ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06088

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 515 del 25/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: COMENCINI VITO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 25/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SNIDER SILVANA LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021
BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021
CECCHETTI FABRIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021
FONTANA LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021
PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 25/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 25/05/2021
Stato iter:
26/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/05/2021
Resoconto COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 26/05/2021
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 26/05/2021
Resoconto COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/05/2021

SVOLTO IL 26/05/2021

CONCLUSO IL 26/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06088
presentato da
COMENCINI Vito
testo di
Martedì 25 maggio 2021, seduta n. 515

   COMENCINI, SNIDER, BILLI, CECCHETTI, COIN, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, PICCHI, RIBOLLA e ZOFFILI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la stampa ha dato recentemente notizia degli effetti del deteriorarsi delle condizioni di sicurezza in cui si trova la comunità cattolica del Niger, che sta subendo attacchi ed intimidazioni in particolare nella zona del Dolbel, a partire dalle celebrazioni per la recente fine del Ramadan;

   i gruppi responsabili delle violenze sarebbero affiliati ad al Qaeda o al sedicente Stato Islamico;

   quello nel Dolbel è il più antico insediamento cattolico in terra nigerina;

   la circostanza che i cattolici stiano fuggendo dal Dolbel desta conseguentemente viva preoccupazione sul futuro della coesistenza tra religioni diverse in Niger, sollevando in particolare gravi dubbi sulle prospettive di sopravvivenza della Chiesa cattolica locale;

   sarebbero già migliaia le persone che hanno cercato rifugio a Tillabery, situata a un centinaio di chilometri dalla capitale Niamey;

   l'Italia è presente in Niger con un contingente di propri militari –:

   quali iniziative il Governo ritenga di dover assumere per concorrere alla protezione della comunità cattolica del Niger e contribuire alla salvaguardia della libertà religiosa in quel Paese.
(5-06088)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06088

  Il Niger rappresenta un partner prioritario per l'Italia nel Sahel, area divenuta di primario interesse nazionale per la lotta al terrorismo e ai traffici illeciti e quale crocevia dei flussi migratori verso l'Europa.
  Il Paese è esposto a una serie di fattori di instabilità esterni, quali la crisi libica, la minaccia terroristica e i recenti rovesciamenti dell'ordine costituzionale in Mali e in Ciad, che si inseriscono in un contesto interno di estrema fragilità socio-economica e ambientale.
  In un contesto regionale assai complesso, il Paese è, tuttavia, relativamente stabile sul piano politico. Il Niger ha, infatti, recentemente concluso uno storico avvicendamento al potere tra due Presidenti democraticamente eletti; un evento di particolare rilevanza considerata la scarsa affermazione dell'alternanza democratica nella regione.
  Le relazioni bilaterali con il Niger sono eccellenti, tanto da farne oggi uno dei nostri principali interlocutori sul Continente africano, come testimoniato dalla recente visita del Ministro Guerini e dalla prossima visita del Ministro Di Maio, in programma il 2 giugno.
  Il tema della tutela della libertà di religione o credo e la protezione delle persone appartenenti a minoranze religiose è da sempre una priorità dell'azione dell'Italia in materia di diritti umani ed è tra i temi centrali del nostro corrente mandato in Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite. Riteniamo infatti che questi aspetti siano cruciali per la promozione della pace, della stabilizzazione e di uno sviluppo inclusivo.
  Nel caso del Niger, segnalo che la Costituzione del Paese garantisce la laicità e l'uguaglianza di tutte le persone davanti alla legge, indipendentemente dall'appartenenza religiosa. Gli episodi di attacchi e violazioni a danno di persone appartenenti a minoranze religiose, incluse quelle cristiane, sono da ricondursi all'azione di gruppi fondamentalisti islamici, che il Governo nigerino è impegnato a contrastare con il sostegno dei partner internazionali, tra cui l'Italia.
  L'Italia è tra i Paesi più attivi a sostegno del Niger per il rafforzamento delle capacità istituzionali di risposta alle crisi. Dall'apertura di un'ambasciata a Niamey, nel 2017, è stata avviata una missione bilaterale di formazione militare (MISIN), che oggi conta oltre 100 unità, che hanno formato oltre 5.000 unità nigerine nel contrasto al terrorismo e nel controllo delle frontiere. Il Niger sarà, inoltre, Paese d'intervento della Task Force Takuba, la missione europea di forze speciali con compiti di «consulenza, assistenza e accompagnamento» delle forze maliane nella lotta al terrorismo nella zona transfrontaliera tra Mali, Niger e Burkina Paso, in cui sono avvenute le recenti violenze.
  Questi interventi si inseriscono in un approccio integrato alla stabilizzazione del Paese, che prevede un contributo concreto anche sul piano dell'assistenza umanitaria, dello sviluppo e del contrasto alle cause profonde del fenomeno migratorio. Il Niger è Paese prioritario della nostra cooperazione allo sviluppo e figura tra i maggiori beneficiari del Fondo migrazioni, che vi ha ad oggi destinato circa 93 milioni di euro.
  Crediamo fermamente che la protezione dei civili e la stabilità del Niger non possano prescindere dalla promozione della good governance a livello territoriale. In linea con la nuova strategia dell'Unione europea e nell'ambito delle azioni prioritarie definite in seno alla Coalizione per il Sahel, l'Italia promuove in Niger il pieno rispetto dei diritti umani, la tutela dello stato di diritto e l'accesso ai servizi di base su tutto il territorio dello Stato. A tal fine, il nostro Paese è tra i principali finanziatori del progetto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, volto a sostenere la Forza Congiunta G5 con attività di capacity building in materia di diritto internazionale umanitario.
  La stabilità del Niger è per noi una priorità. Condanniamo ogni tentativo di sopprimere la libertà religiosa in un Paese storicamente tollerante e aperto alla convivenza pacifica tra diverse confessioni. E continueremo a monitorare molto da vicino e a contribuire a contrastare il deterioramento del contesto securitario che colpisce sempre più frequentemente la popolazione civile ed in particolare la comunità cristiana.