ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06656

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 564 del 14/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: ROTTA ALESSIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/09/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 14/09/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 14/09/2021
Stato iter:
15/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/09/2021
Resoconto ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/09/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 15/09/2021
Resoconto ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/09/2021

SVOLTO IL 15/09/2021

CONCLUSO IL 15/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06656
presentato da
ROTTA Alessia
testo di
Martedì 14 settembre 2021, seduta n. 564

   ROTTA e ZARDINI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   per la realizzazione del secondo stralcio del prolungamento del collettore, a valle di Cologna Veneta, il consorzio A.Ri.C.A. ha presentato istanza di «Verifica di Assoggettabilità» alla valutazione di impatto ambientale (Via), oggetto di osservazioni da parte di un gruppo civico colognese affinché progetto sia sottoposto a Via per verificare l'impatto sull'ecosistema fluviale del fiume Fratta;

   infatti, il corpo ricettore potrebbe non sostenere un aumento dello scarico, essendo il fiume Fratta Gorzone uno dei corsi d'acqua più inquinati del Veneto poiché, dagli anni 60, riceve i reflui del distretto conciario vicentino attraverso il collettore gestito dal consorzio A.Ri.C.A.;

   nelle osservazioni si afferma che, già oggi, lo scarico viene diluito con 6000 l/s provenienti dal consorzio di bonifica Leb formalmente per «vivificare» il fiume, in realtà per poter rispettare i valori limite allo scarico stabiliti dalla normativa vigente;

   si afferma, inoltre, che le condotte in uso risultano vecchie e percolanti e sarebbe opportuno che il consorzio si impegnasse alla manutenzione dell'opera esistente;

   il Ministero della transizione ecologica, a maggio 2021, ha chiesto con urgenza a tutti gli enti interessati ogni elemento utile a chiarire la situazione denunciata dai cittadini e ha ribadito che la legge impone che gli scarichi siano disciplinati nel rispetto della qualità dei corpi idrici che li accolgono e che non è possibile diluire i reflui;

   il territorio ha sempre chiesto un disinquinamento del fiume Fratta Gorzone, come previsto dall'accordo di programma quadro, firmato nel 2017, finalizzato all'aggiornamento dell'«Accordo integrativo» Stato-regione per la tutela della risorse idriche in questione, con cui si chiedeva un miglioramento dei reflui a monte, nel luogo di produzione;

   con lo spostamento a valle del punto di consegna dei reflui si teme che il consorzio abbandonerà nel letto del fiume Fratta fanghi e sedimenti accumulati in 15 anni di versamento quali: cloruri, solfati, cromo, azoto, fosforo, arsenico, cadmio, rame, nichel, piombo, zinco, mercurio, vanadio, diossine e da ultimo i Pfas, senza provvedere alla bonifica degli stessi, comportamento già verificatosi nel passato con il fiume Rio Acquetta;

   negli scorsi giorni si è verificato un evento preoccupante perché dal collettore usciva una consistente schiuma bianca e dell'accaduto si sta interessando il Nucleo operativo ecologico di Treviso –:

   quali elementi utili a chiarire la situazione il Ministro interrogato, abbia ricevuto dagli enti competenti a cui ha fatto urgente richiesta di informazioni nel maggio 2021 e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per garantire l'attuazione all'accordo di programma quadro per il disinquinamento del fiume Fratta con cicli produttivi più sostenibili nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino.
(5-06656)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06656

  Con riferimento alle questioni poste dall'Onorevole interrogante, concernenti la Verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale del prolungamento del collettore a valle della città di Cotogna Veneta, la Regione Veneto ha precisato quanto segue.
  Innanzitutto, è stato evidenziato che lo scarico del collettore in argomento è stato autorizzato, ai sensi dell'articolo 5.1 della legge regionale veneta n. 33. del 1985, con decreto n. 1096 del 29 dicembre 2020.
  Lo scarico, inoltre, è soggetto ai limiti previsti dalle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque, cui dal 2016 sono stati aggiunti specifici limiti per le sostanze per fluoro alchiliche derivate (cosiddette PFAS).
  Il progetto consiste nella realizzazione di parte delle opere previste dal secondo e ultimo Lotto funzionale, limitatamente al completamento del collettore e alla costruzione dello scarico definitivo sul fiume Fratta-Gorzone.
  La struttura è oggetto di procedura di verifica di assoggettabilità ai sensi dell'articolo 19 del decreto legislativo n. 152 del 2006, avviata in data 12 marzo 2021. Tale procedimento risulta attualmente in corso di istruttoria tecnica da parte del gruppo istruttorio del Comitato Tecnico Regionale VIA.
  Il progetto presentato non prevede alcun aumento della portata attualmente collettata in quanto, oltre ai cinque depuratori già connessi, non sono previste ulteriori immissioni d'acqua.
  L'intervento è stato cofinanziato dal Ministero dell'ambiente (oggi della transizione ecologica) nell'ambito dell'Accordo Novativo sottoscritto il 27 giugno 2017 con la Regione Veneto, gli enti territoriali interessati, dall'ARPA, dai gestori del servizio idrico integrato e dai principali portatori di interesse.
  Suddetto Accordo è finalizzato all'aggiornamento dell'«Accordo Integrativo per il risanamento del bacino del Fratta-Gorzone attraverso l'Implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento dei fanghi del distretto conciario vicentino» del 2005.
  La Regione, con deliberazione in data 28 maggio 2019, ha provveduto al riparto delle risorse ministeriali disponibili nell'ambito dell'Accordo Novativo, destinando l'importo indicato dallo stesso Ministero, di 3,94 milioni di euro per l'intervento di «Prolungamento del collettore ARICA a valle della città di Cotogna Veneta».
  Con l'Accordo Novativo, inoltre, sono stati riprogrammati 23 milioni di euro di risorse ministeriali, provenienti dall'Accordo di programma del 2005 e non ancora utilizzati. Dieci (10) milioni di euro sono destinati alla problematica fanghi del settore conciario, mentre tredici (13) milioni sono stati destinati ad un programma di interventi cantierabili nel settore delle risorse idriche e finalizzati al miglioramento delle condizioni ambientali del Fratta-Gorzone.
  Nell'ambito dell'Accordo (articolo 13) è stato istituito un «Comitato di Sorveglianza dell'Accordo» al fine di garantire il costante controllo e il coordinamento delle azioni previste, composto da un rappresentante di ognuno dei soggetti firmatari.
  Il Comitato, anche su apposita istanza dei soggetti sottoscrittori, può accertare l'inosservanza degli impegni previsti dall'Accordo e valutare la sussistenza di eventuali impedimenti, proponendo alle Parti sottoscrittrici l'eventuale ulteriore revisione dell'Accordo stesso o la sua risoluzione.
  Oltre al citato intervento, con le risorse disponibili nell'ambito del suindicato Accordo, si è altresì provveduto al finanziamento di tre interventi, già conclusi, presso rimpianto di depurazione di Montebello Vicentino e di un intervento presso l'impianto di Arzignano, attualmente in corso di realizzazione.
  Infine, si precisa che ARPAV Verona svolge attività di verifica sia allo scarico terminale del collettore e sia sul corpo recettore con cadenza periodica, anche senza preavviso, fatte salve eventuali segnalazioni.
  In conclusione comunico che, anche al fine di consentire una valutazione adeguata e complessiva della situazione, il prossimo 22 settembre verrà convocato il Comitato di sorveglianza per la verifica dello stato di attuazione degli interventi finanziati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

corso d'acqua

risanamento