ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06528

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 549 del 28/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2021
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2021
SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2021
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 28/07/2021
Stato iter:
29/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/07/2021
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/07/2021
Resoconto TODDE ALESSANDRA VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 29/07/2021
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/07/2021

SVOLTO IL 29/07/2021

CONCLUSO IL 29/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06528
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 28 luglio 2021, seduta n. 549

   BENAMATI, BONOMO, GAVINO MANCA, SOVERINI e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   sono sempre più numerose le realtà, e le aziende del settore automotive, interessate da crisi economiche e problemi finanziari legati sia al calo della produzione nazionale ed internazionale, conseguente alla pandemia da Covid-19, sia all'aumento dei costi di produzione causati dalla penuria di intermedi e di materie prime, che annunciano ristrutturazioni, chiusure, licenziamenti;

   i casi Gkn, Timken e Gianetti Ruote, così come i possibili tagli annunciati da Stellantis indicano purtroppo l'accelerazione del processo di cambiamento radicale e di transizione tecnologica che, se non accompagnato adeguatamente, rischia di destrutturare e rendere marginale un settore fondamentale per il sistema Paese, visto che l'automotive, inteso come industria, commercio, distribuzione carburanti, è uno dei principali settori dell'economia nazionale, con 350 miliardi di euro di fatturato, pari al 20 per cento del Prodotto interno lordo nazionale e 1.25 milioni di lavoratori;

   inoltre, è forte la preoccupazione per gli effetti che potranno derivare dal documento «Fit to 55» illustrato dalla presidente della Commissione europea, con l'obbligo di produrre auto a zero emissioni a partire dal 2035: considerando la peculiarità della struttura del settore automotive, in assenza di un processo graduale che governi il cambio di modello industriale, l'Italia rischia la crisi di intere filiere produttive, facendo pagare ai lavoratori il costo sociale dei processi di cambiamento in atto;

   la notizia che Stellantis realizzerà a Termoli una «Gigafactory», all'interno di un piano di investimenti di circa 30 miliardi di euro in 5 anni è un buon punto di partenza per il settore ma insufficiente per frenare in tempi brevi il calo della produzione nazionale e dell'indotto;

   nel Pnrr, pur essendo presenti interventi e investimenti per la «mobilità sostenibile», è purtroppo assente un piano di filiera organico per l'automotive;

   misure specifiche di sostegno alla domanda per il settore sono state sino ad ora introdotte dal Parlamento attraverso la politica di incentivi per l'acquisto di auto ecologiche a basso impatto ambientale;

   il 23 giugno 2023 si è tenuto presso il Ministero dello sviluppo economico il tavolo sull'automotive ma si rilevano ancora l'assenza di una strategia che consenta all'Italia di vincere la sfida in un settore industriale che con il motore a combustione ci ha visto finora protagonisti per know-how, capacità industriale e brevetti –:

   quale iniziative concrete e coerenti intenda mettere in atto il Governo per sostenere il settore automotive in Italia e per sostenere la transizione tecnologica.
(5-06528)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06528

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole Interrogante.
  Con riferimento al quesito posto con l'atto in discussione, si evidenzia che il Governo rivolge notevole attenzione al settore automotive, che com'è noto costituisce, in Italia, un pilastro dell'industria e dell'economia.
  In particolare, l'Italia, compatibilmente con gli impegni assunti a livello internazionale ed europeo, ha intrapreso il processo di trasformazione dell'industria automotive verso motorizzazioni a bassissime emissioni di anidride carbonica ed in particolare verso l'elettrificazione dei veicoli.
  A tal riguardo, si osserva che a partire dal 2019, è in vigore un piano di incentivazione per l'acquisto di veicoli a basse emissioni di anidride carbonica, che originariamente prevedeva di agevolare solo l'acquisto di ciclomotori elettrici ed auto ibride plug-in ed elettriche, e che è stato esteso anche alle vetture con motorizzazione tradizionale purché di ultima generazione, proprio al fine di sostenere l'industria automobilistica in un momento di difficoltà e permettere, nel contempo, di contenere le emissioni climalteranti.
  La legge di bilancio 2021 ha rafforzato la citata disposizione prevedendo per tale misura circa 690 milioni di euro e ha introdotto incentivi anche per i veicoli commerciali e i veicoli speciali. Da ultimo, con il decreto-legge n. 73 del 2021, convertito in legge 106 del 2021 – cosiddetto Sostegni bis – la misura è stata rifinanziata con ulteriori 350 milioni, di cui 40 destinati a un nuovo incentivo per l'acquisto di auto usate, omologate in una classe non inferiore a euro 6.
  Il PNRR prevede fondi per diverse misure di politica industriale, che hanno impatto sulla filiera automotive, quali il Piano Transizione 4.0 e gli IPCEI, nonché un progetto per la costituzione di una filiera di autobus a basse emissioni in Italia.
  Con riferimento al pacchetto di misure normative denominato «Fit for 55», reso noto il 14 luglio scorso dalla Commissione Europea, si evidenzia che tra le misure proposte vi è una modifica al regolamento europeo 2019/631 sulle emissioni di CO2 dei veicoli per passeggeri e commerciali leggeri, anticipando così la revisione del regolamento per auto e furgoni, che invece era inizialmente prevista per il 2023. Con il pacchetto «Fit for 55», la Commissione propone di rivedere la legislazione settoriale per adeguarla al nuovo impegno dell'UE di riduzione delle emissioni passando dal 40 per cento al 55 per cento entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990).
  Consapevole della rilevanza del settore, il Ministero dello sviluppo economico ha insediato il 23 giugno scorso un Tavolo automotive, al quale hanno aderito le principali associazioni di settore e le sigle sindacali, per elaborare una strategia condivisa volta al rilancio del settore, in un'ottica consultiva e costruttiva, aperta ai contributi di tutti gli stakeholder coinvolti, nonché alla partecipazione di altri ministeri. Il tavolo è articolato in tre gruppi di lavoro:

   Gruppo 1 - Aspetti produttivi e industriali;

   Gruppo 2 - Mercato;

   Gruppo 3 - Infrastrutture e servizi.

  La riunione del Gruppo 1 si terrà oggi stesso con il coinvolgimento dei principali produttori e le aziende della componentistica in Italia, oltre che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
  In conclusione, rappresento che il Governo ritiene che si debba rispettare il principio della neutralità tecnologica e si impegna a rilanciare lo sviluppo di tutta la filiera automotive.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

automobile

presidente della Commissione

processo tecnologico