ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05965

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 504 del 10/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: BALDINI MARIA TERESA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/05/2021
Stato iter:
28/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2021
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 28/07/2021
Resoconto BALDINI MARIA TERESA CORAGGIO ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/05/2021

DISCUSSIONE IL 28/07/2021

SVOLTO IL 28/07/2021

CONCLUSO IL 28/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05965
presentato da
BALDINI Maria Teresa
testo di
Lunedì 10 maggio 2021, seduta n. 504

   BALDINI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nella lotta alla pandemia lo strumento decisivo è certamente quello legato all'attività di vaccinazione della popolazione nei tempi più rapidi possibili;

   sotto questo aspetto è importante garantire e possibilmente aumentare l'obiettivo delle 500 mila vaccinazioni giornaliere che fin dal suo insediamento si è posto il Governo e il commissario straordinario Figliuolo;

   il ruolo del medico di famiglia è fondamentale per incrementare e garantire in tempi rapidi la copertura vaccinale della popolazione, anche in virtù della diretta vicinanza di questo medico con i pazienti e in considerazione del rapporto fiduciario che lo lega agli stessi;

   il 21 febbraio 2021, le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale hanno siglato con il Governo e le regioni un protocollo d'intesa nazionale per il coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione anti-Covid. Nelle settimane successive sono quindi stati sottoscritti accordi specifici praticamente in tutte le regioni;

   purtroppo la realtà di questi mesi, denunciata anche dalla stessa Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), e che ha portato il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti a scrivere una lettera al commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo, è il sostanziale mancato coinvolgimento della medicina generale nella campagna di vaccinazione anti-Covid;

   come riporta anche un articolo del 5 maggio 2021 su quotidianosanità.it, molte segnalazioni in questo senso, riguardano principalmente la mancata o insufficiente fornitura di vaccini ai medici di medicina generale a vantaggio invece dei grandi hub vaccinali;

   la realtà, è che ad oggi, la medicina generale, non è ancora messa nelle condizioni di poter effettivamente portare il proprio contributo;

   nel medesimo articolo del 5 maggio 2021, la Fimmg chiede dunque quale ruolo si intenda determinare per la Medicina Generale nella campagna di vaccinazione e quale margine di intervento possa ricoprire la Struttura Commissariale nell'approvvigionamento e distribuzione delle dosi necessarie, affinché anche il setting della Medicina Generale possa favorevolmente contribuire all'obiettivo, come oltretutto previsto dal suddetto Protocollo d'Intesa in cui viene specificatamente previsto che «Laddove a livello regionale dovessero insorgere difficoltà logistiche per la distribuzione dei vaccini ai mmg, il Commissario, su richiesta delle Regioni e di concerto con il Ministero della salute, potrà valutare le concrete modalità ulteriori di intervento sussidiario per affrontare le eventuali criticità, al fine di assicurare una puntuale fornitura dei vaccini ai MMG» –:

   quali iniziative si intendano adottare quanto prima, al fine di garantire il pieno e immediato coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione anti-Covid.
(5-05965)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-05965

  Al fine di assicurare la realizzazione di una strategia vaccinale efficace ed omogenea nel territorio nazionale, la legge di bilancio 30 dicembre 2020, n. 178, ha dettato specifiche disposizioni volte, da un lato, all'adozione di un Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da virus SARS-CoV-2, dall'altro al reclutamento di professionisti da dedicare specificamente all'attività vaccinale.
  In particolare, con l'obiettivo di garantire il massimo livello di copertura vaccinale nel territorio nazionale, e di assicurare un servizio rapido e capillare per la somministrazione dei vaccini contro il SARS-CoV-2, l'articolo 1, comma 462, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, legge di bilancio per l'anno 2021, ha previsto il reclutamento di 3.000 medici e 12.000 infermieri e assistenti sanitari da parte del Commissario Straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell'emergenza epidemiologica, con contratti di lavoro a tempo determinato della durata di nove mesi, a partire dal 1° gennaio 2021, da stipulare con apposite agenzie di somministrazione.
  Il Piano vaccinale adottato con decreto ministeriale 2 gennaio 2021 rappresenta lo strumento principale con cui contrastare il diffondersi del contagio da COVID-19.
  Successivamente, anche in considerazione del fatto che con il bando della struttura commissariale non è stato possibile reclutare tutte le figure professionali attese, si è ritenuto opportuno ampliare il più possibile la platea dei professionisti da coinvolgere nella campagna vaccinale, al fine di mantenere sotto controllo il virus.
  In particolare, sono stati stipulati dieci Protocolli d'intesa con le diverse categorie professionali interessate (medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali convenzionati interni, odontoiatri, pediatri di libera scelta, medici in formazione specialistica, biologi, ostetriche, farmacisti, infermieri pediatrici, tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) e sono state adottate apposite disposizioni normative, stanziando le necessarie risorse finanziarie.
  In tal senso, l'articolo 20, comma 2, lettera c), del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, come convertito nella legge 21 maggio 2021, n. 69, ha introdotto un nuovo comma 463-bis all'articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, il quale, tra l'altro, prevede il coinvolgimento delle suddette figure e individua il relativo finanziamento.
  Per effetto delle predette misure, è stato consentito di concorrere alla campagna vaccinale a: 42.009 Medici di assistenza primaria, 17.751 Medici di continuità assistenziale, 2.994 Medici dell'emergenza territoriale, 1.462 Medici dei servizi territoriali, circa 40.000 Medici in formazione specialistica, circa 63.000 Odontoiatri, 7.373 Pediatri di Libera Scelta, 14.817 Medici specialisti ambulatoriali (nell'ambito dei quali sono compresi ulteriori 1.300 Odontoiatri circa), oltre 19.000 Farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale, 20.775 Ostetriche, 52.200 Biologi, circa 10.000 infermieri pediatrici e più di 200.000 Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e Professionisti Sanitari Tecnici, della Riabilitazione e della Prevenzione.
  Occorre altresì considerare che tali professionisti sanitari si aggiungono al personale già in forza nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale, per il quale sono state stanziate specifiche risorse da destinare a prestazioni aggiuntive per l'attività vaccinale.
  La disciplina del coinvolgimento dei predetti professionisti nell'ambito della campagna vaccinale regionale è declinata a livello regionale, nell'ambito del Piano vaccinale adottato da ciascuna regione.
  In particolare, per quanto riguarda la specifica richiesta dell'interrogazione in esame, relativa al ruolo che deve assumere la Medicina Generale nella campagna di vaccinazione, proprio sul presupposto che la figura del medico di medicina generale appare indispensabile per l'ampliamento della copertura vaccinale della popolazione, anche in considerazione della diretta vicinanza con i pazienti e del rapporto di fiducia che lo lega agli stessi, si segnala che, con il Protocollo d'intesa sottoscritto in data 21 febbraio 2021 tra il Governo, le regioni/Pubblica amministrazione e le Organizzazioni Sindacali della medicina generale, sono state definite la cornice nazionale e le modalità di coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale stessi nella campagna vaccinale nazionale anti-COVID-19.
  In tale ambito è stata demandata agli Accordi siglati a livello regionale l'individuazione, sulla base delle indicazioni e delle priorità definite a livello nazionale, anche nel Piano nazionale vaccinale, della platea dei soggetti da sottoporre a vaccinazione da parte dei medici di medicina generale, in relazione alla fascia di età, alle patologie e alle situazioni di cronicità.
