ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06008

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 509 del 17/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 17/05/2021
Stato iter:
27/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/05/2021
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 27/05/2021
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/05/2021

DISCUSSIONE IL 27/05/2021

SVOLTO IL 27/05/2021

CONCLUSO IL 27/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06008
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Lunedì 17 maggio 2021, seduta n. 509

   QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   sabato 24 aprile 2021 è morta, dopo 48 ore di agonia, Nadia De Munari, a seguito di una brutale e barbarica aggressione a colpi di mazza di ferro, avvenuta nella notte di mercoledì 21 aprile nella sua stanza nella baraccopoli di Nuova Chimbote in Perù;

   Nadia era una volontaria laica dell'operazione Mato Grosso (Omg) che da 26 anni, in modo totalmente gratuito, ovvero senza ricevere alcuno stipendio o rimborso, operava in favore dei più poveri, prima sulle Ande e poi nella baraccopoli;

   la sua morte ha lasciato tutti sgomenti, sia per l'assassinio che per la sua brutalità, che per le cause sconosciute che hanno portato a tale atroce misfatto;

   in Perù l'Operazione Mato Grosso opera fin dal 1974 e conta attualmente circa 350 volontari italiani fra giovani, adulti, famiglie con bambini e numerosi sacerdoti. A Nuova Chimbote i volontari hanno costruito e gestiscono sei asili, una scuola elementare, un istituto professionale e una mensa popolare che distribuisce 400 pasti al giorno;

   pur considerando la grande solidarietà espressa dalle autorità e dalla Chiesa cattolica peruviane, l'assassinio di Nadia, che fa seguito a quelli di Giulio Roca nel 1992 e di Padre Daniele Badiali nel 1997, pone grossi interrogativi sulla incolumità dei volontari e delle decine di migliaia di poveri con cui si relazionano nelle attività di solidarietà e promozione umana, considerando anche la numerosa presenza dei volontari italiani dell'Operazione Mato Grosso in Perù –:

   quali informazioni abbia il Governo in merito alla vicenda di cui sopra e quali iniziative intenda intraprendere nelle relazioni bilaterali con il Perù perché siano assicurate la maggiore rapidità possibile e la necessaria attenzione nelle indagini.
(5-06008)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-06008

  Nadia De Munari era, dal 1995, volontaria dell'Operazione Mato Grosso a Nuovo Chimbote (Dipartimento di Ancash), dove lavorava da anni, gestendo scuole per l'infanzia.
  Come tristemente noto, Nadia è stata ritrovata la mattina del 21 aprile, priva di sensi e con gravi contusioni al cranio, nella sua stanza presso una struttura dell'Organizzazione, in cui viveva con altri volontari. La connazionale è stata trasportata in autoambulanza alla Clinica Giapponese Peruviana di Lima, dove è stata sottoposta a una delicata operazione neurochirurgica e successivamente trasferita in terapia intensiva. Purtroppo non c'è stato nulla da fare: è poi deceduta nella notte tra il 23 e il 24 aprile.
  La nostra Ambasciata a Lima, intervenuta fin dalla prima segnalazione dell'aggressione per prestare ogni possibile assistenza, anche attraverso il Console Onorario ad Ancash, ha profuso grande impegno, da un lato, per cercare di assicurare l'assistenza medica dopo la brutale aggressione, dall'altro lato, stabilendo fin da subito un contatto diretto con i familiari e i responsabili dell'Organizzazione. Dopo il decesso, la nostra Sede ha fornito anche il necessario supporto per il rimpatrio della salma, avvenuto il 1° maggio.
  Sono ora in corso le indagini per chiarire le dinamiche dell'accaduto e individuarne i responsabili. La Polizia di Chimbote è stata affiancata da una squadra investigativa specializzata, appositamente giunta da Lima.
  Anche grazie alle sollecitazioni della nostra Ambasciata, abbiamo ottenuto il rafforzamento della squadra investigativa, potenziata, proprio nei giorni scorsi, con personale esperto, per accelerare le indagini in corso. Indagini condotte a tutto campo e senza escludere alcuna ipotesi. In attesa di conoscere i risultati delle perizie e l'esito degli interrogatori in corso, disposti dagli inquirenti, vige evidentemente un doveroso, stretto riserbo istruttorio.
  La nostra Rappresentanza in Perù segue l'evolversi delle attività investigative con la massima attenzione, e mantiene contatti costanti con magistratura e competenti Autorità locali cui abbiamo chiesto tutto l'impegno possibile per far piena luce sulla vicenda. Le controparti peruviane hanno assicurato sollecitudine nella conduzione delle indagini. In aggiunta, l'esperto per la sicurezza in servizio presso la nostra Ambasciata ha fin dal primo momento sensibilizzato le Autorità locali di polizia a tal fine e si è recato nelle scorse settimane a Chimbote per seguire di persona gli sviluppi investigativi.
  Gli uffici del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e l'Ambasciata a Lima intrattengono un dialogo costante anche con i familiari di Nadia De Munari, aggiornandoli di ogni sviluppo. Abbiamo loro suggerito di nominare un avvocato che possa seguire il caso e ottenere informazioni di dettaglio direttamente dagli inquirenti, in qualità di parte offesa.
  La barbara aggressione che ha condotto alla morte di Nadia De Munari – una donna che dedicava la sua vita ai più fragili – ci ha profondamente scosso. Colgo l'occasione per rinnovare ai suoi familiari e ai volontari italiani che lavoravano con lei la vicinanza e il cordoglio del Governo tutto e miei personali. Vi assicuro che non lasceremo nulla di intentato per fare piena luce su quanto accaduto.