ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06278

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 528 del 22/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 22/06/2021
Stato iter:
25/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/11/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 25/11/2021
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/06/2021

DISCUSSIONE IL 25/11/2021

SVOLTO IL 25/11/2021

CONCLUSO IL 25/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06278
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Martedì 22 giugno 2021, seduta n. 528

   BRAGA. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   il sistema di raccolta e gestione degli pneumatici fuori uso (Pfu) mostra, ormai da tempo segnali di inadeguatezza; sempre più frequenti sono le segnalazioni dei gommisti (generatori di Pfu) che lamentano l'insufficiente ritiro da parte dei soggetti obbligati, pur a seguito di ripetute richieste;

   il problema deriva principalmente dall'immissione irregolare di pneumatici «in nero» nel mercato nazionale del ricambio, ma anche da alcune irregolarità nella raccolta degli stessi;

   più volte è stata sottolineata la necessità che il sistema si doti di strumenti idonei a combattere le irregolarità; allo stesso tempo, sussiste ed è sempre più pressante la necessità di fare immediatamente fronte all'emergenza determinata dagli accumuli di Pfu presso i gommisti;

   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, tramite la direttiva emanata nel dicembre 2020 dalla competente direzione generale, ha adottato un'iniziativa molto opportuna elevando del 15 per cento (aumentabile fino al 20 per cento) il target di raccolta per le forme di gestione sia individuali che collettive e richiamando gli operatori ad una verifica e comunicazione periodica e puntuale dei dati della raccolta;

   tale iniziativa, tuttavia, non pare aver prodotto allo stato attuale alcun miglioramento significativo, anche a causa della natura dello strumento assunto che non prevede obblighi stringenti a carico dei sistemi di gestione né, conseguentemente, sanzioni in caso di inottemperanza –:

   quali iniziative siano state assunte per verificare l'efficacia e la corretta applicazione della misura prevista dalla citata iniziativa ministeriale e quali ulteriori iniziative si intendano intraprendere per risolvere la problematica illustrata al fine di prevenire eventuali situazioni di emergenza di natura ambientale che ne potrebbero derivare.
(5-06278)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 novembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06278

  Con riferimento alla questione posta dall'interrogante, concernente la situazione relativa al sistema di raccolta e gestione dei PFU – Pneumatici Fuori Uso –, si rappresenta innanzitutto che le anomalie evidenziate sono oggetto di attenzione da parte del Ministero che, tramite gli Uffici competenti, è impegnato nella verifica del raggiungimento degli obiettivi di raccolta nell'esercizio 2020 da parte dei soggetti obbligati.
  Tale verifica, unitamente all'analisi dei bilanci dei sistemi collettivi di raccolta, sarà alla base della valutazione di successive iniziative da intraprendere per far fronte alle criticità evidenziate, nonché per la prevenzione di potenziali situazioni di emergenza ambientale.
  Parallelamente alla verifica sopra citata, questo Ministero in data 8 marzo 2021 ha richiesto ai sistemi di gestione i dati relativi alla raccolta di quantità aggiuntive di PFU, così come previsto dalla Direttiva ministeriale del dicembre 2020 richiamata dall'interrogante.
  Dalle informazioni sinora raccolte, si evincono significative difficoltà nel sistema di ritiro, dovute anche a problematiche di sovraccarico a livello operativo, in particolare nelle Regioni comprese nelle aree geografiche individuate dal decreto ministeriale n. 182 del 2019 per la copertura nazionale della raccolta.
  Si specifica che, ai sensi del citato decreto ministeriale n. 182 del 2019, solo successivamente al 31 maggio 2022 si avranno a disposizione i dati, per ciascun semestre 2021, relativi agli PFU raccolti dai punti di generazione di ciascuna Regione e della percentuale di realizzazione sul target di raccolta.
  Purtuttavia, il Ministero sta valutando l'opportunità di attivare azioni correttive sul target aggiuntivo del 15 per cento, in particolare l'ipotesi di orientare la raccolta di quantità aggiuntive verso le regioni più critiche, anche attraverso le indicazioni fornite dalle associazioni di gommisti e dei sistemi, sia individuali che collettivi, di gestione degli PFU.
  Difatti, sono in fase di valutazione possibili modifiche all'articolo 228 del decreto legislativo 152 del 2006.
  Tali modifiche sarebbero volte ad aggiornare la disciplina di gestione del PFU alla luce dei principi di Responsabilità Estesa del Produttore introdotti dalla Direttiva UE n. 851 del 2018, nonché ad armonizzarne il contenuto con le disposizioni del decreto ministeriale n. 182 del 2019 e consentire ai soggetti obbligati di far fronte ad interventi straordinari disposti per esigenze ambientali.
  Infine, con un'eventuale modifica al citato articolo 228, sarebbe possibile prevedere il recupero delle spese eccedenti per la gestione delle quantità ulteriori di PFU incrementando, nell'anno successivo, l'entità del contributo ambientale sulla base dei costi sostenuti per il superamento delle criticità evidenziate, nonché rendere applicabile il regime sanzionatorio anche in caso di inottemperanza dell'obbligo di gestione di quantità superiori a quelle prescritte dal comma 1 del medesimo articolo 228 del decreto legislativo n. 152 del 2006.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria dell'ambiente

mercato interno

comunicazione dei dati