ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06764

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 572 del 05/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: PRISCO EMANUELE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 05/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 05/10/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/10/2021
Stato iter:
06/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/10/2021
Resoconto MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2021
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 06/10/2021
Resoconto MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/10/2021

SVOLTO IL 06/10/2021

CONCLUSO IL 06/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06764
presentato da
PRISCO Emanuele
testo di
Martedì 5 ottobre 2021, seduta n. 572

   PRISCO e MONTARULI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   sono decine ogni anno i membri delle forze dell'ordine che sono colti da eventi suicidari all'interno dei vari comandi, spesso ricorrendo all'utilizzo dell'arma di ordinanza;

   nel corso del 2020, gli eventi suicidari registrati tra gli appartenenti alle forze dell'ordine sono stati cinquantuno, di cui nove hanno interessato la polizia di Stato; nel 2019, invece, l'Osservatorio Suicidi in Divisa, ne ha registrati sessantanove;

   nel corso del corrente anno si sono registrati già trentotto suicidi tra le forze dell'ordine;

   nel ventennio appena trascorso i suicidi tra le forze dell'ordine hanno raggiunto la cifra di 891; tale dato, se comparato con i suicidi della popolazione generale, è particolarmente significativo: secondo i dati raccolti da Silp (Sindacato dei lavoratori di polizia), nella fascia di età compresa tra i venticinque e i sessantaquattro anni, si tolgono la vita 7 persone su 100.000, mentre quando si parla di appartenenti alle forze dell'ordine il tasso è di circa 17 su 100.000;

   dietro la divisa ci sono donne e uomini in carne ed ossa che, quotidianamente, mettono a repentaglio la propria vita per salvaguardare quella degli altri, vivendo talvolta situazioni di estremo pericolo ed elevato stress, cui si aggiunga la mancanza di mezzi, strutture inidonee, carichi di lavoro superiori, dovuti alla mancanza di organico, stipendi inadeguati che si possono sommare a problematiche legate alla dimensione privata;

   si consideri che gli appartenenti alle forze dell'ordine, prima di essere assunti nelle amministrazioni vengono sottoposti ad approfondite analisi psichiche e, pertanto, prima dell'arruolamento, non vi era traccia di disagio psichico che ha portato all'estremo gesto: a tal proposito vi è da considerare la possibilità che potrebbe essere proprio l'ambiente lavorativo nel quale vivono e operano a incidere negativamente sull'equilibrio della psiche;

   a parere dell'interrogante, occorre adottare immediati provvedimenti, tra cui valutare la possibilità di istituire urgentemente una commissione parlamentare d'inchiesta che abbia libero accesso a tutti i fascicoli personali dei giovani agenti che si suicidano, al fine di comprendere a fondo le ragioni di tali eventi –:

   quali urgenti iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare per ridurre notevolmente il numero dei suicidi tra gli appartenenti alle forze dell'ordine e porre in essere efficaci politiche di prevenzione.
(5-06764)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-06764

