ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06657

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 564 del 14/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: MAZZETTI ERICA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/09/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/09/2021
CASINO MICHELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/09/2021
FERRAIOLI MARZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/09/2021
LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/09/2021
VALENTINI VALENTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/09/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 14/09/2021
Stato iter:
15/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/09/2021
Resoconto MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 15/09/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 15/09/2021
Resoconto MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/09/2021

SVOLTO IL 15/09/2021

CONCLUSO IL 15/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06657
presentato da
MAZZETTI Erica
testo di
Martedì 14 settembre 2021, seduta n. 564

   MAZZETTI, CORTELAZZO, CASINO, FERRAIOLI, LABRIOLA e VALENTINI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   la tutela e la valorizzazione delle aree verdi del nostro Paese, e la riduzione dell'inquinamento dei terreni e delle acque sono interventi indispensabili per assicurare la salute dei cittadini e del nostro territorio, nonché per creare le condizioni per attrarre investimenti;

   la «Strategia per la biodiversità entro il 2030» dell'Unione europea si pone l'obiettivo di redigere un piano di ripristino della natura per migliorare lo stato di salute delle zone protette esistenti;

   la tutela del nostro territorio occupa un ruolo centrale all'interno degli interventi e delle iniziative previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr);

   in questo ambito, le misure proposte dal Pnrr mirano ad «intervenire, nelle dinamiche che governano la gestione di tutti i 24 parchi nazionali e le 31 aree marine protette», con particolare riguardo a tre ambiti strategici: 1) conservazione della natura; 2) servizi digitali ai visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette, creando le condizioni per un'economia basata sul capitale naturale attraverso servizi e attività incentrate sulle risorge locali; 3) semplificazione amministrativa delle procedure per i servizi forniti da Parchi e aree marine protette;

   in particolare alla Missione 2, componente 4, relativa alla tutela del territorio e della risorsa idrica, si prevede uno specifico stanziamento di 100 milioni di euro per interventi a favore dei parchi nazionali con particolare riguardo a interventi di digitalizzazione;

   gli interventi previsti sembrano indicare una attenzione quasi esclusivamente verso le aree protette nazionali. In realtà, un ruolo centrale nelle politiche nazionali per la salvaguardia delle aree verdi e della biodiversità, anche per favorire il rilancio del turismo sostenibile, dovrebbe essere svolto mettendo al centro delle iniziative del Governo non solo le aree protette nazionali, ma anche e forse soprattutto i parchi e le aree protette regionali;

   si ricorda, infatti, che se i parchi nazionali sono 24 e vedono coinvolte poco meno di 69 mila imprese, i parchi regionali sono 145 con 808 mila imprese coinvolte –:

   se il Ministro interrogato ritenga di adoperarsi al fine di adottare le necessarie iniziative di competenza, anche normative, per garantire le relative risorse a favore anche dei parchi e delle aree protette regionali, anche in considerazione del fatto che gli interventi previsti dal Pnrr sembrano indicare una attenzione quasi esclusivamente rivolta alle aree protette nazionali.
(5-06657)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06657

  Con riferimento alle questioni poste dagli Onorevoli interroganti occorre rilevare che l'attività di gestione degli enti parco e l'efficacia delle azioni sui territori protetti è tra gli obiettivi del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR).
  L'investimento relativo alla Digitalizzazione dei Parchi, (PNRR), può infatti considerarsi una opportunità straordinaria per migliorare le performance e allineare il sistema nazionale e le Aree Marine Protette agli standard di efficienza europei e internazionali.
  La possibilità di individuare, sperimentare e applicare le ultime innovazioni tecnologiche in tema di monitoraggi di specie e habitat, di gestione dei flussi dei visitatori e della semplificazione amministrativa non può che rappresentare un valore aggiunto per la conoscenza delle dinamiche naturali.
  L'investimento comporta l'individuazione e l'utilizzo di nuovi strumenti (satelliti, droni, sensori, reti, cloud, software di intelligenza artificiale, ecc.) che necessariamente prevederanno l'aggiornamento e l'adeguamento delle attuali metodologie e protocolli di monitoraggio.
  La digitalizzazione andrà a interessare il lavoro e l'organizzazione gestionale degli enti e da questa sperimentazione scaturiranno protocolli e metodologie che potranno essere applicate per tutti i gestori dei siti Natura 2000, Regioni e aree protette regionali comprese.
  Comunque, almeno inizialmente per rendere applicabile una sperimentazione e necessario poter assicurare condizioni il più possibile omogenee che possono essere assicurate solo dal sistema nazionale delle aree protette ovvero dai Parchi Nazionali e dalle Aree Marine Protette.
  Attualmente, le aree protette regionali, infatti, pur concorrendo significativamente al perseguimento degli obiettivi delle strategie nazionali ed europee per la biodiversità, sono caratterizzate da modalità di gestione molto differenziate tra le diverse Regioni. Infatti, i variegati e articolati sistemi di aree protette regionali non possono assicurare per ora le condizioni minime di omogeneità.
  Sembrano quindi mancare, al momento, le condizioni di contesto per estendere anche alle aree protette regionali la sperimentazione in parola e per garantirne l'efficace riuscita.
  Comunque, i risultati di questa sperimentazione saranno messi a disposizione di tutti gli enti gestori interessati, così anche i parchi regionali potranno beneficiare delle soluzioni e delle tecnologie individuate la cui applicazione è attualmente oggetto di approfondimenti anche a livello internazionale come hanno dimostrato gli eventi organizzati nell'ambito del Congresso Mondiale della Unione Mondiale per la Conservazione della Natura a Marsiglia appena conclusosi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento del suolo

lotta contro l'inquinamento

zona protetta