ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07591

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 643 del 22/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: LAPIA MARA
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 22/02/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/02/2022
Stato iter:
03/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 03/03/2022
Resoconto LAPIA MARA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 03/03/2022
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 03/03/2022
Resoconto LAPIA MARA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/03/2022

SVOLTO IL 03/03/2022

CONCLUSO IL 03/03/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07591
presentato da
LAPIA Mara
testo di
Martedì 22 febbraio 2022, seduta n. 643

   LAPIA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   secondo le stime dell'Osservatorio dei conti pubblici italiani, con oltre 1.400 abitanti per medico di base, l'Italia soffre ad oggi di una preoccupante carenza di assistenza primaria nel territorio, in maniera maggiore rispetto ai più avanzati Paesi europei;

   nei prossimi 7 anni il numero di medici di base che andrà in pensione eccederà quello in entrata. Basti pensare che, tra il 2022 ed il 2028, le stime prevedono una perdita tra i 9.200 e i 12.400 medici di base in tutte le regioni: se le previsioni dovessero essere confermate, considerato che la situazione risulta essersi aggravata negli ultimi anni, il nostro Paese rischierebbe di non essere più in grado di assicurare l'assistenza primaria sanitaria a tutti i cittadini;

   nonostante il Ministro interrogato, nell'ambito delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), abbia previsto l'aumento delle borse di studio per la specializzazione in medicina generale di ben 900 unità, potrebbe non bastare a risolvere la situazione descritta in premessa;

   ci sono regioni in cui il divario tra medici in uscita ed in entrata, previsto per i prossimi anni, risulta davvero notevole: basti pensare che nella sola Sardegna, una delle regioni a soffrire maggiormente il peso della carenza dei medici di base con interi territori letteralmente privati dell'assistenza primaria e con molti cittadini costretti a rinunciare all'assistenza ovvero a dover percorrere molti chilometri verso i comuni maggiori dell'isola, per i prossimi 7 anni è previsto il pensionamento di 719 medici di base contro l'ingresso di appena 70 medici. Una differenza di ben 649 medici che non fa sperare per il futuro dell'assistenza primaria nell'isola;

   al fine di risolvere la problematica sarebbe auspicabile, oltre all'aumento delle borse di studio con la speranza che diventi sempre più consistente, porre in essere misure che mirino ad invertire la tendenza: si pensi, ad esempio, alla previsione di maggiori incentivi economici adeguati per quelle figure che decidano di operare nelle cosiddette zone disagiate, avvero alla possibilità di estendere l'operatività dei punti di guardia medica, in termini di ore, laddove manchi il medico di base, come anche alla possibilità di aumentare i massimali per il numero di assistiti per ogni medico-:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda porre in essere, nell'immediato, al fine di frenare questa grave emergenza, con particolare attenzione a quelle regioni ove si assiste ad un progressivo smantellamento dell'assistenza sanitaria di base.
(5-07591)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 marzo 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-07591

  Per fronteggiare la carenza di medici di medicina generale, strettamente legata all'età anagrafica di tali professionisti, fin dal triennio formativo 2018/2021, il numero di borse disponibili per l'accesso al relativo corso è stato sostanzialmente raddoppiato rispetto al precedente triennio 2017/2020, passando da 1.075 a 2.093, a cui vanno aggiunte 30 borse della Provincia Autonoma di Bolzano.
  Al corso di formazione specifica in medicina generale per il triennio 2020/2023 i posti complessivi messi effettivamente a bando dalle singole Regioni e Province Autonome sono stati 1.332, a cui si sono sommati 714 posti assegnati in virtù del cosiddetto «Decreto Calabria» (decreto-legge n. 35/2019).
  Inoltre, tale contingente risulta sostanzialmente raddoppiato con riferimento al triennio 2021/2024, il cui concorso si è svolto il 23 febbraio, anche grazie alle maggiori risorse stanziate nell'ambito dell'investimento 2.2 «Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali» inserito nella Missione 6 - M6C2.2 Formazione, Ricerca scientifica e trasferimento tecnologico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha previsto il finanziamento di ulteriori 900 borse di studio all'anno per la formazione specifica in medicina generale, per un totale di 2.700 borse di studio aggiuntive per il completamento di tre cicli formativi (2021-2024, 2022-2025, 2023-2026).
  Sulla carenza dei medici di medicina generale occorre considerare che il percorso della medicina generale rappresenta speso per il neolaureato in medicina e chirurgia la seconda scelta rispetto all'ingresso presso una Scuola di formazione medico specialistica.
  Inoltre, ricordo che l'articolo 8, comma 1, lettera m-quater del decreto legislativo n. 502 del 1992 ha demandato all'Accordo Collettivo Nazionale la previsione sia di specifiche modalità e forme d'incentivo per i medici inseriti nelle graduatorie, per garantire il servizio nelle zone carenti di personale medico, sia di specifiche misure alternative volte a compensare l'eventuale rinuncia agli incarichi assegnati.
  Con riferimento alla Regione Sardegna, citata a titolo esemplificativo nel testo dell'interrogazione, rappresento che il numero medio di assistiti per medico di medicina generale è pari a 1.226 unità, perfettamente in linea con la media nazionale pari a 1.224 assistiti per medico curante. Inoltre, considerando la distribuzione dei medici generici per classi di scelte, in Sardegna la quota di medici con numero di assistiti superiore a 1.500 unità rappresenta il 31 per cento del totale dei medici, valore che si colloca al di sotto della media nazionale, corrispondente a 36 per cento.
  Occorre inoltre tenere conto che lo stato generale di salute, caratterizzato dall'incremento delle patologie cronico degenerative e della non autosufficienza, è risultato ulteriormente aggravato in questi ultimi due anni, dalla pandemia COVID-19. Il mutato contesto epidemiologico ed organizzativo-strutturale ha reso ancor più chiara la centralità dell'assistenza territoriale.
  In tale contesto, la Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) prevede un forte investimento volto, tra l'altro, a rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità), al rafforzamento dell'assistenza domiciliare, allo sviluppo della telemedicina, a rinnovare ed ammodernare le strutture tecnologiche e digitali esistenti, a completare la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico.
  Proprio per assicurare il potenziamento dell'assistenza territoriale, l'articolo 1, comma 274, della legge di bilancio 2022, per il personale dipendente e convenzionato, ha autorizzato la spesa massima di 90,9 milioni di euro per il 2022, 150,1 milioni di euro per il 2023, 328,3 milioni di euro per il 2024, 591,5 milioni di euro per il 2025 e 1.015,3 milioni di euro a decorrere dall'anno 2026, a valere sul finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale.
  La predetta autorizzazione decorre dalla data di entrata in vigore del regolamento per la definizione di standard organizzativi, quantitativi, qualitativi, tecnologici e omogenei per l'assistenza territoriale, che dovrà essere adottato con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.
  In tale contesto la figura del medico di medicina generale assumerà un ruolo necessariamente rinnovato, sempre più centrale, in ragione delle nuove sfide che tali professionisti sono chiamati ad affrontare, anche con riferimento alle aree del territorio nazionale maggiormente disagiate.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

medicina generale

medico

assegno scolastico