ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06417

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 540 del 14/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: BAGNASCO ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASSINELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/07/2021
VERSACE GIUSEPPINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/07/2021
NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/07/2021
BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/07/2021
BRAMBILLA MICHELA VITTORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/07/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 14/07/2021
Stato iter:
15/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 15/07/2021
Resoconto BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 15/07/2021
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 15/07/2021
Resoconto BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/07/2021

SVOLTO IL 15/07/2021

CONCLUSO IL 15/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06417
presentato da
BAGNASCO Roberto
testo di
Mercoledì 14 luglio 2021, seduta n. 540

   BAGNASCO, CASSINELLI, VERSACE, NOVELLI, BOND e BRAMBILLA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   i medicinali plasmaderivati hanno lo scopo di trattare malattie rare, croniche, gravi, spesso genetiche e potenzialmente pericolose per la vita, per le quali spesso rappresentano le uniche terapie senza alternativa terapeutica, come nel caso delle immunoglobuline riconosciute dall'Organizzazione mondiale della sanità come farmaci essenziali;

   la richiesta di medicinali plasmaderivati continua a crescere ogni anno, come tuttavia i costi di produzione e di raccolta a livello mondiale;

   il Piano sangue italiano copre il 75 per cento del fabbisogno nazionale di Ig per uso endovenoso nel 2018 e il 5,6 per cento di quelle per uso sottocutaneo (dati Istisan dell'Istituto superiore di sanità), rendendo necessario un approvvigionamento di prodotti commerciali, soggetti a logiche competitive a livello globale, tramite accordi/gare con le aziende;

   la sostenibilità del settore è ulteriormente minacciata dal COVID-19 che ha determinato globalmente un calo nelle donazioni, anche in Usa – maggior rifornitore di plasma, da cui dipende anche il completamento del Piano sangue italiano;

   tale situazione fa sì che già oggi diversi prodotti a base di immunoglobuline risultino essere carenti sul territorio nazionale;

   a novembre 2020 si è insediato il gruppo di lavoro sulle immunoglobuline partecipato da rappresentanti del Ministero della salute, dell'Aifa, del Centro nazionale sangue, delle regioni e di Farmindustria/aziende per garantire ai pazienti la disponibilità dei farmaci e la continuità terapeutica;

   in Italia, con la legge di bilancio 2019 è stato adottato un nuovo sistema di calcolo del payback farmaceutico per gli acquisti diretti, che equipara i plasmaderivati a tutte le altre categorie di prodotti non tenendo conto delle specificità del settore;

   lo Stato ha già riconosciuto la peculiarità dei plasmaderivati, escludendo però solo quelli di produzione regionale dal payback per il ripiano della spesa farmaceutica (articolo 15, comma 5, decreto-legge n. 95 del 2012);

   tale disparità di trattamento manifesta evidenti criticità e incongruenze, promuovendo un sistema difficilmente sostenibile: l'azienda titolare di autorizzazione all'immissione in commercio è infatti obbligata a fornire il farmaco per garantire la continuità terapeutica e supplire alla carenza di plasmaderivati di origine regionale;

   diversi Paesi europei hanno già attuato misure economiche per rendere più attrattiva la fornitura di plasmaderivati –:

   se non si intendano adottare iniziative volte ad escludere i farmaci plasmaderivati di origine commerciale dal payback per il ripiano della spesa farmaceutica, al fine di dotare il Paese di una effettiva competitività strategica nel settore dell'approvvigionamento di prodotti salvavita e garantire la sostenibilità del settore e l'accesso alle cure per i pazienti.
(5-06417)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06417

  Con riguardo alla questione in esame, l'AIFA ha precisato quanto segue.
  Gli emoderivati sono medicinali prodotti dal sangue o dal plasma umani, provenienti da donazioni volontarie, attraverso processi di lavorazione industriale.
  In Italia, il Centro Nazionale Sangue svolge le funzioni di coordinamento e controllo tecnico-scientifico del sistema trasfusionale nazionale.
  I requisiti e i criteri previsti per la raccolta e il controllo del sangue umano e dei suoi componenti destinati alla produzione farmaceutica di emoderivati, sono equivalenti a quelli previsti sia per il sangue sia per gli emocomponenti destinati alla trasfusione.
  Gli emoderivati, così come tutti gli altri medicinali, per essere commercializzati in Italia devono ottenere l'autorizzazione all'immissione in commercio, rilasciata dall'AIFA a seguito della valutazione scientifica dei requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia del medicinale.
  Inoltre, essendo gli emoderivati medicinali biologici, i relativi processi produttivi prevedono ulteriori fasi di lavorazione e di controllo, a maggiore garanzia della sicurezza di questi prodotti.
  Le Aziende farmaceutiche autorizzate alla produzione di emoderivati per l'attività di importazione/esportazione del sangue e dei suoi componenti sono obbligate, nel rispetto della normativa vigente, alla preventiva autorizzazione da parte dell'AIFA o alla presentazione di notifica alla stessa Agenzia (ai sensi degli articoli 4 e 6 dello stesso decreto ministeriale 2 dicembre 2016).
  In Italia, il plasma raccolto dai donatori è sufficiente a coprire circa il 75 per cento del fabbisogno nazionale di immunoglobuline, con differenze di autosufficienza assai marcate tra le Regioni.
  La restante parte di farmaci viene quindi reperita sul mercato internazionale.
  Per la produzione è utilizzato plasma prevalentemente raccolto negli Usa, Paese che raccoglie il 67 per cento del plasma mondiale.
  Al fine di affrontare il tema dell'approvvigionamento dei plasmaderivati, nel novembre 2020 si è insediato ufficialmente, presso il Centro Nazionale Sangue, il Gruppo di lavoro sulle immunoglobuline, al quale partecipano Ministero della salute, Agenzia Italiana del Farmaco, il Centro Nazionale Sangue, i rappresentanti delle Regioni, Farmindustria e i rappresentanti del GAEF (Gruppo Aziende Emoderivati di Farmindustria).
  Il Gruppo di lavoro si propone di affrontare in modo coordinato e organico la tematica della carenza dei farmaci plasmaderivati, intervenendo preventivamente a fronte di potenziali situazioni di insufficienza di tali farmaci, al fine di garantire ai pazienti la disponibilità di questa tipologia di medicinali e la continuità terapeutica.
  Per quanto riguarda le immunoglobuline, le Aziende farmaceutiche titolari delle relative autorizzazioni all'immissione in commercio hanno chiesto all'AIFA di rinegoziare il prezzo dei medicinali, al fine di adeguarlo all'aumento dei costi delle materie prime, in modo da consentire alle stesse ditte di poter essere competitive sul mercato, e di scongiurare la carenza di tali farmaci a livello nazionale.
  A tal riguardo, l'Agenzia ha precisato che, una volta avvenuta la ri-contrattazione del prezzo di mercato delle immunoglobuline e dopo aver garantito alle aziende del settore una remunerazione adeguata del prezzo, «non si ravvisa la necessità di introdurre delle differenziazioni tra categorie terapeutiche ai fini del versamento del ripiano dello sfondamento della spesa farmaceutica».
  L'AIFA ha concluso indicando che ogni esenzione dal pagamento, ai fini del ripiano della spesa farmaceutica, di un'azienda o di un gruppo di aziende creerebbe una disparità di trattamento, in quanto sarebbero maggiori gli oneri che si determinerebbero nei riguardi delle restanti aziende farmaceutiche.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

autorizzazione di vendita

spese farmaceutiche

fisica del plasma