ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06561

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 552 del 02/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/08/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 02/08/2021
Stato iter:
03/08/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/08/2021
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2021
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 03/08/2021
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/08/2021

SVOLTO IL 03/08/2021

CONCLUSO IL 03/08/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06561
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Lunedì 2 agosto 2021, seduta n. 552

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi, gli Stati Uniti d'America hanno reso noto che non intendono revocare a breve termine le restrizioni all'accesso sul territorio americano attualmente in vigore, il cosiddetto «Travel Ban», introdotte nella fase iniziale della pandemia da Covid-19;

   il prolungamento delle restrizioni viene motivato con i rischi connessi all'elevata trasmissibilità dovuta alla variante Delta e con l'aumento dei contagi negli Usa;

   attualmente è vietato l'ingresso nel territorio americano di chi abbia soggiornato, nei 14 giorni precedenti, in alcuni Paesi tra i quali i 26 dell'area Schengen;

   le uniche persone autorizzate a entrare sono i cittadini americani e i detentori della Green Card. Restano esclusi tutti i possessori di visti lavorativi come molti lavoratori italiani ed europei, che si vedono negati il diritto di rimettere piede nella nazione in cui hanno famiglia e lavorano;

   si tratta di studenti, ricercatori, medici, manager, investitori, imprenditori, impiegati e molti che, per urgenti motivi familiari, sono ritornati in Italia e non riescono più a varcare il confine degli Stati Uniti;

   queste persone vivono, oltre al danno economico per il mancato espletamento delle proprie attività professionali e lavorative, anche le sofferenze derivante dalla separazione forzata dalle proprie famiglie, con danni incalcolabili in termini affettivi;

   ad essere colpiti dal Travel Ban vi sono anche i connazionali bloccati negli Usa che non possono ritornare in Italia per paura di non poter più rientrare negli Stati Uniti. Tra questi vi sono anche coloro a cui sono scaduti i visti e che aspettano da tempo il rinnovo presso l'Ambasciata a Roma o nei consolati di Milano, Firenze e Napoli;

   la scelta di mantenere le restrizioni del Travel Ban ha lasciato basiti numerosi partner europei. Pochi giorni prima il Presidente Biden aveva dichiarato che nei giorni successivi ci sarebbe potuto essere un allentamento;

   il mantenimento del Travel Ban assume i contorni della beffa in quanto, dal 16 maggio 2021, le nazioni dell'Unione europea hanno aperto i confini comunitari ai turisti americani vaccinati o che presentano un tampone negativo, anche per salvare la stagione turistica e permettere alle migliaia di persone impiegate nei servizi turistici di poter lavorare a sostegno della ripresa –:

   cosa intenda fare e cosa abbia già fatto il Governo affinché venga riconosciuta la condizione di reciprocità nelle modalità di spostamento da e per gli Usa, con particolare riferimento alla situazione dei nostri connazionali bloccati in Italia o in Usa.
(5-06561)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 3 agosto 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06561

  Il tema delle limitazioni agli ingressi negli Stati Uniti dall'Area Schengen continua a essere seguito con la massima attenzione dalla Farnesina e dalla nostra Ambasciata a Washington. Si tratta di problematica che interessa non solo l'Italia, ma tutti i Paesi dell'Unione europea e dell'area Schengen.
  La gestione degli ingressi sul proprio territorio afferisce, naturalmente, alla sovranità esclusiva di ogni singolo Stato ma abbiamo costantemente sollevato la questione della reciprocità in tema di ingressi tra Europa e Stati Uniti, sia in ambito di Unione europea, sia in occasione di incontri politici bilaterali di vertice (da ultimo nel corso dell'incontro tra il Ministro Di Maio e il Segretario di Stato Blinken del 27 giugno).
  In aggiunta, la nostra Ambasciata a Washington, anche in stretto coordinamento con la Delegazione dell'Unione europea e con i partner UE e Schengen, ha regolarmente affrontato il problema ai più alti livelli con il Dipartimento di Stato e con il Dipartimento per la Sicurezza Interna. Anche grazie a questa intensa attività di sensibilizzazione, il Dipartimento di Stato USA, a luglio, ha ampliato le fattispecie di visti suscettibili di valutazione di «interesse nazionale» – National Interest Exception – includendo alcune categorie aggiuntive di ricercatori, studenti, investitori e operatori economici.
  Nell'ambito della nuova Agenda Transatlantica Congiunta, lanciata al vertice Unione europea – Stati Uniti del 15 giugno, è stato inoltre istituito un gruppo di lavoro ad hoc, il Working Group on the Resumption of Travel, finalizzato allo scambio di informazioni e conoscenze per ritornare a condizioni di viaggio sicure e sostenibili tra le due sponde dell'Atlantico. In seno a questo tavolo di lavoro, abbiamo fatto anche presente le difficoltà create dai lunghi tempi che i Consolati americani impiegano nel processare le pratiche di visto e le richieste di National Interest Exception. Al riguardo, gli Stati Uniti si sono impegnati a individuare delle soluzioni per alleggerire i carichi di arretrati della loro rete consolare e rendere più spedite le trattazioni delle richieste in questione. Tra l'altro, la recente decisione del Dipartimento di Stato sulla proroga della validità dell’«eccezione per interesse nazionale» fino a 12 mesi con effetto retroattivo, e la previsione che il riconoscimento di questa eccezione consenta ingressi multipli nel Paese sembrano andare proprio in questa direzione.
  La nostra Ambasciata a Washington, insieme agli altri partner europei, in occasione di un recente incontro, è tornata a sensibilizzare il Segretario di Stato Blinken sull'argomento. Egli si è mostrato consapevole della crescente pressione e ha confermato l'attenzione e il senso d'urgenza con cui l'Amministrazione segue il tema, rispetto al quale gli Stati Uniti continueranno a basarsi sui dati e sulle valutazioni della comunità scientifica.
  L'approccio dell'Amministrazione Biden sulle restrizioni all'ingresso negli USA, finora improntato a forte cautela, continuerà, con ogni probabilità, a essere modulato in base all'evoluzione del quadro epidemiologico e vaccinale, come del resto stanno facendo tutti i Paesi del mondo. Negli Stati Uniti, nelle ultime settimane, si sono purtroppo registrati contagi in aumento e un rallentamento della campagna di vaccinazione.
  Continueremo a profondere massimo impegno nel cercare di far sì che le difficoltà riscontrate dai nostri connazionali possano essere progressivamente superate, con l'auspicio che una positiva evoluzione dell'emergenza sanitaria possa contribuire al pieno rispristino della mobilità da e verso gli Stati Uniti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

turismo

lavoratore della Comunita'