ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06369

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 535 del 06/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: AMITRANO ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/07/2021
Stato iter:
07/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/07/2021
Resoconto AMITRANO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 07/07/2021
Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 07/07/2021
Resoconto AMITRANO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/07/2021

SVOLTO IL 07/07/2021

CONCLUSO IL 07/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06369
presentato da
AMITRANO Alessandro
testo di
Martedì 6 luglio 2021, seduta n. 535

   AMITRANO e INVIDIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   lo stato di salute del sistema italiano dei servizi dedicati alle politiche attive del lavoro, in particolar modo nell'attuale periodo storico, necessiterebbe di azioni mirate alla formazione, alla riqualificazione e alla ricollocazione dei lavoratori, anche nell'ottica dell'auspicata ripresa economica e della realizzazione delle opere finanziate dal Recovery Plan, poiché, oltre alle difficoltà organiche e funzionali dei centri per l'impiego pubblici, sono note le difficoltà dell'Anpal di strutturarsi e trovare la propria dimensione per fungere da regista della rete degli operatori del mercato del lavoro;

   con la crisi delle aziende e con la crescita della disoccupazione causata dall'emergenza pandemica, sarà necessario valutare, oltre al potenziamento dei centri per l'impiego, un supporto integrativo, attraverso l'attività di outplacement al sistema delle politiche attive, in una sinergia che miri soprattutto al reinserimento rapido dei disoccupati nel mondo del lavoro così come sta avvenendo in Francia, Spagna e in altri Stati europei, dove l'outplacement è stato reso anche obbligatorio, necessario per potenziare il sistema di ricollocazione professionale, affiancando l'uso dell'outplacement medesimo per favorire il passaggio – fondamentale in questo periodo – dai settori in crisi ai settori in crescita, partendo dalle competenze e dalla formazione attraverso una riqualificazione delle persone nelle competenze mancanti o deboli, indispensabile per rispondere alle richieste occupazionali dei settori in crescita, che in questo momento non trovano tutte le persone di cui avrebbero bisogno;

   al fine di potenziare i centri per l'impiego, gli interroganti ritengano necessario sensibilizzare le aziende italiane nell'utilizzo del servizio di outplacement;

   in termini di disoccupazione a seguito dello sblocco dei licenziamenti, ci saranno alcune professionalità stagnanti e, di conseguenza, aumenterà la platea dei lavoratori difficili da ricollocare;

   le società di outplacement conoscono il fabbisogno occupazionale del territorio nazionale a livello capillare, poiché hanno una relazione storica con le aziende del territorio –:

   se non ritenga opportuno prevedere, nella prima iniziativa normativa utile, misure di potenziamento del Piano dei servizi di politica attiva del lavoro che prevedano un efficace coinvolgimento delle agenzie per il lavoro privato volte al rafforzamento della rete pubblica dei centri per l'impiego, agevolando la transizione dalle competenze obsolete a quelle, invece, richieste dal mercato del lavoro, attraverso una formazione dei lavoratori che miri alla competenza richiesta dalle aziende e che permetta al lavoratore di transitare più celermente da un settore all'altro.
(5-06369)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06369

  Nell'ambito della crisi pandemica, il Governo ha attivato strumenti eccezionali per estendere a tutti i lavoratori gli strumenti di protezione del reddito in costanza di rapporto di lavoro, introducendo in via eccezionale un corrispondente blocco dei licenziamenti.
  Con la prospettiva di normalizzazione della situazione sanitaria e il ritorno all'ordinario funzionamento dell'economia si prevede altresì un riassestamento del sistema produttivo, caratterizzato da un'accelerazione di processi di cambiamento strutturale già in corso. In tale contesto, le politiche attive del lavoro acquisiranno una rilevanza fondamentale per accompagnare il cambiamento evitando che l'impatto della crisi diventi di lungo periodo e facilitandone il rapido ricollocamento sul mercato del lavoro dei lavoratori, in particolare di quelli più fragili e con basse competenze.
  Il Piano nazionale di Ripresa e resilienza in materia di politiche del lavoro si articola principalmente nel Programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL), strategico ai fini dell'azione di riforma, accompagnato da un Piano strategico nazionale sulle Nuove competenze che opera in una logica integrata, e in sinergia con il Piano straordinario di rafforzamento dei centri per l'impiego.
  È essenziale che sia posta al centro dell'azione dei Centri per l'impiego la personalizzazione degli interventi, che si avvalga della cooperazione tra sistema pubblico e quello privato, al fine di migliorare le opportunità occupazionali.
  In questa cornice complessiva, il programma GOL – anche a seguito dell'interlocuzione con la Commissione europea – intende definire i livelli essenziali delle prestazioni e degli standard di servizio dei CPI, fissare un target per cui almeno per il 25 per cento dei beneficiari del programma sia prevista appropriata attività di formazione, con un focus particolare sulle competenze digitali e con priorità per i più vulnerabili. Tra tali obiettivi vi è compreso quello di fissare nuovi meccanismi che rafforzino e rendano strutturale la cooperazione tra il sistema pubblico e quello privato, in particolare con riferimento all'identificazione dei fabbisogni di competenze e alla disponibilità di offerte di lavoro.
  Quanto al Piano nuove competenze, l'identificazione delle competenze richieste dal mercato del lavoro e l'orientamento degli interventi di formazione e di riqualificazione dovrà avvenire proprio sulla base della collaborazione tra il sistema pubblico e privato.
  Pertanto, posso assicurare che il Governo, seguendo le indicazioni dell'Agenda europea per le competenze del luglio 2020, intende sviluppare dei partenariati pubblico privati che promuovano una rete di istituzioni, imprese e operatori delle filiere dell'istruzione, della formazione e del lavoro. Solo la sinergia tra gli operatori e le strutture esistenti consentirà di agire in modo organico per colmare il divario di competenze necessarie a soddisfare l'effettivo bisogno occupazionale delle aziende, per rafforzare la resilienza del tessuto economico e poter cogliere le sfide dell'innovazione, della transizione digitale e della transizione green.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ufficio del lavoro

impresa in difficolta'

impresa transnazionale