ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07267

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 614 del 14/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: TRIPODI ELISA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BALDINO VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2021
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2021
CATTOI MAURIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2021
CORNELI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2021
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2021
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2021
SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2021
ALAIMO ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2021
AZZOLINA LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2021
GIORDANO CONNY MOVIMENTO 5 STELLE 14/12/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/12/2021
Stato iter:
15/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/12/2021
Resoconto TRIPODI ELISA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 15/12/2021
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 15/12/2021
Resoconto TRIPODI ELISA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/12/2021

SVOLTO IL 15/12/2021

CONCLUSO IL 15/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07267
presentato da
TRIPODI Elisa
testo di
Martedì 14 dicembre 2021, seduta n. 614

   ELISA TRIPODI, BALDINO, BRESCIA, MAURIZIO CATTOI, CORNELI, DE CARLO, DIENI, FRANCESCO SILVESTRI, ALAIMO, AZZOLINA e GIORDANO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   Wissem Abdel Latif (26 anni) è arrivato in Italia dalla Tunisia i primi di ottobre 2021 e, dopo gli accertamenti necessari, dalla Sicilia, in data 24 novembre 2021, viene trasferito a Roma presso il Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria, con un certificato che ne attesta la compatibilità con la vita ristretta;

   nei documenti del Cpr viene indicato come il 25, 26 e 27 novembre 2021, il ragazzo, sia stato «contenuto», ossia legato al letto del reparto psichiatrico e, a quanto pare, da una prima anamnesi fatta all'indomani del suo arrivo a Roma, Abdel risultava in buone condizioni psico-fisiche, ma dieci giorni dopo, nel colloquio con la psicologa della struttura, avrebbe manifestato sintomi di sofferenza e di disagio psichico; dopo la visita psichiatrica della Asl territoriale, avvenuta un paio di settimane dopo, si riconosceva una sofferenza mentale, con conseguente prescrizione di una terapia farmacologica;

   dieci giorni dopo, ancora sofferente e forse intollerante ai farmaci, il ragazzo incontrava nuovamente la psicologa, che chiedeva un nuovo consulto psichiatrico e, all'esito della visita, veniva disposto il ricovero in «un ambiente ospedaliero che consenta una più attenta valutazione delle sue condizioni cliniche e delle necessità terapeutiche»; Abdel viene portato al pronto soccorso dell'ospedale Grassi di Ostia, prima, e poi al servizio psichiatrico di diagnosi e cura della Asl Rm3, attivo presso l'Ospedale San Camillo di Roma; tre giorni dopo il ricovero, muore;

   data la particolare ed incomprensibile morte del ragazzo, la procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo e disposto i primi accertamenti, a partire dall'autopsia del corpo, per chiarire le eventuali responsabilità di coloro i quali avevano l'affidamento, la custodia e la cura di un ragazzo di ventisei anni;

   a latere delle verifiche sullo stato di salute del ragazzo, appare necessario comprendere se la «sofferenza» psico-fisica lamentata da Abdel sia maturata nel periodo di permanenza del Centro di Ponte Galeria o se invece fosse precedente al suo trattenimento e, dunque, se vi sia stato un errore di valutazione circa la «compatibilità con la vita ristretta» –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare, per quanto di competenza, per chiarire cosa sia avvenuto a Wissem Latif Abdel mentre si trovava sotto la tutela dello Stato, analizzando tutti i passaggi della vicenda, dal Centro di permanenza al reparto psichiatrico del San Camillo.
(5-07267)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-07267

