ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07713

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 657 del 15/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: CENTEMERO GIULIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CANTALAMESSA GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022
COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022
GERARDI FRANCESCA LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022
GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022
PAGANO ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022
ZENNARO ANTONIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022
DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022
LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 15/03/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/03/2022
Stato iter:
16/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/03/2022
Resoconto COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 16/03/2022
Resoconto FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 16/03/2022
Resoconto COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/03/2022

SVOLTO IL 16/03/2022

CONCLUSO IL 16/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07713
presentato da
CENTEMERO Giulio
testo di
Martedì 15 marzo 2022, seduta n. 657

   CENTEMERO, CANTALAMESSA, CAVANDOLI, COVOLO, GERARDI, GUSMEROLI, ALESSANDRO PAGANO, RIBOLLA, ZENNARO, DONINA, FURGIUELE e LEGNAIOLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la forte crisi economica innescata dagli aumenti nel settore energetico e la grave situazione in cui riversa il comparto autotrasporto potrebbe determinare effetti devastanti sull'intera economia italiana ben più gravi e duraturi nel tempo rispetto a quanto innescato dalla pandemia;

   l'aumento dei prezzi del gas dallo scorso autunno e l'impennata del prezzo dei carburanti negli ultimi mesi – frutto di speculazioni a detta del Ministro Cingolani, ma indubbiamente conseguenza anche del conflitto russo-ucraino – sta aprendo scenari indeterminati e indeterminabili;

   l'incremento del prezzo alla pompa di circa il 30 per cento rispetto alla media registrata nell'anno 2020, in un Paese come l'Italia dove oltre la metà delle merci per arrivare negli scaffali viaggia su strada, rischia inevitabilmente di avere un effetto domino sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori;

   inoltre, un arresto dell'autotrasporto comporta danni incalcolabili per la filiera agroalimentare, mettendo a rischio i prodotti più avariabili, quale il latte, la carne, il pesce, l'ortofrutta, e, al contempo, generando nei consumatori una folle corsa ai rifornimenti;

   a parere degli interroganti, dunque, per sostenere il settore dell'autotrasporto sarebbe auspicabile riconoscere per l'anno in corso alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, ed esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi, un credito d'imposta in misura considerevole del costo di acquisto della materia prima, al netto dell'imposta sul valore aggiunto del gasolio necessario per la trazione dei mezzi a motore diesel;

   parimenti, sarebbe auspicabile un immediato taglio delle accise su benzina e dell'Iva su luce e gas, quale tempestivo intervento per dare una boccata d'ossigeno alle imprese del settore, alle famiglie ed ai consumatori finali;

   in tal senso, già altri Paesi europei, come l'Austria, hanno avanzo richiesta di deroga alla normativa comunitaria in materia di Iva quale misura di contrasto al caro-benzina –:

   se e quali iniziative il Governo stia predisponendo in merito a quanto esposto in premessa, anche valutando il riconoscimento di un credito d'imposta per il 2022 alle imprese del settore dell'autotrasporto nonché procedendo in tempi rapidi ad una riduzione delle imposte gravanti su tali prodotti.
(5-07713)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 marzo 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-07713

  Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti richiamano in premessa la situazione economica in cui versa il comparto dell'autotrasporto a seguito della crisi del settore energetico e all'aumento dei prezzi del gas e dei carburanti in conseguenza del conflitto Russo-Ucraino.
  In particolare, nel rappresentare che la crisi energetica impatta anche sui settori dell'economia collegati alla filiera agroalimentare, con inevitabili effetti sulla spesa dei consumatori, gli Onorevoli interroganti auspicano il riconoscimento, per il 2022, alle imprese aventi sede legale in Italia esercenti attività logistica e trasporto merci in conto terzi, di un credito di imposta parametrato al costo di acquisto della materia prima al netto dell'IVA del gasolio necessario per la trazione dei mezzi a motore diesel, e di un taglio delle accise sulla benzina e dell'IVA su luce e gas, in via similare a quanto richiesto dall'Austria in deroga alla normativa europea di riferimento.
  Al riguardo, sentiti i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  L'introduzione di specifiche agevolazioni fiscali finalizzate ad alleviare gli oneri gravanti sulle imprese, se rivolte esclusivamente a un settore specifico dell'economia, come il comparto dell'autotrasporto, del trasporto merci in conto terzi e della logistica, potrebbe presentare profili di selettività che comporterebbero l'emersione di criticità con i principi europei in materia di aiuti di Stato.
  Appare peraltro il caso di segnalare che, al fine di consentire agli Stati membri di attenuare le conseguenze economiche derivanti dall'aggressione militare russa contro l'Ucraina, la Commissione europea ha di recente inviato, per consultazione, un progetto di proposta di Quadro temporaneo di emergenza relativo a misure di aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera b) e dell'articolo 107, paragrafo 2, lettera b) del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea, che contemplano tra l'altro anche l'utilizzo della leva fiscale.
  Ulteriori e più approfondite valutazioni riguardanti la proposta in commento, potranno pertanto essere effettuate qualora venisse adottato il suddetto Quadro temporaneo europeo in materia aiuti di Stato in subiecta materia.
  Tanto premesso, con riferimento alla possibilità di ridurre il carico fiscale relativo all'accisa sui prodotti energetici, come benzina e gasolio, impiegati come carburanti, si evidenzia che gli stessi sono sottoposti ad accisa ai sensi dell'articolo 21 del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 (testo unico delle accise – TUA) con l'applicazione della relativa aliquota stabilita nell'allegato I accluso al medesimo TUA.
  Tale disciplina nazionale risulta coerente con quanto previsto dalla direttiva 2003/96/CE con la quale si stabilisce che gli Stati membri devono obbligatoriamente sottoporre ad accisa armonizzata tutti i prodotti energetici impiegati come carburanti per autotrazione o combustibili per riscaldamento.
  In tale contesto, inoltre, la medesima direttiva, in considerazione del buon funzionamento del mercato interno, stabilisce le aliquote minime unionali cui sottoporre i singoli prodotti energetici.
  Conseguentemente, un'eventuale riduzione dell'aliquota di accisa sui carburanti, come benzina e gasolio, dovrebbe essere stabilita in misura tale da rispettare gli anzidetti limiti imposti dalla normativa unionale.
  Per quanto riguarda la proposta afferente la riduzione dell'IVA su luce e gas, si rammenta che l'articolo 102 della direttiva IVA, prevede che «Previa consultazione del comitato IVA, ciascuno Stato membro può applicare un'aliquota ridotta alle forniture di gas naturale, di energia elettrica o di teleriscaldamento».
  La previsione dell'articolo 102 risulta peraltro confermata nell'accordo raggiunto all'Ecofin del 7 dicembre 2021 sulla proposta di revisione delle aliquote IVA.
  In relazione a tali prodotti il legislatore nazionale può optare per l'applicazione di un'aliquota IVA ridotta, previa consultazione del Comitato IVA, in aggiunta alle fattispecie cui già attualmente è applicabile un'aliquota IVA inferiore rispetto a quella ordinaria.
  Si fa presente, inoltre, che l'applicazione dell'aliquota ridotta al gas naturale, per motivi ambientali, sarà consentita solo sino al 1° gennaio 2030.
  Nell'attuale situazione emergenziale, i competenti Servizi della Commissione, il 15 marzo 2021, hanno inviato una lettera a tutti gli Stati membri indicando che stanno seguendo con attenzione le attuali circostanze eccezionali causate dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e in particolare il subitaneo rialzo dei prezzi energetici.
  In previsione di un approccio condiviso, la Commissione con la medesima lettera invita a una ricognizione delle misure adottate in campo IVA e accise o misure accompagnatorie (crediti di imposta e sussidi) per mitigare l'effetto sui prezzi.
  Infine, per quanto riguarda l'incidenza dell'IVA sul prezzo del carburante si fa presente che detta imposta è armonizzata nell'ambito dell'Unione europea e, pertanto, deve essere applicata in conformità alla direttiva 2006/112/CE (direttiva Iva).
  In particolare, l'articolo 78 di detta direttiva prevede che nella base imponibile sono comprese anche le imposte, i dazi, le tasse e i prelievi ad eccezione della stessa IVA. Da ciò consegue che anche l'accisa concorre alla determinazione della base imponibile IVA delle cessioni di carburante. Per tali operazioni, inoltre, l'imposta è applicata con aliquota ordinaria poiché i carburanti non sono compresi tra i prodotti che possono essere assoggettati all'aliquota ridotta ai sensi dell'articolo 102 della direttiva Iva o ai sensi dell'allegato III della direttiva medesima.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deroga al diritto comunitario

detrazione fiscale

conseguenza economica