  Il predetto Protocollo prevede, altresì, che: «L'approvvigionamento delle dosi di vaccino per ciascun medico di medicina generale dovrà avvenire in tempi certi ed in quantità tali da consentire ad ogni medico la possibilità di garantire ai propri assistiti le somministrazioni del vaccino, coerentemente alle diverse fasi della campagna vaccinale ed ai relativi target di riferimento», e che: «La struttura del Commissario straordinario Covid-19 assicura la fornitura dei vaccini e dei materiali ausiliari e di consumo che saranno individuate a livello regionale tenendo conto delle caratteristiche di conservazione dei singoli vaccini e della disponibilità di strumenti di conservazione, trasporto e sicurezza tenuto conto anche degli ordinari canali di gestione vaccinale nonché della popolazione che i MMG dovranno vaccinare secondo quanto previsto dai piani regionali di vaccinazione.
  Laddove a livello regionale dovessero insorgere difficoltà logistiche per la distribuzione dei vaccini ai MMG il Commissario, su richiesta delle regioni e di concerto con il Ministero della salute, potrà valutare le concrete modalità ulteriori di intervento sussidiario per affrontare le eventuali criticità al fine di assicurare una puntuale fornitura dei vaccini ai MMG».
  Pertanto, la gestione della campagna vaccinale e l'organizzazione dei relativi servizi è demandata regioni.
  Per completezza, ricordo che il Piano Strategico Nazionale elaborato dal Ministero della salute, dal Commissario Straordinario per l'Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas ed AIFA, è stato adottato con il decreto del Ministero della salute del 12 marzo 2021.
  Sin dall'inizio, tale Piano ha previsto che, con l'incremento della disponibilità dei vaccini, a livello territoriale il modello organizzativo avrebbe contemplato, in particolare, il coinvolgimento degli ambulatori vaccinali territoriali, dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, della sanità militare.
  Le linee guida sulla prosecuzione della campagna vaccinale nazionale diramate il 21 maggio 2021 dal Commissario Straordinario, riportano una elevata adesione dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei farmacisti e di altri operatori del Servizio Sanitario Nazionale, ed invitano le regioni e Province Autonome ad aumentare, in maniera graduale, il contributo assicurato da tali professionisti alle vaccinazioni giornaliere, mantenendo completamente operativi gli hub vaccinali.
  Le stesse linee guida ipotizzano il coinvolgimento della totalità dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei farmacisti e di altri operatori, qualora dovessero essere necessari ulteriori richiami vaccinali.
  Inoltre, segnalo che l'Ordinanza del Ministero della salute del 20 maggio 2021: «Tracciabilità di contenitori di flaconi di vaccini», ha contribuito a superare le difficoltà logistiche connesse con la distribuzione e la conservazione dei vaccini da parte di tutte queste categorie di personale sanitario.
  Infatti, tale Ordinanza, all'articolo 1, prevede la possibilità per le regioni e province autonome di: «avvalersi di grossisti farmaceutici per la consegna alle farmacie territoriali di contenitori di flaconi di vaccini sconfezionati dalle farmacie ospedaliere», anche per il ritiro da parte del medico somministratore.
  Nel merito della questione, il Commissario Straordinario ha inteso precisare quanto segue.
  In data 14 maggio 2021, la Struttura di Supporto Commissariale per l'Emergenza COVID-19 ha provveduto ad inviare, tra gli altri, ai Presidenti delle regioni e province autonome, una nota concernente l'adesione dei Medici di Medicina Generale alla campagna di vaccinazione nazionale anti COVID-19.
  Detta nota evidenzia l'importanza del ruolo di tali professionisti sanitari, supportati dalle farmacie, quali risorse preziose e indispensabili per assicurare un cambio di passo verso una progressione quali-quantitativa della campagna vaccinale che tenga in considerazione, al contempo, una catena logistica di distribuzione efficace e capillare; con la stessa è stato chiesto di conoscere, per ciascuna regione/provincia autonoma, il numero dei Medici di Medicina Generale disponibili ad aderire alla campagna vaccinale anti COVID-19.
  Il Commissario Straordinario ha sottolineato che la questione è stata «oggetto di specifico intervento» nelle sopra citate Linee guida sulla prosecuzione della campagna vaccinale nazionale, emanate il 21 maggio 2021.
  In tale Documento, infatti, si auspica il necessario graduale passaggio verso un sistema di «vaccinazioni delocalizzate», da mettere in atto anche attraverso i medici di medicina generale, al fine di incrementare la capacità di inoculazione giornaliera.
  Inoltre, il Commissario Straordinario ha richiamato più volte l'importanza dei medici di medicina generale anche per quanto concerne l'individuazione e la tutela vaccinale dei soggetti fragili, come evidenziato nell'incontro del 27 maggio 2021 con il Ministro della salute ed il Segretario Generale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale.
  Assicuro, in definitiva, che ogni sforzo viene profuso al fine di assicurare la progressiva osmosi tra hub vaccinali e medici di medicina generale, attraverso la logistica sanitaria regionale, «secondo la dotazione di dosi vaccinali disponibili che continueranno ad essere fornite prontamente dalla Struttura Commissariale.».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vaccino

aiuto sanitario

medicina generale