ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06513

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 548 del 27/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: BADOLE MIRCO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 27/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2021
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2021
LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2021
BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2021
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2021
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2021
LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2021
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2021
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 27/07/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 27/07/2021
Stato iter:
28/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/07/2021
Resoconto BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 28/07/2021
Resoconto BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/07/2021

SVOLTO IL 28/07/2021

CONCLUSO IL 28/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06513
presentato da
BADOLE Mirco
testo di
Martedì 27 luglio 2021, seduta n. 548

   BADOLE, VALBUSA, VALLOTTO, LUCCHINI, BENVENUTO, DARA, D'ERAMO, EVA LORENZONI, PATASSINI e RAFFAELLI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   i recenti e gravissimi episodi di maltempo e dissesto idrogeologico verificatisi in Veneto e in tutto il nord Italia rendono indispensabile e urgente una riflessione sulla corretta gestione e manutenzione del territorio, affinché simili situazioni non si ripetano più;

   com'è noto il territorio italiano presenta caratteristiche di elevato rischio idrogeologico, anche a causa dei processi di antropizzazione che, inevitabilmente, hanno danneggiato il naturale equilibrio degli ecosistemi;

   alcune delle cause che hanno contribuito nel tempo a peggiorare il rischio idrogeologico del nostro Paese sono ascrivibili alla mancata manutenzione dei fiumi, al disboscamento e a ogni azione contraria al rispetto del territorio;

   per ridurre il rischio che si verifichino fenomeni franosi e alluvionali non bisogna agire nell'emergenza, ma è estremamente importante gestire il territorio in modo corretto, attraverso un'attenta pianificazione ambientale organica e strutturale che tenga in considerazione il cambiamento climatico in atto e soprattutto che preveda una sistematica manutenzione delle sezioni fluviali dei nostri fiumi e torrenti;

   il Veneto ricade tra le regioni con i valori più elevati di superficie a pericolosità idraulica media, dove spazi e distanze concessi al reticolo idrografico sono per lo più assai modesti e rendono il Veneto particolarmente esposto ad eventi alluvionali;

   la regione Veneto ha individuato otto opere indispensabili e prioritarie contro il dissesto idrogeologico:

    adeguamento arginature di difesa idraulica della costa veneta, anche con rialzi arginali contro i fenomeni di maree eccezionali;

    ripristino operatività idraulica fiumi Piave-Cordevole con interventi sui margini e valorizzazione green way Piave;

    ripristino dell'assetto morfologico ed eliminazione criticità dei corpi arginali, fiume Agno Guà Fratta Gorzone;

    ripristino dell'assetto morfologico ed eliminazione stati di criticità dei corpi arginali fiume Brenta e torrente Muson;

    ripristino dell'assetto morfologico ed eliminazione stati di criticità fiumi Adige, Alpone, Diasi e Negrar;

    ripristino dell'assetto morfologico ed eliminazione stati di criticità fiumi Astico, Bacchigliene e ricalibratura tratto terminale alla portata di 600 mc/s;

    ripristino dell'assetto morfologico ed eliminazione stati di criticità fiumi Lemene e Livenza;

    sistemazione del fiume Piave e interventi sull'alveo e sugli argini nel tratto di pianura;

   occorre intervenire urgentemente almeno per i primi lotti di tali opere –:

   se il Ministro interrogato non intenda considerare le sopra citate opere nell'ambito del finanziamento degli interventi contro il dissesto idrogeologico previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche per tenere conto dell'apporto regionale per stabilire le priorità nel Veneto, come nel resto del nostro Paese.
(5-06513)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06513

  Gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione sul tema della prevenzione e del contrasto ai fenomeni di dissesto idrogeologico, che rientra certamente fra le priorità d'intervento del Ministero che rappresento.
  Posso sottolineare al riguardo che, nell'ambito del decreto-legge n. 92/2021 (cosiddetto «Decreto transizione ecologica», attualmente in corso di conversione) sono state previste specifiche misure di rafforzamento delle strutture per il contrasto a tali forme di dissesto.
  Posso anche anticipare che, in sede di conversione del decreto-legge n. 77 del 2021 (cosiddetto «Decreto Governance PNRR») è stato approvato un emendamento volto a semplificare e rafforzare le misure di contrasto a tali forme di dissesto (conformemente, del resto, ad espresse previsioni del PNRR). E tale emendamento è stato notevolmente migliorato con la previsione esplicita della fondamentale intesa con le Regioni.
  Venendo più nello specifico all'oggetto dell'interrogazione, essa si riferisce alla programmazione di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico da realizzare nella regione Veneto mediante i fondi del PNRR.
  Al riguardo si osserva che:

   a) con la versione del PNRR del 12 gennaio 2021 è stata ufficializzata la dotazione finanziaria destinata agli interventi di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico pari a complessivi 3 miliardi 610 milioni di euro, di cui 3 miliardi 360 milioni riguardano interventi «in essere» e 250 milioni nuovi interventi;

   b) si tratta di una somma globalmente inferiore rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, ma certamente significativa;

   c) per la Regione Veneto era stata inizialmente prevista una stima di 426 milioni di euro che adesso dovrà essere ricalibrata, vista la più ridotta entità complessiva delle somme destinate al dissesto. Tale ammontare di risorse resterà comunque significativo;

   d) i nuovi interventi saranno ripartiti in modo tendenzialmente paritario tra il Ministero della transizione ecologica e il Dipartimento della Protezione Civile;

   e) sulla base di verifiche effettuate con il Ministero dell'economia è comunque emerso che la spesa massima ammissibile, sulla base di una serie di stringenti criteri di ammissibilità, risulterà comunque pari a 1 miliardo 37 milioni di euro;

   f) per la migliore utilizzazione di tali fondi sono già state ampiamente coinvolte le regioni (ivi compresa la Regione Veneto) al fine di individuare in concreto gli interventi ammissibili;

   g) va comunque sottolineato che, al di là dei fondi del PNRR, in base al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2016 (adottato ai sensi del decreto-legge n. 91 del 2014 in materia di dissesto idrogeologico), verranno assegnati alla Regione Veneto oltre 19,5 milioni di euro per la realizzazione di interventi di questo tipo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corso d'acqua

protezione del litorale

idrogeologia