ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06084

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 515 del 25/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 25/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/05/2021
Stato iter:
26/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 26/05/2021
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 26/05/2021
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 26/05/2021
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/05/2021

SVOLTO IL 26/05/2021

CONCLUSO IL 26/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06084
presentato da
MORETTO Sara
testo di
Martedì 25 maggio 2021, seduta n. 515

   MORETTO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   nel campo della distribuzione automatica, o vending, l'Italia è leader a livello internazionale basandosi sulla più ampia rete distributiva alimentare automatica d'Europa con oltre 820 mila macchine installate e circa il 70 per cento della produzione italiana esportata all'estero, comprendendo anche molti dei prodotti quali prodotti in plastica monouso;

   le oltre tremila le imprese della distribuzione automatica in Italia occupano più di trenta mila persone cui si aggiungono le imprese coinvolte in tutta la filiera, quali quella dei produttori alimentari e dei fabbricanti di accessori e di tecnologie per le vending machine;

   l'emergenza sanitaria da Covid-19 ha influito negativamente sullo sviluppo dell'intero settore dal momento che lo smart working per la pubblica amministrazione, la didattica a distanza per le scuole e università e l'incentivazione del lavoro agile per gli uffici privati, hanno precluso l'utilizzo delle vending machine da parte degli abituali consumatori, per non parlare della chiusura degli spazi di distribuzione automatica h24 che hanno contribuito a far registrare ingenti perdite per il settore;

   il 2020 ha pertanto registrato un calo delle vendite fino al 60 per cento rispetto al 2019 a costi invariati a fronte del mancato accesso ai ristori o a una rideterminazione dell'obbligo del pagamento di canoni concessori e demaniali nella pubblica amministrazione anche per macchine ferme o sottoimpiegate;

   nonostante si sia intervenuti con il decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto decreto-legge Rilancio) promuovendo la rideterminazione delle singole concessioni a favore di quelle imprese che mostrino un calo del fatturato conseguito dal concessionario per i singoli mesi interessati dall'emergenza epidemiologica da Covid-19 superiore al 33 per cento, tale misura è stata poco utilizzata perché la clausola di invarianza finanziaria posta dalla norma impedisce una revisione dei budget del soggetto pubblico interessato che dovrebbe registrare un aumento dei costi;

   queste misura potrebbe quindi diventare pienamente efficace solo in presenza di un apposito stanziamento a favore della pubblica amministrazione per coprire le ridotte entrate da canoni concessori –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare, anche valutando l'istituzione di un apposito fondo per aiutare il settore della distribuzione automatica colpita della pandemia.
(5-06084)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06084

  Grazie Presidente, Grazie Onorevole.

  Il termine distribuzione automatica è un termine tecnico con cui si indica la distribuzione di beni e servizi, ovvero tutta l'attività di vendita e di somministrazione di prodotti alimentari e non, per mezzo di un distributore automatico.
  Come messo in luce anche dagli Onorevoli interroganti, negli ultimi anni il settore della distribuzione automatica è cresciuto in modo esponenziale e senz'altro la crisi da periodo Covid può aver fatto registrare un calo delle vendite anche in questo settore, per l'operatività di una serie di misure di contenimento dei contagi (tra cui l'introduzione dello smart working per la PA e gli uffici privati, il protrarsi della didattica a distanza per scuole e università, il divieto di visite dei parenti negli ospedali e nelle strutture sanitarie).
  A detto calo, si è fatto fronte con il decreto-legge 34 del 2020, recante Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 (anche detto Decreto Rilancio), il quale all'art. 28-bis ha previsto che, in caso di contratti di appalto e di concessione che prevedono la corresponsione di un canone a favore dell'appaltante o del concedente e che hanno come oggetto il servizio di somministrazione di alimenti e bevande mediante distributori automatici presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le università e gli uffici e le amministrazioni pubblici, mostrino un calo del fatturato conseguito dal concessionario per i singoli mesi interessati dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 superiore al 33 per cento, le amministrazioni concedenti attivano la procedura di revisione del piano economico finanziario prevista dall'articolo 165, comma 6, del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, al fine di rideterminare, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e per il solo periodo interessato dalla citata emergenza, le condizioni di equilibrio economico delle singole concessioni.
  In tale direzione, pertanto, resta fermo l'impegno del Governo di continuare a tutelare anche il citato comparto, come dimostra l'adozione delle misure di sostegno adottate sinora, che si possono riferire in generale anche a tale settore, tra cui, si segnala, per quanto di competenza, la messa in campo dei contributi a fondo perduto per il sostegno alle imprese, per oltre 15 miliardi di euro, misura che ha l'obiettivo di raggiungere una platea ancora più ampia di beneficiari, consentendo l'accesso ai contributi a 370 mila partite Iva in più.