ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06762

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 572 del 05/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Data firma: 05/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GEBHARD RENATE MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 05/10/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/10/2021
Stato iter:
06/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/10/2021
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
 
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2021
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 06/10/2021
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/10/2021

SVOLTO IL 06/10/2021

CONCLUSO IL 06/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06762
presentato da
MAGI Riccardo
testo di
Martedì 5 ottobre 2021, seduta n. 572

   MAGI e GEBHARD. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in base ai dati del dossier elaborato dai promotori della campagna «Ero straniero» diffusi il 23 settembre 2021, sono circa 60.000 i permessi di soggiorno rilasciati, fronte delle 230.000 domande di regolarizzazione presentate a seguito del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, solo il 26 per cento del totale;

   nonostante si registri un miglioramento rispetto ai mesi precedenti, il ritardo con cui sta procedendo l'esame delle domande rimane drammatico, soprattutto nelle grandi città: a Milano, delle 26.000 pratiche ricevute, sono stati rilasciati solo 2.000 permessi di soggiorno; a Roma, su 16.000 domande, sono 60 i permessi di soggiorno rilasciati;

   quasi terminato, invece, risulta l'esame delle domande dell'altra procedura prevista dal cosiddetto decreto «rilancio» per mettersi in regola, che prevedeva che gli stessi lavoratori stranieri irregolari con esperienze lavorative nei settori individuati dalla sanatoria potessero fare richiesta di un permesso di soggiorno temporaneo e cercare un nuovo impiego;

   una delle ragioni dei ritardi è che le circa 800 figure interinali previste dal cosiddetto decreto «rilancio» a maggio 2020 sono entrate effettivamente in servizio quasi un anno dopo per il protrarsi delle procedure di assunzione; nei prossimi giorni, sono in scadenza i primi contratti;

   il ritardo con cui si sta procedendo all'esame delle domande di emersione si traduce nell'impossibilità di fatto, per decine di migliaia di persone, di accedere ai servizi, alle prestazioni sociali e alle tutele previsti per chi lavora nel nostro Paese; inoltre, nonostante la circolare del Ministero della salute di luglio 2020 chiarisca che i cittadini stranieri «in emersione» hanno l'obbligo di iscrizione al Servizio sanitario nazionale, infatti, molte strutture sanitarie rifiutano l'iscrizione, rendendo difficile accedere alla campagna vaccinale anti-Covid ancora in corso, con conseguente impatto sulla salute pubblica;

   a ciò si aggiunge l'incertezza dei datori di lavoro che vorrebbero poter finalizzare l'assunzione di questi lavoratori e instaurare un rapporto stabile;

   l'alto numero di domande, nonostante i limiti rigidi previsti dal decreto, testimonia il desiderio di mettersi in regola di tanti datori di lavoro e dimostra la necessità di allargare i settori ammessi e di poter accedere, anche al di fuori di finestre temporali predefinite, alla procedura di regolarizzazione –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare, alla luce dei dati più aggiornati, per assicurare che l'esame delle domande di regolarizzazione presentate venga finalizzato in tempi brevi e per permettere in futuro l'emersione dei rapporti di lavoro in questione.
(5-06762)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-06762

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,
  come già riferito più volte in sede parlamentare, le procedure di emersione hanno incontrato, soprattutto nella fase iniziale, varie difficoltà e tra queste vanno segnalate la complessità della gara per l'individuazione della società di somministrazione dei lavoratori interinali a supporto degli sportelli unici, l'intreccio delle competenze tra amministrazioni diverse – prefetture, questure, ispettorati del lavoro, INPS – nonché l'impossibilità tecnica di gestire la procedura esclusivamente in via telematica. Su questi fattori ha anche pesato la pandemia, che ha costretto gli uffici a ridurre gli appuntamenti con gli utenti. Tale situazione contribuisce a spiegare l'arretrato nello svolgimento delle istanze, che si sta assorbendo grazie al contributo dei lavoratori interinali.
  Riguardo ai due distinti procedimenti amministrativi, rispettivamente degli sportelli unici per l'immigrazione presso le prefetture e delle questure, il quadro su base nazionale è il seguente. In relazione al primo procedimento, le domande presentate sono state complessivamente 207.870. Di queste, ad oggi, sono state definite positivamente, all'esito favorevole dell'istruttoria tecnica svolta, 68.147 istanze, con la consegna agli interessati dei moduli per il rilascio dei permessi di soggiorno. I rigetti sono stati 10.757 mentre le rinunce risultano essere 1.973.
  In relazione alla meno complessa procedura da avviare direttamente presso le questure, informo che alla data odierna sono state acquisite 11.218 pratiche, di cui 10,098 sono già state evase.
  Nel progressivo smaltimento dell'arretrato va considerata la rilevanza del contributo dei lavoratori interinali assegnati in più fasi agli Sportelli Unici a decorrere dal marzo 2021. Alla data odierna risulta infatti che 37 Sportelli Unici hanno lavorato oltre il 70 per cento delle istanze pervenute dopo l'ingresso in servizio dei predetti lavoratori, in alcuni casi con picchi superiori anche all'80 per cento e al 90 per cento. Proprio per non ridurre il tasso crescente che lo smaltimento delle pratiche ha assunto con l'entrata a regime delle assunzioni del personale interinale, si è proceduto al prolungamento fino al 31 dicembre 2021 dei relativi contratti di lavoro anche in ragione dell'acquisita formazione sui campo del personale, indispensabile per un efficiente svolgimento del lavoro richiesto.
  Infine, per quanto concerne la problematica relativa all'accesso alla campagna anti-COVID per i cittadini stranieri «in emersione», che è di competenza del Ministero della salute, si richiama l'articolo n. 35 del decreto legislativo n. 286 del 1998, riguardante l'assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale, il quale sancisce che ai cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale non in regola con le norme relative all'ingresso e al soggiorno, siano garantiti una serie di servizi sanitari tra cui «le vaccinazioni secondo la normativa e nell'ambito degli interventi di campagne di prevenzione collettiva autorizzate dalle Regioni». Eventuali disfunzioni in questo ambito saranno segnalate agli uffici competenti per assicurare il pieno rispetto della normativa in vigore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto di soggiorno

lavoratore clandestino

migrazione illegale