ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07203

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 607 del 01/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: FERRARI ROBERTO PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 01/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FANTUZ MARICA LEGA - SALVINI PREMIER 01/12/2021
BONIARDI FABIO MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER 01/12/2021
PICCOLO TIZIANA LEGA - SALVINI PREMIER 01/12/2021
PRETTO ERIK UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 01/12/2021


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 01/12/2021
Stato iter:
02/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/12/2021
Resoconto FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 02/12/2021
Resoconto MULE' GIORGIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 02/12/2021
Resoconto FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/12/2021

SVOLTO IL 02/12/2021

CONCLUSO IL 02/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07203
presentato da
FERRARI Roberto Paolo
testo di
Mercoledì 1 dicembre 2021, seduta n. 607

   FERRARI, FANTUZ, BONIARDI, PICCOLO e PRETTO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 27 novembre 2021 il Ministero della difesa ha dato comunicazione circa l'operazione «Aquila Omnia-Bis», avviata su disposizione del Capo di Stato maggiore della difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, a seguito della richiesta del Ministro della difesa, onorevole Lorenzo Guerini, pianificata e diretta dal Comando operativo di vertice interforze (Covi), comandato dal generale di squadra Aerea Silvano Frigerio;

   obiettivo dell'operazione è il trasferimento in Italia di circa 500 persone, tra ex collaboratori della Difesa e i rispettivi nuclei familiari, che, al momento, si trovano nei Paesi vicini all'Afghanistan o che sono in possesso della documentazione (passaporti e visti) che consentirebbe loro di lasciare il Paese asiatico: una volta effettuate le verifiche da parte del Covi, il personale afghano potrà essere trasferito in Italia con vettori commerciali;

   allo stato attuale, si stima che nei Paesi contigui all'Afghanistan (tra i quali Pakistan, Iran e Turchia) si trovino circa 40 afghani (quasi 200, considerando anche i familiari al seguito), che risulta abbiano collaborato, a vario titolo, con la Difesa italiana;

   sono inoltre in corso contatti con ex-collaboratori inseriti nelle liste cosiddette H2 e H3 della Difesa, per i quali è già stato completato il vaglio, ma che non è stato possibile evacuare da Kabul durante la precedente Operazione «Aquila Omnia»: si tratta di uomini, donne e bambini per i quali è in corso la definizione delle modalità con cui realizzare il loro trasferimento in Italia –:

   se tutte le persone oggetto dell'operazione «Aquila Omnia-Bis» siano state o siano collaboratori delle Forze armate italiane, o comunque delle nostre Istituzioni, e quante siano complessivamente le persone già evacuate e accolte in Italia.
(5-07203)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-07203

  Nel progressivo deteriorarsi della situazione di sicurezza in Afghanistan, conseguente all'avanzata dei talebani, il Dicastero ha adottato, sulla base delle informazioni acquisite, specifiche misure in favore dei collaboratori locali, mobilitando i primi nuclei familiari afghani in possesso del passaporto già all'inizio del mese di agosto; in particolare, ai collaboratori presenti ad Herat è stato comunicato di raggiungere, in date prestabilite, la città di Kabul per il successivo ritiro, presso l'Ambasciata, dei necessari documenti di viaggio (visto e biglietto aereo) a premessa del trasferimento in Italia. In tale contesto, la Difesa, in sinergia con gli altri Ministeri interessati, ha condotto l'operazione «Aquila Omnia», conclusasi lo scorso 27 agosto con l'evacuazione complessiva di oltre 5000 persone.
  Anche a seguito dell'acquisizione del controllo dell'aeroporto di Kabul da parte delle nuove autorità afghane, la Difesa è riuscita a proseguire le operazioni di trasferimento, iniziando dai soggetti per i quali l'ordinamento nazionale già prevede specifiche categorie di visti: a titolo di esempio, gli aventi titolo al ricongiungimento familiare ovvero i titolari di permessi di soggiorno, o gli studenti iscritti presso i nostri atenei.
  La Difesa ha dunque dato avvio all'operazione «Aquila Omnia-bis» finalizzata al trasferimento, attraverso voli commerciali per l'Italia, di tutto il personale – ex collaboratori del contingente italiano con rispettive famiglie – che è riuscito a raggiungere i Paesi limitrofi ovvero che è in possesso della documentazione idonea a lasciare l'Afghanistan.
  Più nello specifico sono oggetto dell'Operazione, attualmente in corso d'opera, i cittadini afghani ex-collaboratori delle Forze Armate Italiane, o comunque delle nostre Istituzioni, ed i relativi familiari.
  Al momento, nell'ambito della citata Operazione, il cui obiettivo è il trasferimento in Italia di circa 500 persone, sono stati trasferiti 13 cittadini afghani (ivi inclusa la bambina venuta alla luce nei giorni scorsi presso l'Ospedale «GRASSI» di Ostia).
  Tale personale, al termine del previsto periodo di isolamento/quarantena sanitaria presso le strutture alloggiative militari appositamente individuate, verrà inserito nel programma «Sistema di Accoglienza e Integrazione» (SAI) a cura del Ministero dell'interno.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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