ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07193

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 607 del 01/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRASSINETTI PAOLA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 01/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 01/12/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 01/12/2021
Stato iter:
02/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/12/2021
Resoconto FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 02/12/2021
Resoconto FLORIDIA BARBARA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
 
REPLICA 02/12/2021
Resoconto FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/12/2021

SVOLTO IL 02/12/2021

CONCLUSO IL 02/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07193
presentato da
FRASSINETTI Paola
testo di
Mercoledì 1 dicembre 2021, seduta n. 607

   FRASSINETTI e MOLLICONE. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   risulta agli interroganti che sia intenzione del Governo, sulla base del decreto del Ministro dell'università e della ricerca n. 1154 del 14 ottobre 2021, prescrivere agli Atenei telematici di incrementare il numero di docenti;

   va considerato che le università telematiche, per poter assumere nuovi docenti, dovrebbero avere il triplo di studenti iscritti rispetto alle università tradizionali e che, pertanto, con il citato nuovo decreto, il rapporto docenti-studenti viene di fatto parificato;

   in questo modo si porranno per le università telematiche problemi di tipo organizzativo ed economico, come ad esempio quello di bandire concorsi in tempi brevi per poter assumere nuovi docenti nel rispetto delle nuove normative –:

   se corrisponda al vero che quella rappresentata in premessa sia l'intenzione del Governo e, nel caso, quali iniziative intenda adottare per tutelare le università telematiche, soprattutto per impedire che, considerando il probabile aggravio di spese derivante dall'aumento del numero di docenti, le università telematiche siano costrette a sacrificare gli investimenti per i servizi agli studenti.
(5-07193)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-07193

  In merito alla questione in esame, occorre innanzitutto premettere che il Decreto Ministeriale n. 1154/2021, indicato dagli onorevoli interroganti, è un provvedimento adottato, su proposta dell'ANVUR, al fine di apportare i necessari adeguamenti alle nuove Linee generali di indirizzo della programmazione triennale 2021/2023 di cui al decreto ministeriale 25 marzo 2021, n. 289.
  Il provvedimento, dunque, mira nel suo complesso ad assicurare una sempre migliore qualità dell'offerta formativa – come giustamente richiesto dall'ANVUR – e, per questo motivo, pone nuovi e più elevati requisiti a tutte le università, ivi comprese quelle telematiche.
  Più in particolare, al fine di contenere l'espansione incontrollata dei corsi di studio privi di condizioni minime di sostenibilità e qualità di docenza strutturata, il decreto ha introdotto rilevanti modifiche anche in relazione ai requisiti minimi di docenza necessari per l'accreditamento dei nuovi corsi di studio.
  Si è rivelato, infatti, necessario incrementare il livello dei servizi resi agli studenti, perseguendo il più rilevante interesse alla qualità dei percorsi formativi offerti da tutte le Università riconosciute e/o accreditate dallo scrivente Dicastero, ivi comprese le Università Telematiche, che, al termine degli studi, come noto, rilasciano titoli aventi valore legale al pari delle altre.
  Se è vero, dunque, che le novità si rivolgono a tutte le istituzioni universitarie, è pur vero che disposizioni specifiche sono state introdotte per i corsi erogati prevalentemente od integralmente a distanza: per essi, infatti, è stato previsto un numero di docenti – e, di conseguenza, di professori a tempo indeterminato – inferiore rispetto a quello richiesto per i corsi erogati in modalità convenzionale o mista.
  E così, ad esempio, ai fini dell'accreditamento di una Laurea con modalità a distanza, sono richiesti 7 docenti a fronte dei 9 previsti per i corsi erogati in modalità convenzionale o mista, di cui 3 professori a tempo indeterminato anziché 5.
  Un'altra disposizione orientata ad una particolare flessibilità, della quale potranno beneficiare anche le università telematiche, è, inoltre, quella che prevede che i docenti a contratto possono contribuire ai requisiti di docenza nel limite di 1/3 del totale dei docenti di riferimento.
  Pur a fronte della necessità di garantire pari qualità degli studi a tutti gli studenti, si è, dunque, comunque tenuto conto, in questo ambito, delle specificità delle università telematiche.
  Da ultimo si fa presente che il decreto prevede, di fatto, un congruo periodo di adeguamento alle nuove disposizioni: nell'ipotesi in cui non vengano soddisfatti i nuovi requisiti minimi di docenza, il decreto ministeriale n. 1154/2021, all'articolo 10, comma 2, accorda a tutti gli Atenei la possibilità di sottoscrivere piani di raggiungimento dei già menzionati requisiti per un numero di anni più ampio rispetto a quello normalmente previsto, pari, cioè, alla durata normale del corso, incrementato di due anni.
  Si conferma, pertanto, anche per questo verso, la volontà del Ministero di assicurare, innanzitutto, una sempre maggiore qualità dell'offerta formativa a beneficio degli studenti, senza che ciò sia disgiunto da una giusta attenzione alla necessità di riconoscere alle università il tempo strumenti necessari per l'adeguamento ai nuovi, più elevati standard.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnante