ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07481

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 634 del 08/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 08/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 08/02/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/02/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/02/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 10/02/2022
Stato iter:
17/02/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2022
Resoconto CANCELLERI GIANCARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E MOBILITA' SOSTENIBILI)
 
REPLICA 17/02/2022
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/02/2022

DISCUSSIONE IL 17/02/2022

SVOLTO IL 17/02/2022

CONCLUSO IL 17/02/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07481
presentato da
MORETTO Sara
testo di
Martedì 8 febbraio 2022, seduta n. 634

   MORETTO e FREGOLENT. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   appaiono perdurare le difficoltà del Consorzio Venezia Nuova (Cvn) che ha in corso una procedura concorsuale che ne limita fortemente la operatività;

   tali difficoltà si sono riflesse sui lavori di realizzazione del Mose, che, da oltre un anno, risultano fermi, traducendosi in una situazione di preoccupante stallo, nonostante il Cipess nel giugno 2021 abbia stanziato 538,42 milioni di euro;

   per scongiurare il fallimento del Cvn è necessario che questo presenti, entro la fine di febbraio 2022, l'accordo raggiunto con i creditori al Tribunale fallimentare di Venezia, senza il quale si innescherebbe un effetto a catena che pregiudicherebbe non solo la capacità delle aziende di restare sul mercato, ma lo stesso completamento delle opere di difesa di Venezia, nonostante le ingenti risorse già spese;

   il Cvn ha presentato documentazione relativa alla rimodulazione delle tipologie e delle priorità di intervento per proseguire i lavori del Mose, sulla base del nuovo accordo intercorso tra il Provveditorato alle opere pubbliche e Cvn stesso (atto aggiuntivo n. 7), col quale si sarebbe dovuto dare nuovo impulso alle operazioni di realizzazione;

   la sezione regionale di controllo della Corte dei conti del Veneto ha mosso diversi rilievi circa tale atto, motivo per cui il Provveditorato alle opere pubbliche ha riformulato il testo dello stesso e nuovamente sottoposto all'esame della magistratura contabile;

   in questo momento, le posizioni apicali delle principali istituzioni statali che devono gestire le opere di salvaguardia della laguna sono assenti o commissariate: l'Autorità per la Laguna di Venezia istituita con l'articolo 95 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 è lungi dall'essere operativa; il Provveditorato delle opere pubbliche attende una guida definitiva, essendo da agosto 2021 retto da un incarico ad interim; il Concessionario di Stato Cvn è seguito da un «Commissario liquidatore»;

   dal 27 novembre del 2019 il compito di «sovraintendere alle fasi di prosecuzione dei lavori volti al completamento del Mose» è affidato a un Commissario straordinario nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri;

   la completa realizzazione del Mose rappresenta una priorità per la salvaguardia della laguna di Venezia ed ogni ritardo – ulteriore rispetto a quelli già accumulati – mette a rischio risorse economiche, beni culturali di importanza universale, persone, luoghi e habitat, con possibili gravissime conseguenze, tanto sul piano culturale ed ambientale, che su quello economico e sociale –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e, in particolare, come intenda superare l'assenza totale di una governance che, nonostante i commissariamenti, sta provocando lo stallo dei cantieri.
(5-07481)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 febbraio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-07481

   In risposta al quesito posto, il Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche di Veneto – Trentino-Alto Adige – Friuli Venezia-Giulia ha rappresentato quanto segue.
   Con riferimento alle figure professionali coinvolte nella governance del Mo.S.E., e in particolare alla nomina del Provveditore, sono in corso di valutazione le istanze con i relativi curricula del personale dirigenziale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che ha ritenuto rispondere ad apposito interpello ai sensi del decreto-legislativo n. 165 del 2001. A breve verrà istruita la relativa istanza di nomina presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento Funzione Pubblica e successivamente verrà predisposto il relativo contratto d'incarico per la posizione in argomento; nelle more rimane in carica, a tutti gli effetti e senza soluzione di continuità amministrativa, il Provveditore ad interim ingegnere Fabio Riva.
   Per ciò che concerne la mancata istituzione dell'Autorità per la laguna di Venezia, prevista all'articolo 95 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito con legge 13 ottobre 2020, n. 126, essa non pregiudica alcuna attività poiché garantita dal Provveditorato stesso, unitamente al Commissario liquidatore del Concessionario e al Commissario straordinario del Mo.S.E.
   Per quanto riguarda il Commissario straordinario del Mo.S.E. architetto Elisabetta Spitz, nominata con dPCM del luglio 2019, e il Commissario liquidatore del Consorzio Venezia Nuova, dottor Massimo Miani, nominato ai sensi del citato articolo 95, commi 19, 20 e 21, entrambi hanno portato il loro contributo istituzionale per il superamento delle cause che da ultimo hanno rallentato le operazioni di cantiere del Mo.S.E. per la nota vicenda del ricorso ex articolo 161, comma 6, della legge fallimentare e la formale ripresa dei lavori.
   A tal fine occorre segnalare che:

    il VII Atto aggiuntivo alla Convenzione 7191/1991 ha superato il controllo preventivo di legittimità da parte della sezione di controllo della Corte dei conti del Veneto;

    in data 31 gennaio 2022, tra il Provveditorato alle OO.PP. e il predetto Commissario liquidatore del CVN è stato sottoscritto l'atto transattivo e ricognitivo del Mo.S.E., che costituisce la condizione necessaria per la risoluzione della situazione di ristrutturazione del debito che di fatto ha rallentato l'operatività del CVN;

    a latere, il Commissario liquidatore ha avviato costanti interlocuzioni con le imprese che hanno realizzato il Mo.S.E., sia imprese consorziate che altre imprese esecutrici che hanno vinto regolari gare d'appalto per la fornitura di parti impiantistiche o realizzazione delle opere del Mo.S.E., che hanno permesso di addivenire all'approvazione di un atto transattivo, inviato alla Corte dei conti, che di fatto permetterà la definizione della procedura pendente presso il Tribunale di Venezia entro la data del 28 febbraio 2022.

  Per tutto quanto premesso, appare evidente come le predette figure interessate alla governance del Mo.S.E. abbiano attivato ogni azione necessaria per superare la crisi del Concessionario CVN e per riavviare i cantieri a pieno regime in tempi brevi, dopo l'avvenuta accettazione, da parte del Tribunale del piano di risanamento del Consorzio stesso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

degradazione dell'ambiente

risorsa economica