ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06172

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 519 del 07/06/2021
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/09436
Firmatari
Primo firmatario: BOLDRINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SARLI DORIANA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 08/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 07/06/2021
Stato iter:
09/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/06/2021
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 09/06/2021
Resoconto BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/06/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 08/06/2021

DISCUSSIONE IL 09/06/2021

SVOLTO IL 09/06/2021

CONCLUSO IL 09/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06172
presentato da
BOLDRINI Laura
testo presentato
Lunedì 7 giugno 2021
modificato
Martedì 8 giugno 2021, seduta n. 520

   BOLDRINI, SARLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   continua a destare preoccupazione la grave crisi umanitaria in Colombia, dove prosegue la repressione governativa della protesta popolare contro il presidente Duque;

   le cifre su decessi, sparizioni e aggressioni sessuali contro i manifestanti si sommano a quelle relative al contagio da Coronavirus, che vede la Colombia tra i Paesi più colpiti al mondo;

   il dialogo in corso tra il Governo ed alcune componenti della società civile colombiana non ha fin qui ancora inciso sulla demilitarizzazione della risposta delle autorità;

   l'Esecutivo e la Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh) hanno concordato una missione di verifica sugli abusi commessi dalla polizia, ma l'Alta Commissaria per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha chiesto un'inchiesta indipendente sui fatti di Cali, definendo gravissima la situazione in relazione ai morti e allo schieramento dell'esercito contro la popolazione;

   l'Alto Rappresentante Borrell, intervenuto sulla crisi colombiana, ha riaffermato il diritto alla libertà di assemblea, associazione ed espressione, invocando la fine dell'uso sproporzionato della forza pubblica, come pure le violenze di elementi infiltrati nella protesta pacifica;

   la tutela dei diritti umani è, a partire da Maastricht, un pilastro delle relazioni esterne dell'Unione europea. Nella cooperazione con Paesi terzi, dalla Convenzione di Lomé, si è affermato il principio di condizionalità al rispetto dei diritti umani, con l'inserimento della clausola sugli «elementi essenziali» in tutti gli accordi commerciali;

   tra Unione europea e Colombia è in vigore dal 2012 un Accordo di libero scambio, ratificato dall'Italia nel 2015, che prevede il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani fondamentali, enunciati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, quale elemento essenziale dell'Accordo;

   in caso di violazioni, l'Accordo prevede che, fatti salvi i meccanismi di dialogo politico, qualsiasi Parte può adottare immediatamente le misure opportune a norma del diritto internazionale e in modo proporzionale alla violazione;

   tali misure vanno dal rifiuto del visto per soggetti responsabili al congelamento dei beni detenuti in Paesi dell'Unione europea, alla revisione dei programmi di cooperazione, con sospensione della cooperazione governativa e la prosecuzione del sostegno alla popolazione, fino alla sospensione dell'Accordo;

   il 24 maggio 2021 è stata svolta dal Comitato per i diritti umani nel mondo della Camera dei deputati, un'audizione dell'Associazione Comunità Giovanni XXIII con riferimento alla situazione in Colombia –:

   quali iniziative intenda promuovere in sede europea per ripristinare la tutela dei diritti umani in Colombia, anche con riferimento ai meccanismi di condizionalità propri dei rapporti dell'Unione europea con Paesi terzi.
(5-06172)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 giugno 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06172

  L'Italia segue con apprensione la delicata situazione in Colombia e insieme all'Unione Europea sottolinea l'importanza di proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali. Si tratta di un impegno che sentiamo sempre molto forte nei rapporti con tutti i Paesi e nell'ambito dei fori multilaterali, anzitutto il Consiglio Diritti Umani, di cui come sapete siamo membri per il mandato 2019-2021.
  La protezione dei difensori dei diritti umani, dei giornalisti e di tutti gli altri operatori dei media sono priorità dell'azione dell'Italia a livello internazionale. È con questo spirito che aderiamo con convinzione alla Coalizione sulla libertà dei media.
  Per quanto riguarda l'attuale situazione in Colombia, l'Italia ribadisce la propria preoccupazione per il ricorso alla violenza nell'ambito di manifestazioni prevalentemente pacifiche e per l'uso eccessivo della forza da parte degli organi di sicurezza.
  Come già affermato pubblicamente dall'Alto Rappresentante Borrell, abbiamo fiducia nell'azione delle istituzioni colombiane per indagare e portare di fronte alla giustizia i responsabili di abusi e violazioni dei diritti umani. Guardiamo per questo con favore alla collaborazione tra Bogotà e la missione della Commissione Interamericana dei Diritti Umani in corso in questi giorni.
  Incoraggiamo il Governo colombiano, le forze politiche e le organizzazioni sociali a proseguire un dialogo inclusivo e a costruire un consenso sulle risposte alle sfide causate dalla pandemia. Il dialogo dovrebbe portare all'identificazione e all'attuazione di azioni concrete e contribuire a promuovere la riconciliazione, coinvolgendo tutti, in particolare i giovani.
  In linea con le considerazioni svolte insieme ai partner dell'Unione Europea, al momento non riteniamo opportuno sospendere l'accordo di libero scambio tra UE e Colombia. Roma e Bruxelles sono da tempo impegnate nel sostegno al processo di pace nel Paese sudamericano, segnato dalle profonde ferite lasciate da anni di conflitti interni. L'impegno europeo a favore del processo di pace in Colombia richiede il sostegno allo sviluppo economico del Paese, anche attraverso il commercio. Valutiamo questa considerazione ancor più importante in una fase in cui l'economia colombiana risente pesantemente dell'impatto della pandemia, con disoccupazione e povertà in drammatica crescita. Privare i cittadini colombiani dei benefici offerti dall'accordo di libero scambio rischierebbe in questo momento di produrre effetti controproducenti.
  L'Italia continuerà a seguire insieme ai partner dell'Unione Europea l'evoluzione della situazione interna in un Paese amico e importante quale la Colombia e a valutare ogni possibile contributo alla riconciliazione.