ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06740

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 572 del 05/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/09/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 30/09/2021
Stato iter:
13/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/10/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 13/10/2021
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/10/2021

DISCUSSIONE IL 13/10/2021

SVOLTO IL 13/10/2021

CONCLUSO IL 13/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06740
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 5 ottobre 2021, seduta n. 572

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la Magneti Marelli s.p.a. è stata un'azienda multinazionale italiana specializzata nella produzione di componenti industriali per il comparto automobilistico, che ha fatto parte della Fiat Chrysler Automobiles per poi essere rilevata, nel 2019, dalla giapponese CK Holdings, controllata dal fondo statunitense di private equity Kkr, e divenuta Marelli Corp;

   si è appreso che l'azienda ha pianificato 1.500 licenziamenti a livello globale per diminuire l'organico, motivando tale decisione con la crisi mondiale del settore. Ciò è quanto sembra si evinca dalle lettere che l'amministratore delegato della multinazionale, Bdea Bolzenius, ha inviato ai lavoratori;

   un quinto dei dipendenti della Marelli sono italiani, distribuiti nei 19 siti produttivi sul territorio nazionale. Tra questi vi è quello di Tolmezzo, Automotive Lighting, i cui 980 lavoratori stanno vivendo un periodo di grande ansia, temendo che la riorganizzazione della società e il piano di esuberi possa avere un impatto sui loro posti di lavoro. Tra l'altro, parte di questi lavoratori è già in cassa integrazione ordinaria, confermata anche per il mese di ottobre 2021;

   ancora non è dato sapere quali saranno le modalità con cui la società intenda procedere con il piano di esuberi e quali saranno le ripercussioni sullo stabilimento di Tolmezzo, la principale realtà industriale della Carnia e una delle più importanti del Friuli Venezia Giulia. Sono quindi necessarie delle azioni specifiche a tutela dei lavoratori coinvolti e delle loro famiglie, nonché di un territorio dove le occasioni di lavoro sono già scarse e difficilmente si riuscirebbe a ricollocare queste persone –:

   se e quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per salvaguardare i posti lavoro degli stabilimenti italiani della Marelli Corp, anche istituendo un tavolo di concertazione con l'azienda per ottenere i dovuti chiarimenti sul nuovo piano strategico;

   in particolare, se e quali iniziative di competenza intenda porre in essere per tutelare i lavoratori del sito di Tolmezzo, che già da tempo sono in una situazione di incertezza, poiché l'azienda è ricorsa alla cassa integrazione ordinaria.
(5-06740)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06740

  In relazione ai fatti citati ed alle questioni poste nell'interrogazione parlamentare si rappresenta che la società Marelli Automotive Lighting Italy Spa, con sede legale a Venaria (Torino), ha quattro unità operative a Tolmezzo (Udine) per la produzione di componentistica automotive, nelle quali sono occupati circa 900 lavoratori, tra operai e impiegati.
  Con riferimento al ricorso alla cassa integrazione, per le maestranze occupate a Tolmezzo, risultano essere stati autorizzati dall'INPS interventi per cassa integrazione ordinaria, cosiddetta CIG ordinaria industria con causale Covid-19 a partire dal 25 gennaio del 2021 sino a tutto il 4 luglio corrente anno, mentre risultano essere stati autorizzati dall'INPS interventi per cassa integrazione ordinaria per mancanza ordini o commesse e lavoro nel periodo dal 28 giugno all'8 agosto 2021.
  Allo stato attuale, alla competente Direzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali non risulta che la società in narrativa abbia presentato domande di cassa integrazione straordinaria.
  Per quanto riguarda un'eventuale conflittualità tra la società e i lavoratori, con riferimento alle unità operative di Tolmezzo, rappresento che non sono pervenute all'ispettorato territoriale del lavoro di Udine-Pordenone segnalazioni, né da parte dei lavoratori né delle organizzazioni sindacali; non risultano altresì pendenti vertenze di lavoro presso la Commissione di Conciliazione di Udine.
  La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ha rappresentato che, ad oggi, non risultano attivate procedure di licenziamento collettivo di cui alla legge n. 223 del 1991 con riferimento alla Marelli Spa per gli addetti delle unità operative di Tolmezzo, ma che le organizzazioni sindacali a fine settembre hanno richiesto un incontro con la predetta società per valutare l'impatto sul sito di Tolmezzo della riorganizzazione che a livello globale vorrebbe porre in essere l'azienda; il predetto incontro ancora non ha avuto luogo, ma il Ministero monitora costantemente la situazione presso la Regione sollecitando il confronto con parti sociali.
  Assicuro la massima attenzione del Ministero del lavoro nei confronti della vicenda segnalata dall'onorevole interrogante, anche in considerazione della delicatissima fase produttiva e organizzativa che sta attraversando il settore automotive, sia in relazione alle difficoltà di approvvigionamento che si sono verificate nel corso della pandemia, sia in relazione ai processi di innovazione tecnologica che stanno investendo l'intero comparto.
  Auspico inoltre che ogni decisione aziendale relativa a processi di riorganizzazione avvenga nel rigoroso rispetto delle procedure di legge che prevedono un preventivo e doveroso confronto con le organizzazioni sindacali e con la priorità di salvaguardare i livelli occupazionali.
  Confermo inoltre la volontà del Governo di contrastare i processi di disinvestimento nel nostro Paese e di abbandono di siti produttivi da parte di società multinazionali, soprattutto quando non siano giustificati da ragioni di crisi industriale o finanziaria, in ossequio peraltro a quanto espresso dal Parlamento negli atti di indirizzo recentemente approvati. Sono attualmente oggetto di riflessione tecnica e politica alcune misure, proposte dal Ministero del lavoro, volte sia a disincentivare comportamenti opportunistici, sia a promuovere la costruzione di percorsi virtuosi di mitigazione dell'impatto occupazionale, sociale ed economico connesso alle chiusure dei siti produttivi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa multinazionale

contrattazione collettiva

impresa in difficolta'