ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07195

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 607 del 01/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: TOCCAFONDI GABRIELE
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 01/12/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 01/12/2021
Stato iter:
02/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/12/2021
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 02/12/2021
Resoconto FLORIDIA BARBARA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
 
REPLICA 02/12/2021
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/12/2021

SVOLTO IL 02/12/2021

CONCLUSO IL 02/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07195
presentato da
TOCCAFONDI Gabriele
testo di
Mercoledì 1 dicembre 2021, seduta n. 607

   TOCCAFONDI. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   il primo intervento normativo in tema di università telematiche risale alla legge 27 dicembre 2002, n. 289, che, all'articolo 26, ha dato il via al processo di accreditamento dei corsi universitari a distanza;

   dal 2003, con il decreto ministeriale del 17 aprile, le università telematiche sono state formalmente istituite, riconosciute ed equiparate alle università statali in cui vi è l'obbligo di presenza e attualmente sono undici le università di questo tipo che il Ministero riconosce;

   non appare individuabile il numero di studenti attualmente iscritti alle telematiche;

   con la legge 24 novembre 2006, n. 286 è stata istituita l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) il cui scopo è quello di valutare la qualità di università ed enti di ricerca;

   il periodo di lockdown, durante il quale la totalità della popolazione studentesca è dovuta ricorrere per lunghi periodi alla didattica a distanza, ha avvicinato molti studenti a tale strumento e questo lascia presupporre che il numero degli studenti che si iscriveranno a percorsi universitari a distanza aumenterà in modo significativo, rendendo ancora più importante la necessità di garantire l'alta qualità dei percorsi;

   a ottobre 2013 consegnava la propria relazione la «Commissione di studio sulle problematiche afferenti alle università telematiche» appositamente istituita con decreto ministeriale n. 429 del 3 giugno 2013 per fare il punto su queste università a dieci anni dall'avvio del loro riconoscimento; tra i suggerimenti proposti per il miglioramento del sistema si richiamano i seguenti: 1) rendere omogenea la disciplina relativa alle università telematiche rispetto a quella vigente in materia di università tradizionali espungendo, quindi, dal sistema la normativa derogatoria in favore delle università telematiche; 2) stabilire un termine entro il quale le università telematiche debbano soddisfare i requisiti quantitativi relativi al personale docente previsti dalla normativa per le università non-statali, con particolare riguardo alla presenza di personale di ruoto a tempo indeterminato, a pena di estinzione dell'università stessa; 3) introdurre un preciso obbligo per il personale docente di svolgere attività di ricerca giungendo a prevedere, per le università telematiche, che, analogamente a quanto stabilito per le altre istituzioni universitarie, i finanziamenti pubblici vengano assegnati in ragione della qualità dell'attività didattica e dell'attività di ricerca –:

   quale sia l'orientamento del Ministro interrogato in merito ai suggerimenti della commissione di studio richiamata in premessa e se vi siano state o siano previste iniziative di competenza al riguardo, anche in relazione a possibili ulteriori autorizzazioni di università telematiche.
(5-07195)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-07195

  Preliminarmente va ricordato che la normativa sull'autorizzazione delle università telematiche e dei corsi a distanza è stata profondamente riformata in relazione alla istituzione dell'ANVUR ed alla introduzione di un sistema di accreditamento delle sedi e dei corsi di studio ai sensi del decreto legislativo n. 19 del 2012, adottato in attuazione della Legge Gelmini (legge n. 240 del 2010).
  Le Università telematiche sono, in tal modo, rientrate nella disciplina generale di valutazione del sistema universitario, e, al pari delle altre Università non statali, partecipano al riparto delle risorse di cui alla legge n. 243 del 1991, applicano la stessa normativa sul diritto allo studio, e sono sottoposte all'indirizzo e al coordinamento del Ministero nonché alle linee generali d'indirizzo della programmazione triennale delle Università.
  Tenuto conto dell'elevato numero di atenei telematici (11) istituiti in un lasso di tempo molto breve (2003-2006) secondo la disciplina inizialmente prevista dal decreto ministeriale 17 aprile 2003 e dell'esigenza di sottoporre a valutazione i risultati di tali Atenei, i provvedimenti con i quali sono state definite, nella fase successiva, le linee generali d'indirizzo della programmazione triennale universitaria non hanno più previsto la possibilità di istituire e accreditare nuovi atenei telematici; tale indicazione è stata, da ultimo, confermata anche dal recente decreto ministeriale 25 marzo 2021, n. 289, recante le linee generali d'indirizzo della programmazione 2021-2023.
  Tale ultimo decreto ha altresì fornito appositi indirizzi per una definizione, su proposta dell'ANVUR, di requisiti per l'accreditamento dei corsi, anche a distanza, finalizzati ad evitare l'espansione incontrollata dei Corsi di Studio non sostenuti da condizioni minime di sostenibilità e qualità di docenza strutturata, al fine ultimo di incidere in senso migliorativo sulla qualità dei Corsi di Studio.
  Tali requisiti sono stati definiti con il Decreto Ministeriale n. 1154/2021.
  Con tale provvedimento, dunque, è stato individuato un percorso volto ad allineare i requisiti quantitativi di docenza a quelli adottati per il costo standard per studente al fine di assicurare il rispetto di livelli qualitativi minimi dei servizi di formazione degli studenti. Tali requisiti condizionano, peraltro, anche il giudizio di accreditamento periodico da parte dell'ANVUR, che, ogni 5 anni, provvede a una valutazione completa, anche attraverso visite in loco, di tutti gli atenei, compresi quelli telematici.
  Con quest'ultimo provvedimento si è voluto ancor di più garantire pari qualità degli studi a tutti gli studenti, atteso il medesimo valore legale del titolo che accomuna tutte le Università accreditate, ivi comprese quelle telematiche.
  A beneficio della comprensione del fenomeno, giova evidenziare che presso gli 11 atenei telematici, sono attualmente accreditati 150 corsi di studio. Gli iscritti al primo anno sono quasi 70.000. I professori universitari utilizzati come docenti di riferimento per tali corsi sono meno di 400; mediamente, dunque, sono presenti 179 studenti iscritti al primo anno per ogni professore, contro una media nazionale complessiva pari a 17 studenti per professore.
  Questi dati, in conclusione, evidenziano la necessità che le valutazioni in ordine all'eventuale accrescimento dell'offerta formativa delle università telematiche, pur tenendo conto delle specificità di queste, non potranno essere disgiunte dall'esigenza di garantire, al contempo, un sempre maggiore allineamento agli standard delle altre università, a beneficio finale della qualità dei corsi di studi erogati agli studenti e del relativo valore del titolo conclusivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazione

universita'

insegnamento superiore