Signor Presidente, Onorevoli deputati,

  gli interroganti richiamano l'attenzione sul decesso del giovane cittadino straniero Wissem Latif Abdel, avvenuta a Roma lo scorso 28 novembre.
  Il cittadino tunisino risulta essere entrato in Italia il 2 ottobre 2021, nell'ambito di uno sbarco a Lampedusa. A seguito delle procedure di identificazione presso il locale hotspot, lo stesso veniva fotosegnalato nel sistema «Eurodac» e successivamente collocato in «isolamento COVID-19» sulla nave quarantena Atlas. All'esito del periodo di quarantena, il 13 ottobre, l'uomo veniva raggiunto da un decreto di respingimento del Questore di Siracusa e dal contestuale ordine di trattenimento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Roma – Ponte Galeria, ove giungeva munito di refertazione medica, dell'ASL n. 8 di Siracusa, datata 12 ottobre 2021, attestante l'esito diagnostico di laboratorio per Sars-CoV-2 («negativo») e del certificato di idoneità alla vita in comunità ristretta, emesso in data 13 ottobre 2021 dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria dell'Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera. In data 15 ottobre 2021, il Giudice di Pace competente convalidava il trattenimento presso il suindicato C.P.R. In quella sede, lo straniero manifestava la volontà di chiedere protezione internazionale in Italia. Il successivo 18 ottobre, il Tribunale di Roma – Sezione specializzata in materia di immigrazione, convalidava nuovamente il trattenimento dell'uomo presso il C.P.R. In data 25 ottobre 2021, personale del locale Ufficio Immigrazione presso il suddetto C.P.R. veniva informato, per le vie brevi, che la psicologa del Servizio Psico-Sociale della Soc. Coop.a.r.l. «Albatros 1973» aveva segnalato, con apposita relazione, la necessità di sottoporre lo straniero ad una visita psichiatrica e di assegnargli una terapia farmacologica.
  Giova evidenziare che, prima di allora, non era pervenuta al personale dell'Ufficio Immigrazione alcuna segnalazione di simile tenore relativa al quadro clinico dello straniero, il quale veniva successivamente sottoposto alla visita psichiatrica richiesta, in seguito alla quale gli veniva assegnato il piano terapeutico da seguire.
  Il 19 novembre, la citata psicologa segnalava, con un'altra relazione, la necessità di sottoporre lo straniero ad una visita di controllo, finalizzata ad un maggior approfondimento del relativo quadro psicopatologico. Il giovane veniva quindi sottoposto, il successivo 23 novembre, a tale visita psichiatrica, all'esito della quale veniva disposto il suo ricovero.
  Nella stessa giornata, il medesimo veniva accompagnato per «stato di necessità» presso il presidio ospedaliero G.B. Grassi, per essere poi trasferito presso il reparto «Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura» dell'Ospedale San Camillo in data 25 novembre.
  Infine, alle ore 9.20 del 28 novembre scorso, personale del dispositivo di vigilanza del C.P.R. «Ponte Galeria» veniva informato, per le vie brevi, dal Primario del Reparto Psichiatrico dell'Ospedale Grassi e San Camillo, che lo straniero era deceduto per arresto cardiaco alle ore 4.20 di quella mattinata.
  Segnalo inoltre che il Ministero della giustizia, interpellato sulla questione, ha comunicato che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha avviato un procedimento penale che pende ancora nella fase delle indagini preliminari. Nell'ambito di siffatto procedimento penale sono stati disposti tutti gli accertamenti del caso, allo stato coperti dal segreto investigativo.
  Mi preme anche evidenziare che la Prefettura di Roma, in ottemperanza a quanto previsto dal relativo capitolato d'appalto, svolge un'attività di monitoraggio attraverso specifici sopralluoghi effettuati mensilmente presso il CPR di Ponte Galeria da parte della commissione tecnico economica per verificare la regolarità dei servizi effettivamente erogati dal soggetto gestore del centro. L'ultimo di tali sopralluoghi è stato eseguito l'11 novembre scorso senza che fossero rilevate anomalie.
  Considerata la gravità dei fatti verificatisi, si è ritenuto comunque di disporre un ulteriore approfondimento, incaricando formalmente un dirigente in servizio presso la Prefettura di acquisire informazioni sulle attività ed i servizi offerti dal soggetto gestore e su quelli concretamente fruiti dal cittadino tunisino in parola durante la sua permanenza nel centro.
  Al di là del tragico episodio citato, rappresento che, al fine di migliorare le condizioni di trattenimento all'interno dei Centri di permanenza per i rimpatri, con il nuovo schema di capitolato approvato con decreto ministeriale del 29 gennaio 2021 sono state rimodulate le prestazioni.
  In particolare, è stato introdotto il servizio di assistenza psicologica, con previsione della corrispondente figura professionale. Il servizio è volto a garantire, attraverso l'impiego di personale qualificato, l'attivazione del sostegno psico-sociale in base alle specifiche esigenze della persona. Nel caso di beneficiari con particolari necessità di presa in carico, è garantita l'attivazione di interventi psico-socio-sanitari finalizzati all'adozione ed attuazione di misure di assistenza e di supporto.
  Nell'ambito del servizio di assistenza sociale, è stata specificamente prevista la segnalazione dei casi vulnerabili alle autorità di valutazione competenti. Inoltre, nell'ambito del servizio di orientamento legale, è stata introdotta l'informativa sulla normativa riguardante l'accesso ai servizi sociali e sanitari e i relativi diritti in base alla condizione giuridica dello straniero.
  Sempre in un'ottica di potenziamento dei servizi, è stata aumentata la dotazione minima di personale, attraverso l'incremento degli operatori diurni e notturni sia per i centri da 51 fino a 150 posti che per le strutture da 151 a 300 posti ed è altresì stato incrementato il monte ore settimanale del presidio medico.
  La questione del miglioramento delle condizioni di trattenimento sotto il profilo sociale e psicologico è comunque sotto la costante attenzione ed ha formato oggetto anche di una recente circolare per ulteriori iniziative nell'ottica di migliorare le condizioni della permanenza nei centri nel pieno rispetto dei diritti delle persone trattenute.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

psichiatria

politica migratoria

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