ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07175

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 606 del 30/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 23/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA 23/11/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/11/2021
Stato iter:
01/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/12/2021
Resoconto FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 01/12/2021
Resoconto FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 01/12/2021
Resoconto FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/12/2021

SVOLTO IL 01/12/2021

CONCLUSO IL 01/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07175
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Martedì 30 novembre 2021, seduta n. 606

   UNGARO e FERRI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   ai sensi dell'articolo 1, comma, 805, della legge n. 160 del 2019 che introduce una sezione separata dell'albo previsto dall'articolo 53 del decreto legislativo n. 446 del 1997, per i soggetti che svolgono le funzioni e le attività di supporto propedeutiche all'accertamento e alla riscossione delle entrate degli enti, avrebbe dovuto essere adottato, entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge, un decreto in realtà mai emanato, indicante i criteri di iscrizione nella sezione separata;

   il comma 807 impone requisiti quali/quantitativi di capitale minimo per le imprese interessate;

   attualmente risultano iscritti all'albo i soggetti abilitati alla liquidazione, accertamento e riscossione, mentre non lo sono – perché originariamente non tenute e perché la nuova previsione non è attuata – le imprese esercenti esclusivamente servizi strumentali;

   la mancata emanazione del decreto ostacola l'accesso al mercato per le imprese di supporto, che non possono partecipare alle gare bandite per meri servizi strumentali;

   le risoluzioni n. 4/DF e 9/DF del 2021 contemplano un regime di iscrizione provvisoria fondato sui requisiti ex decreto ministeriale n. 289 del 2000, nonché sui requisiti finanziari previsti dal comma 807; sennonché le imprese interessate devono ottenere una distinta attestazione di iscrizione provvisoria in vista della partecipazione ad ogni gara;

   risulta irrazionale non avere definito l'efficacia temporale dell'iscrizione provvisoria e i tempi di rilascio, con gravi difficoltà per le imprese a partecipare alle gare;

   sarebbe opportuno prevedere, in via transitoria, che una richiesta di iscrizione, corredata dall'autodichiarazione dei requisiti, produca l'effetto legittimante, come previsto per l'iscrizione alla white list antimafia;

   neppure è indicata chiaramente la documentazione necessaria per l'iscrizione provvisoria, né risulta chiaro se la capitalizzazione di utili non distribuiti valga come capitale interamente versato in denaro;

   si ritiene pertanto necessario adottare una risoluzione, che, in sostituzione delle precedenti:

    a) indichi dettagliatamente la documentazione da fornire per l'iscrizione provvisoria;

    b) chiarisca che la capitalizzazione di utili non distribuiti corrisponde a versamento di capitale in denaro;

    c) disponga che, nelle more dell'adozione del decreto di cui al comma 805, la domanda di iscrizione provvisoria con autocertificazione dei requisiti, legittimi la partecipazione alle gare;

   occorre infine adottare il decreto attuativo per consentire le iscrizioni a regime, previa interlocuzione con le imprese interessate –:

   quali iniziative il Ministro intenda adottare per superare le sopra evidenziate problematiche dell'attuale assetto, fonte di possibile danno per le imprese interessate e di contenzioso.
(5-07175)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 1 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-07175

  Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti chiedono chiarimenti in merito all'emanazione del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze destinato alla definizione dei criteri di iscrizione obbligatoria in sezione separata dell'albo di cui all'articolo 53 del decreto legislativo n. 446 del 1997 per i soggetti che svolgono esclusivamente le funzioni e le attività di supporto propedeutiche all'accertamento e alla riscossione delle entrate degli enti locali e delle società da essi partecipate.
  Gli Onorevoli chiedono altresì chiarimenti in merito alle Risoluzioni 4/DF e 9/DF del 2021 con le quali il Dipartimento delle finanze ha fornito, agli operatori interessati, indicazioni provvisorie per consentire l'espletamento delle procedure di affidamento dei servizi di supporto alle attività di accertamento e riscossione dei tributi locali.
  Al riguardo, sentiti i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  Il decreto di attuazione volto a definire i criteri per l'iscrizione obbligatoria alla sezione separata dell'albo prevista dall'articolo 1, comma 805,1. 160/2019 è stato trasmesso in bozza al Consiglio di Stato per l'espressione del parere di rito ed è in corso l'interlocuzione nel merito con il richiamato Organo.
  Nelle more dell'emanazione del menzionato decreto di attuazione, con le citate Risoluzioni 4/DF e 9/DF il Dipartimento delle finanze ha inteso supportare gli enti locali che hanno richiesto di poter procedere all'espletamento delle gare per l'affidamento dei servizi di supporto.
  In relazione ai chiarimenti sollecitati dagli Onorevoli interroganti, si sottolinea che la richiesta di attestazione che le società devono presentare per partecipare a ogni singola gara, prevista in particolare dalla Risoluzione 9/DF, risponde all'esigenza di sopperire alla mancanza derivante dall'assenza della sezione separata dell'albo, ciò che in condizioni normali consentirebbe al singolo ente locale di verificare l'iscrizione della società, e di conoscere i comuni nei quali si è proceduto agli affidamenti in modo tale da avere il panorama delle gestioni in atto, in analogia con quanto previsto, ai sensi del decreto ministeriale n. 289 del 2000, per le società che effettuano l'attività di accertamento e riscossione (le comunicazioni avvengono attraverso un flusso informatico per il cui accesso è necessario abilitare l'operatore con apposite credenziali, all'evidenza non praticabile per le società di supporto).
  Peraltro, l'attuale disciplina del decreto ministeriale n. 289 del 2000 prevede all'articolo 19 che per la partecipazione alle gare la società debba richiedere il certificato d'iscrizione all'albo o, in alternativa, produrre autocertificazione. All'evidenza, la mancanza della sezione separata dell'albo non consente né all'Amministrazione di produrre un certificato né alla società di attestare con autocertificazione, pertanto, perseguendo un adeguato contemperamento tra le esigenze di controllo e quelle manifestate dagli enti locali, è stata ricercata una soluzione che conferisse all'attestazione rilasciata un valore di mera presa d'atto.
  Pertanto non è possibile definire un'efficacia temporale protratta nel tempo della predetta «iscrizione provvisoria» in quanto, l'iscrizione provvisoria, al di là della terminologia utilizzata, non è assimilabile all'iscrizione già prevista per le società che effettuano le attività di accertamento e di riscossione, per la mancanza dell'organo (la Commissione Albo nella composizione che sarà prevista dal decreto) che solo può procedere a deliberare l'iscrizione delle società.
  L'attestazione deve quindi essere inquadrata nello schema di una presa d'atto che, come chiarito dalla citata Risoluzione 9/DF, è tesa unicamente a fornire all'ente locale che intende procedere alla gara un supporto finalizzato a verificare che la società abbia i requisiti di capitale interamente versato in denaro per la fascia di popolazione dello specifico comune (requisito immediatamente applicabile perché previsto dalla norma primaria) e che abbia presentato l'istanza corredata dalle autocertificazioni in ordine all'assenza di cause impeditive (procedimenti penali, condanne, incompatibilità), cause impeditive che la circolare 4/DF ha necessariamente mutuato, in assenza del predetto decreto, dall'attuale disciplina recata dal decreto ministeriale n. 289 del 2000 che regola l'iscrizione all'albo delle società che effettuano attività di accertamento e riscossione; il tutto in attesa della rivalutazione della sua posizione alla luce di quanto sarà previsto dal decreto.
  Nella Risoluzione 4/DF è stato precisato che la documentazione da produrre è quella attualmente prevista dal decreto ministeriale n. 289 del 2000, per cui le società utilizzeranno il medesimo schema e la medesima modulistica.
  Circa l'efficacia dell'iscrizione provvisoria collegata alla produzione dell'autocertificazione è stato già in tal senso stabilito dalla circolare 4/DF che la società dovrà produrre istanza allegando le autocertificazioni riguardanti l'assenza di cause impeditive e, come per le società iscritte all'albo, lo statuto e l'atto costitutivo; l'attestazione rilasciata è una mera presa d'atto, rivolta al comune che intende procedere all'affidamento, delle circostanze che la società ha prodotto istanza con le autocertificazioni e che risulta avere i requisiti di capitale interamente versato in denaro utile per partecipare a procedure per quella determinata fascia di popolazione.
  In ordine alla capitalizzazione di utili non distribuiti questo Ministero, ove richiesto con singoli quesiti, ha già dato il proprio avviso in ordine alla legittimità della procedura. Ciò precisato il Dipartimento delle finanze assicura la disponibilità a procedere alla redazione di una nota a carattere generale che chiarisca tale punto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

accesso al mercato

liberalizzazione del mercato