ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06127

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 517 del 27/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 08/09/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/05/2021
Stato iter:
08/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/09/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 08/09/2021
Resoconto BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/05/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 08/09/2021

SVOLTO IL 08/09/2021

CONCLUSO IL 08/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06127
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Giovedì 27 maggio 2021, seduta n. 517

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   è necessario intervenire tempestivamente a tutela dei lavoratori della sede triestina della multinazionale delle telecomunicazioni Flex, specializzata in materiali elettronici. Si tratta di 560 dipendenti, ai quali l'azienda ha fatto sapere che ci sono dipendenti in esubero tra il 15 e il 20 per cento;

   sino ad oggi, la Flex ha fatto ricorso alla cassa integrazione per Covid-19 e non ha proceduto alla riduzione del personale grazie al blocco dei licenziamenti. Ma ora la situazione potrebbe cambiare e sfociare definitivamente in una crisi, con le ovvie conseguenze in danno ai lavoratori;

   l'attuale condizione dell'azienda è stata determinata, in particolare, dal minor carico di lavoro richiesto da Nokia e dalla delocalizzazione della produzione a Timisoara in Romania;

   i sindacati chiedono che la questione venga affrontata dal Governo, facendo presente che se l'azienda deciderà di procedere ad un taglio del personale, i primi a farne le spese saranno 87 lavoratori in somministrazione che da molti anni lavorano in Flex;

   inoltre, va tutelato e sostenuto il patrimonio tecnologico industriale che rappresenta l'azienda, contro il progressivo declino che sta subendo soprattutto a causa del processo di delocalizzazione –:

   se e quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati per quanto di competenza per far rientrare la crisi della Flex e salvaguardare i posti di lavoro, allo scopo di porre fine ad una situazione di grande incertezza e precarietà che stanno vivendo questi lavoratori;

   se intendano promuovere un tavolo di concertazione con le parti sociali per verificare lo stato di crisi e il reale impatto che potrebbe avere, affinché possa essere adeguato l'intervento del Governo per arrestare il processo di delocalizzazione e tutelare il personale.
(5-06127)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 settembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06127

  L'onorevole interrogante, con il presente atto di sindacato ispettivo, ha richiamato l'attenzione sulla situazione della multinazionale Flextronics Manufactoring, azienda attiva nel campo della produzione di materiali elettronici, presente a Trieste con uno stabilimento dove operano circa 600 lavoratori di cui circa 100 in staff-leasing.
  Il sito produttivo sin dal 2013, periodo in cui era di proprietà della società Alcatel, è stato caratterizzato da una rilevante presenza di lavoratori somministrati. A questo proposito in data 4 giugno 2013 era stato sottoscritto un protocollo di intesa tra la Provincia di Trieste, l'azienda, le agenzie di somministrazione e le rappresentanze sindacali che prevedeva la presa in carico personalizzata dei lavoratori somministrati il cui contratto era giunto a scadenza. Tale protocollo è stato poi rinnovato nel 2014.
  Nel 2015, in sede di accordo governativo per la cessione dello stabilimento Alcatel Lucent alla Flextronics, la multinazionale si era impegnata a procedere, entro la data del 1° settembre 2015, all'assunzione a tempo indeterminato di 100 lavoratori, in regime di somministrazione, già presenti presso il sito medesimo (sui complessivi 372 lavoratori somministrati), nonché di estendere da un mese a tre mesi la durata della missione per 156 lavoratori somministrati. Tali impegni sono stati rispettati dall'azienda.
  La regione Friuli Venezia Giulia riferisce che le organizzazioni sindacali di categoria a fine anno 2020 avevano chiesto un confronto per fare il punto sugli aspetti occupazionali ed industriali del sito triestino in quanto da mesi l'azienda sosteneva che, a causa della particolare contingenza economica, i processi di produzione erano stati ottimizzati a tal punto che non era più possibile assicurare la piena occupazione nello stabilimento.
  In conseguenza di ciò la Regione, lo scorso 25 marzo, a seguito di un colloquio con la direzione aziendale, era venuta a conoscenza della situazione produttiva della Flextronics, caratterizzata da una riduzione dei volumi produttivi a causa del calo degli ordinativi da parte del suo principale cliente Nokia. La contrazione degli ordinativi è dovuta sia alla situazione pandemica che ai suoi effetti indiretti che hanno determinato una difficoltà di reperimento delle materie prime da utilizzare in produzione.
  In data 22 giugno scorso, si è tenuto un tavolo tecnico, convocato dal Ministero dello sviluppo economico, nel corso del quale l'azienda, nell'illustrare le strategie messe in atto per far fronte al calo della domanda e quindi della produzione, ha comunicato di aver fatto ricorso, negli ultimi 15 mesi alla cassa integrazione Covid e che, nei prossimi 6 mesi, sarà necessario ricorrere all'ammortizzatore sociale per circa il 20 per cento dei dipendenti.
  Nonostante la preoccupazione delle organizzazioni sindacali per la condizione di precarietà occupazionale di 90 lavoratori in staff leasing dal 2014, la direzione aziendale ha assicurato che non si prevedono esuberi o riduzioni, nei prossimi sei mesi, dell'attuale forza lavoro occupata.
  La regione Friuli Venezia Giulia ha affermato che l'amministrazione regionale ha sempre monitorato e verificato l'esecuzione degli impegni dell'azienda. Ha poi garantito la disponibilità della regione a dare il proprio supporto al Piano industriale, mettendo a disposizione i fondi per la ricerca e lo sviluppo. Ha inoltre suggerito, in condivisione con il Ministero dello sviluppo economico, una fase intermedia di monitoraggio e verifica prima della fine dell'anno, evidenziando che i contratti di staff leasing e la cassa integrazione possono aiutare a superare le difficoltà legate al calo della domanda fino al 31 dicembre.
  Tanto premesso, nel far presente che al momento non è pervenuta nessuna richiesta di intervento presso questo Ministero, si assicura la massima disponibilità, per quanto di competenza, a supportare ogni utile iniziativa finalizzata a salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

delocalizzazione

conservazione del posto di lavoro