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  gli On.li interroganti chiedono iniziative per ridurre il numero dei suicidi tra gli appartenenti delle Forze dell'ordine. La delicata tematica relativa all'incidenza del fenomeno tra gli operatori della sicurezza, comune a tutte le Forze di Polizia, assume particolare importanza anche in ragione della particolarità del servizio, delle situazioni stressogene e della multifattorialità delle concause che possono essere alla base del proposito suicidiario. Questo complesso di fattori ha suggerito un approccio approfondito al fenomeno, supportato da una riflessione comune tra tutte le Forze di Polizia, In tale direzione, con decreto del Capo della Polizia dell'8 febbraio 2019, è stato istituito l'Osservatorio permanente interforze sul fenomeno suicidario tra gli appartenenti alle Forze di Polizia. L'Organismo è composto da qualificati rappresentanti della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza e del Corpo di Polizia Penitenziaria e può avvalersi, in relazione alle tematiche da approfondire, dell'apporto di figure professionali interne alle Amministrazioni interessate, nonché di qualificati esponenti del mondo accademico, scientifico, culturale e associativo.
  In particolare, ferme restando le iniziative e le competenze proprie di ciascuna Forza di Polizia, l'Osservatorio ha il compito di esaminare congiuntamente il fenomeno in questione, favorendo lo scambio informativo ai fini dell'approfondimento delle iniziative adottate e degli studi approntati dalle singole Amministrazioni, inoltre, l'Osservatorio può adottare indirizzi di progetto destinati all'implementazione degli strumenti utili ad accrescere la conoscenza del fenomeno e delle possibili concause, con particolare riferimento a quelle afferenti al contesto lavorativo. In tali ambiti, viene prestata particolare attenzione allo sviluppo di iniziative rivolte al benessere del personale e alla migliore gestione delle eventuali difficoltà che possono sorgere in attività di servizio.
  Detto Osservatorio ha proceduto alla sistematizzazione in forma aggregata - nel rispetto delle esigenze di privacy - dei dati disponibili sugli eventi occorsi al fine di standardizzare le informazioni relative ad ogni evento suicidano con lo scopo di creare una base conoscitiva omogenea su cui costruire approfondimenti e iniziative adeguate. Sono stati altresì approfonditi i cosiddetti «fattori di rischio», quelli «protettivi» e la predisposizione dei presìdi sanitari o assistenziali a supporto. È stata inoltre confermata la necessità di prestare attenzione alle tre aree di prevenzione ovvero la selezione di ingresso, la valutazione del rischio e la prevenzione prestata in favore dei colleghi.
  Nondimeno, la complessità del fenomeno impone una attenzione a tutto tondo che non deve sottovalutare l'incidenza di concause di varia natura, non sempre ben identificabili.
  Per quanto concerne la Polizia di Stato, il numero di suicidi, per l'anno in corso è di 4 eventi, con un tasso nettamente in calo rispetto agli anni precedenti, ma sarebbe improprio trarre conclusioni circa una tendenza alla riduzione, dal momento che tale fenomeno può essere valutato solo nei lungo periodo. Risulta peraltro impossibile una comparazione con i tassi di incidenza della popolazione generale, considerata l'eterogeneità dei due gruppi di riferimento. Né si può sottovalutare l'elemento facilitatore della pronta disponibilità dell'arma in dotazione agli appartenenti all'Amministrazione. Infine, si evidenziano variazioni numeriche non ascrivibili a specifici fattori causali. Nella maggioranza dei casi di suicidio nella Polizia di Stato, i fattori precipitanti sono apparsi attribuibili alla sfera privata mentre in nessun caso è stata rilevata la presenza di fattori relativi alla sfera lavorativa.
  Sul piano della prevenzione, sono state recentemente intraprese una serie di iniziative quali l'implementazione dell'organico degli psicologi della Polizia di Stato e conseguentemente dell'attività di sostegno psicologico svolta a livello territoriale, nonché l'istituzione del «Tavolo per la prevenzione e la gestione delle cause di disagio per il personale della Polizia di Stato» e del «Gruppo di lavoro per la redazione delle linee guida della psicologia dell'emergenza nella Polizia di Stato».
  Anche l'Arma dei Carabinieri monitora costantemente il fenomeno dei suicidi e si è dotata, nel tempo, di un complesso di strumenti tesi ad intercettare eventuali situazioni di disagio psicologico del personale, potenziando il servizio di psicologia e adottando nuovi criteri di valutazione.
  Tra le iniziative intraprese, vi è la stipula di una convenzione con il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologici che consente ai militari, in servizio e in congedo, nonché ai loro familiari, di accedere a prestazioni specialistiche di settore a condizioni agevolate.
  Inoltre, l'Arma ha potenziato l'offerta di supporto psicologico ai militari e ai propri familiari mediante il recupero di professionalità specialistiche interne e ha istituito un Gruppo di Lavoro permanente tra Stato Maggiore e rappresentanza militare centrale per il costante monitoraggio della validità delle iniziative intraprese e lo sviluppo di possibili linee guida future.
  Circa la Guardia di Finanza, nel corso del 2021, si sono registrati 5 suicidi. Tra le diverse azioni in chiave preventiva realizzate dal Corpo, segnalo in via esemplificativa:

   la creazione di un servizio nazionale di assistenza psicologica e prevenzione del disagio psicosociale, accessibile gratuitamente e in modo volontario e anonimo, articolato su 33 sportelli di ascolto, per offrire ai militari idoneo sostegno con riguardo a problematiche di natura personale, familiare, sociale e lavorativa;

   la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con il Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi, che prevede la possibilità, per i militari e i propri familiari, di avvalersi, a condizioni economiche vantaggiose, delle prestazioni dei professionisti che hanno aderito alla convenzione;

   l'attivazione di un programma di prevenzione del disagio psicosociale su tutto il territorio nazionale, operato dagli ufficiali psicologi della Guardia di finanza.

  Il Corpo, inoltre, partecipa – unitamente all'Arma dei Carabinieri – al tavolo tecnico per l'analisi del fenomeno dei suicidi in ambito Forze armate.
  Ritengo che il quadro appena delineato mostri la piena attenzione delle istituzioni al fenomeno e ponga in evidenza gli aspetti qualificanti delle azioni realizzate per prevenirlo: la sinergia inter-istituzionale, la metodologia scientifica seguita, l'attenzione al benessere psicologico del personale e agli ambienti lavorativi e, soprattutto, l'anticipazione della soglia di rischio. Credo che tutti questi elementi contribuiscano a migliorare la conoscenza del fenomeno ma soprattutto a continuare a sviluppare azioni di prevenzione sempre più efficaci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

penuria di manodopera

suicidio