene veicolato agli investitori e di norma risultano maggiori al crescere del grado di intermediazione dell'operazione (e della prestazione di servizi di investimento a maggiore valore aggiunto, quali ad esempio la consulenza in materia di investimenti).
  Tanto premesso, la cessazione dell'attività di un MTF da parte di un gestore di un mercato regolamentato non è espressamente condizionata ad un preventivo provvedimento autorizzativo da parte della CONSOB (né la stessa si configura come rinuncia ad una autorizzazione, visto che la possibilità per un gestore di un mercato regolamentato di avviare l'operatività di un MTF è riconosciuta direttamente dal legislatore, previa verifica da parte della CONSOB del rispetto delle pertinenti disposizioni).
  La CONSOB precisa, infine, che, in ogni caso, ai fini del presidio delle esigenze di tutela della trasparenza del mercato, dell'ordinato svolgimento delle negoziazioni e della tutela degli investitori, vengono in rilievo per gli MTF i generali poteri in materia di vigilanza sulle sedi di negoziazione attribuiti alla CONSOB stessa.
  L'articolo 62 del TUF stabilisce, infatti, che la CONSOB vigili sulle sedi di negoziazione, sui relativi gestori nonché sulla regolamentazione del mercato e sulle regole delle altre sedi di negoziazione, al fine assicurare «la trasparenza del mercato, l'ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli investitori».
  Tutto ciò premesso, per dare un completo riscontro alle raccomandazioni dell'onorevole interrogante sull'esigenza di tutelare i risparmiatori italiani ed il futuro dell'industria italiana del risparmio gestito, si assicura che il Ministero dell'economia e delle finanze in particolare e l'Esecutivo in generale prestano la massima attenzione a tutto ciò che concerne sia la tutela degli investitori sia l'operatività di intermediari e mercati che, con la propria attività, contribuiscano a determinare, in via mediata, l'afflusso di finanziamenti alle imprese ed al settore produttivo. Si sta operando in tal senso nelle sedi preposte a livello di Unione europea nonché nella definizione di un rigoroso ed efficiente ambiente regolamentare a livello nazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

tutela dei soci

costo di distribuzione