ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06562

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 552 del 02/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: COMENCINI VITO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 02/08/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 02/08/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 02/08/2021
Stato iter:
03/08/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/08/2021
Resoconto COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2021
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 03/08/2021
Resoconto COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/08/2021

SVOLTO IL 03/08/2021

CONCLUSO IL 03/08/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06562
presentato da
COMENCINI Vito
testo di
Lunedì 2 agosto 2021, seduta n. 552

   COMENCINI e ZOFFILI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   i programmi di accoglienza dei minori stranieri, di cui all'articolo 33 del decreto legislativo n. 286 del 1998 e agli articoli 8 e 9 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 535 del 1999, sono stati «temporaneamente» sospesi, a causa della situazione epidemiologica, dal competente Ministero del lavoro e delle politiche sociali con comunicazione in data 15 giugno 2020;

   i periodi di risanamento non sono mai stati classificati tra le attività che, per stato di necessità, possono essere svolte in deroga alle misure adottate contro la pandemia;

   il Governo, a seguito di diversi atti di sindacato ispettivo, ha affermato la piena disponibilità a trovare con il Governo bielorusso specifiche modalità, al fine di riprendere i programmi solidaristici, tuttavia ciò non si è verificato;

   nonostante ciò, però, non si è ancora trovata una soluzione al fine di accogliere i minori, benché la compagnia nazionale bielorussa «Belavia» abbia già fatto sapere di essere disposta di mettere a disposizione dei voli protetti (Covid tested) per bambini e accompagnatori e stia già lavorando per la loro programmazione;

   molte associazioni interessate dai programmi di accoglienza hanno ribadito di essere pronte a proporre protocolli di sicurezza, così come le famiglie italiane interessate si sono dimostrate disponibili ad adottare le necessarie misure di tutela della salute dei minori bielorussi;

   il Dipartimento affari umanitari della Bielorussia ha dichiarato che da parte bielorussa vi è la volontà di riaprire i programmi di accoglienza, tenendo conto che, rispetto alla situazione dell'estate scorsa e delle vacanze natalizie, la progressione importante della campagna vaccinale in entrambi i Paesi ha cambiato la prospettiva in previsione della riapertura –:

   se il Governo si stia adoperando al fine di riaprire a breve, di comune accordo con il Governo bielorusso e in piena sicurezza sanitaria per la tutela dei minori e dei loro accompagnatori, i programmi di accoglienza e risanamento terapeutico, in occasione delle vacanze scolastiche.
(5-06562)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 3 agosto 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06562

  Dalla catastrofe nucleare di Chernobyl del 1986 circa 400 mila minori bielorussi tra gli 8 e i 12 anni sono stati accolti in Italia. Il 10 maggio 2007 è stato firmato l'Accordo tra il nostro Governo e quello bielorusso «sulle condizioni di risanamento a titolo gratuito nella Repubblica italiana dei cittadini minorenni della Repubblica di Belarus», mentre il 21 gennaio 2016 è stato sottoscritto il Protocollo sulle raccomandazioni per la sicurezza dei minori durante il loro soggiorno in Italia.
  Oltre al beneficio terapeutico, fisico e psicologico, assicurato nel tempo a tante decine di migliaia di minori, questi programmi hanno forgiato un legame di solidarietà particolarmente intenso fra i due popoli.
  Nel 2019 i minori bielorussi giunti in Italia per progetti di accoglienza temporanea sono stati 5.898. Nel 2020 i programmi sono stati sospesi a causa della pandemia, in primo luogo da parte bielorussa. Minsk ha infatti disposto la sospensione cautelativa dei programmi a tutela dei minori e delle famiglie ospitanti «fino alla stabilizzazione della situazione epidemiologica».
  Il nostro Ministero della salute ha predisposto un protocollo specifico in vista della ripresa dei soggiorni. A seguito dell'approvazione da parte del Comitato Tecnico Scientifico del Protocollo sanitario che inquadra le regole da seguire per la ripresa dei soggiorni terapeutici, il 24 maggio il gruppo tripartito, composto da Ministero del lavoro, Ministero della salute e Farnesina, ha sancito la possibilità della ripresa dei programmi.
  Il 14 giugno l'Ambasciatore d'Italia a Minsk ha sottoposto ufficialmente il protocollo sanitario alle Autorità bielorusse. Ciò dimostra come la Farnesina auspichi fortemente che i programmi solidaristici possano riprendere non appena possibile. Nel contesto della concertazione con il Ministero della salute e il Ministero del lavoro, abbiamo assicurato la nostra piena disponibilità ad approfondire con il Governo bielorusso eventuali specifiche modalità per lo svolgimento dei programmi, in modo da consentirne il riavvio in sicurezza.
  L'Ambasciata a Minsk ha svolto in questi mesi un'intensa azione di sensibilizzazione sulle Autorità bielorusse, in particolare sul Dipartimento Aiuti umanitari della Presidenza, a sostegno e in costante contatto con le associazioni coinvolte. L'Ambasciatore Baldi ha incontrato più volte il Dottor Kudrevich, Capo del Dipartimento Aiuti umanitari.
  La situazione è diventata più complicata dal 23 maggio, data del dirottamento del volo Ryanair Atene-Vilnius. Nel contesto delle misure restrittive adottate dal Consiglio europeo, tra cui il divieto di sorvolo dello spazio aereo europeo e di utilizzo degli aeroporti europei da parte dei vettori bielorussi, l'Italia ha chiesto e ottenuto di inserire una deroga umanitaria che consentirà, nel rispetto delle procedure previste, la possibilità di organizzare voli per finalità terapeutiche o di necessità mediche. Abbiamo anche ottenuto l'inclusione di deroghe analoghe per i casi di evacuazione o rimpatrio di persone, per iniziative di sostegno alle vittime di disastri naturali, nucleari o chimici e per le procedure di adozione internazionale.
  Nell'interlocuzione con le associazioni di volontariato, pochi giorni fa le Autorità bielorusse hanno evidenziato che la situazione sanitaria in Italia, pur facendo rilevare una tendenza favorevole, non si sarebbe ancora stabilizzata. Inoltre, il Governo bielorusso ha rappresentato sempre nei giorni scorsi alla nostra Ambasciata a Minsk che l'assenza di voli diretti di linea con l'Italia, con conseguente necessità di fare scalo in Paesi terzi non del tutto sicuri dal punto di vista epidemiologico, è uno dei motivi che inducono le Autorità bielorusse a non far riprendere i soggiorni terapeutici.
  La Farnesina rimane impegnata a favorirne la ripresa entro la fine dell'anno. L'auspicio è quello di poter contare sugli strumenti eccezionali introdotti in ambito Unione europea proprio su nostra iniziativa, come appena ricordato, e soprattutto di poter beneficiare di un atteggiamento costruttivo da parte delle Autorità bielorusse.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

controllo sanitario

diritto alla salute