ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06845

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 576 del 13/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 13/10/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/10/2021
Stato iter:
14/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/10/2021
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2021
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 14/10/2021
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/10/2021

SVOLTO IL 14/10/2021

CONCLUSO IL 14/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06845
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo di
Mercoledì 13 ottobre 2021, seduta n. 576

   BELLUCCI e GEMMATO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   Palazzo Baleani è un centro avanzato per la salute della donna che erogava le attività cliniche per le sospette patologie tumorali alla mammella e all'apparato riproduttivo;

   nel 2019, scongiurata la chiusura di Palazzo Baleani, veniva istituito il Centro avanzato per la tutela della salute della donna, con la nomina del dottor Vaia a responsabile del progetto «orientato alla tutela della salute della donna che operi in stretta collaborazione con le AA.SS.LL., [...]»;

   al progetto veniva destinato un finanziamento di circa 3 milioni di euro e il 5 febbraio 2020 veniva stipulato l'accordo tra il rettore dell'università La Sapienza, professor Gaudio, e l'Ifo, nella persona del direttore generale dottor Ripa Di Meana;

   a distanza di due anni, il progetto non è stato ancora pienamente attuato: la struttura, seppur rinnovata nelle apparecchiature di diagnostica, è sottoutilizzata; a fronte di quasi 14.000 prestazioni del 2018, a oggi, si contano al massimo 10 visite al giorno, per carenza di personale e del percorso clinico previsto;

   fino al 15 giugno 2021 era presente un solo oncologo e mancano chiari criteri di accesso alla struttura; quanto alla prevenzione oncologica, inoltre, il centro ha dovuto subire una grave, quanto ingiustificata, interruzione fino al 1° novembre 2020, seppur il personale medico fosse operativo all'interno della struttura;

   a fronte della richiesta di chiarimenti della Fials, si è appreso che il dottor Vaia, ricoprendo, contemporaneamente, il ruolo di direttore sanitario dell'ospedale Spallanzani, è stato assorbito totalmente dalle incombenze sull'emergenza Covid;

   come riportato nella nota Fials, il direttore Uoc di oncologia medica Ifo alla quale afferisce la Uos-prevenzione diagnosi e trattamenti dei tumori femminili di Palazzo Baleani, professor Cognetti, avrebbe recentemente affermato che «Palazzo Baleani non è la sede idonea per l'attività di sorveglianza e l'approfondimento del rischio genetico»;

   tali circostanze avrebbero, di fatto, distolto l'attenzione sul progetto e inciso negativamente sulla piena realizzazione, in spregio alle esigenze di tutela della salute: solo in Italia si hanno 55 mila casi di tumore della mammella all'anno; viene colpita una donna su otto, rappresentando il 25 per cento fra i tumori del sesso femminile –:

   di quali informazioni disponga il Governo in merito alla grave ed ingiustificata mancata attuazione del progetto di istituzione del centro avanzato di tutela della donna presso Palazzo Baleani e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per garantirne la piena operatività, nell'interesse della prevenzione e cura dei tumori femminili.
(5-06845)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06845

  L'Assessorato Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio ha inteso precisare che il Centro Avanzato per la tutela della salute della donna istituito presso il Palazzo Baleani è attivo sin dal gennaio del 2020, e che, anche a seguito dell'adozione delle misure di contenimento del contagio da Coronavirus il Centro ha continuato ad essere operativo e a svolgere i compiti istituzionali ad esso attributi dalla Delibera del Commissario ad Acta n. 488 del 2 dicembre 2019.
  In particolare, tra gli impegni degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (IFO) figurano: a) realizzare uno studio di fattibilità in relazione agli investimenti infrastrutturali e di ammodernamento tecnologico e informatico; b) provvedere alla ristrutturazione e messa a norma degli interni; c) assumersi «i costi ordinari di gestione dei locali siti al III piano e porzione del IV piano di Palazzo Baleani.»
  La Regione Lazio ha indicato attività compiute da IFO per garantire il buon funzionamento del Centro:

   1) L'adeguamento funzionale dei locali, in termini di accoglienza dei pazienti, percorsi, dislocazione logica dei locali visita, diagnostici, amministrativi e di servizio, nonché il necessario allineamento con quanto previsto dalla vigente normativa.

   2) L'adeguamento del sistema informatico.

    A tal fine si è proceduto ad attivare:

     Sistema di connettività internet ed intranet attraverso fibra ottica;

     Fornitura ed installazione di n. 10 postazioni di lavoro (PC, stampante, apparecchio telefonico, ecc.);

     Allestimento di apposita postazione per le prenotazioni telefoniche e numero telefonico dedicato;

     Sistema Oncosys per la gestione della documentazione sanitaria delle pazienti;

     Sistema RIS PACS per la gestione delle immagini e dei referti radiologici in linea con IFO-sede centrale;

   3) L'allestimento delle sezioni radiologiche e degli ambulatori di prestazione specialistica, con apparecchiature sanitarie di ultima generazione: 1 mammografo digitale, 1 sezione radiologica telecomandata diretta, 2 Ecotomografi multidisciplinari, 1 Colposcopie, 1 Elettrocoagulatore, 1 videodermoscopia con epiluminescenza e 2 elettrocardiografi.

  Considerata la pandemia da COVID-19, sono state messe in atto tutte le azioni per il contenimento del contagio: allestimento di un punto di accesso controllato (con rilevazione della temperatura corporea, saturimetria, e somministrazione dell'apposito questionario), separazione dei percorsi interni, identificazione di una seconda sala d'attesa (da 7 posti) ed apertura porta per l'uscita dal Centro separata dall'ingresso.
  Si è proceduto, inoltre, al rinnovo della segnaletica esterna ed interna del Centro.
  Con riguardo alle risorse umane, l'apertura del Centro ha richiesto una rivisitazione delle unità presenti, al fine di garantire l'avvio delle attività.
  In particolare, si è scelto di assegnare al Centro un'équipe multidisciplinare di professionisti sanitari costituita da Oncologi, Radiologi, Infermieri e Tecnici di Radiologia Medica, utili a garantire lo svolgimento delle attività di presa in carico multidisciplinare delle pazienti. A tale dotazione «stanziale», si sono affiancati diverse consulenze specialistiche, Ginecologia, Senologia, Psicologia, Dermatologia Oncologica che, attraverso una sistematica programmazione settimanale, hanno ampliato notevolmente l'offerta del Centro, integrandosi nella presa in carico delle pazienti.
  Gli IFO, inoltre, attraverso una procedura definita e condivisa, hanno sempre garantito lo svolgimento di approfondimenti diagnostici o prestazioni di altre specialità, eventualmente necessarie alle pazienti prese in carico dal Centro, presso la sede principale.
  Al termine di tali attività propedeutiche, sin dal febbraio 2020 le attività del Centro hanno preso concreto avvio.
  Nel maggio 2021, è stata condotta una valutazione complessiva dell'offerta e delle attività del Centro, in comparazione con la mission iniziale, per procedere con ulteriori sviluppi e realizzare pienamente quanto pianificato.
  Innanzitutto, si sono riprese le azioni necessarie, sospese nel «periodo COVID», per la realizzazione di un accordo con la ASL RM1 per la gestione dello screening mammografico relativo alla popolazione femminile del Municipio I.
  Un ulteriore passo avanti è stato fatto anche per la presa in carico delle pazienti con patologia oncologica della mammella e dell'apparato riproduttivo e relativi follow up, oggetto di sviluppo in collegamento con i Disease Management Team (DMT) di IFO.
  La Regione segnala che gli IFO, per la piena realizzazione del DCA n. 488/2019 e per realizzare la mission del Centro Avanzato della Donna, intendono promuovere le attività di prevenzione, valutazione, diagnosi precoce e counselling, orientamento e programmazione dei trattamenti delle donne a rischio di sviluppare neoplasie, tramite:

   presa in carico di donne con sospetta predisposizione genetica per il tumore della mammella e dell'apparato riproduttivo (Brca1, Brca2);

   prevenzione primaria ed empowerment delle donne, incremento delle capacità di self management e acquisizione di stili di vita sani.

  Le iniziative illustrate dimostrano il pieno impegno della Regione e degli IFO per la piena realizzazione del progetto e per l'inserimento di Palazzo Baleani (articolazione organizzativa degli IFO) nella rete oncologica della Regione Lazio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

diritto alla salute

cancro