ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05963

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 504 del 10/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 10/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/05/2021
Stato iter:
14/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/07/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 14/07/2021
Resoconto MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/05/2021

DISCUSSIONE IL 14/07/2021

SVOLTO IL 14/07/2021

CONCLUSO IL 14/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05963
presentato da
MURELLI Elena
testo di
Lunedì 10 maggio 2021, seduta n. 504

   MURELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   sin da marzo 2020 con il decreto-legge n. 18 del 2020 si è scelto di fronteggiare la crisi economico-sociale, conseguente all'emergenza sanitaria, ricorrendo ai trattamenti di cassa integrazione ordinaria (CigO), in deroga (CigD) e all'assegno ordinario (AsO), a più riprese prorogati nel corso dei mesi e attualmente estesi al 30 giugno 2021 (CigO) e al 31 dicembre 2021 (CigD e AsO), ai sensi del decreto-legge n. 41 del 2021;

   nel corso dell'ultimo anno si sono dunque susseguite una serie di misure, intersecate tra loro, che hanno creato un vero e proprio labirinto di adempimenti che gravano sulle modalità di presentazione della domanda per l'erogazione dei fondi di sostegno al reddito, a causa della difficile individuazione del giusto «canale integrativo» ovvero per errori ed omissioni che ne determinano la mancata accettazione;

   si contano ad oggi ben venticinque modalità differenti di presentazione di un'istanza per la concessione della medesima tipologia di sussidio, un sistema eccessivamente dispersivo e frammentato che necessita di un intervento di riforma nella direzione di una semplificazione e universalizzazione delle misure, come ribadito dallo stesso Ministro interrogato nell'audizione del 15 marzo 2021 alla XI Commissione della Camera dei deputati;

   in tale occasione, il Ministro ha riferito circa l'avvio di un confronto con le parti sociali in materia di riforma degli ammortizzatori sociali –:

   stante l'importanza dell'argomento, se, al fine di addivenire ad una riforma largamente condivisa, il Ministro interrogato non ritenga opportuno ampliare il confronto a tutte le associazioni che, pur avendo manifestato interesse, fino ad oggi non sono state coinvolte.
(5-05963)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05963

  L'atto di sindacato ispettivo pone il tema della riforma degli ammortizzatori sociali, con particolare riguardo alle esigenze di semplificazione degli adempimenti che gravano sulle modalità di presentazione delle istanze per l'erogazione dei trattamenti, rivelatesi particolarmente onerose per lavoratori nel corso dell'emergenza sanitaria.
  La tutela di lavoratori e aziende nel lungo periodo dell'emergenza epidemiologica è stata assicurata, come noto, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.
  Le diverse tipologie di trattamenti discendono dall'applicazione della disciplina che regolamenta – a regime – la materia, come da ultimo rivisitata dal decreto legislativo n. 148 del 2015, che ha previsto una modulazione delle misure in relazione alla diversa platea dei datori di lavoro richiedenti.
  In merito alle modalità di richiesta dei trattamenti, si evidenzia che in fase applicativa sono state introdotte alcune misure di semplificazione. In particolare, al fine di uniformare le relative tempistiche, a far tempo dall'entrata in vigore del decreto-legge n. 34 del 2020, è stato previsto che le domande di accesso a tutti i trattamenti connessi all'emergenza da COVID-19 debbano essere presentate all'INPS, a pena di decadenza, entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell'attività lavorativa.
  Va, peraltro, ricordato che il regime decadenziale è stato più volte temperato da interventi legislativi finalizzati a introdurre differimenti dei termini di invio delle domande e dei dati necessari al pagamento diretto dei trattamenti.
  Parallelamente, sono state previste disposizioni speciali – quali deroghe ai limiti di durata complessiva dei trattamenti, esenzione dal versamento del contributo addizionale a carico delle aziende e semplificazioni procedurali.
  Il processo di semplificazione ha riguardato, tra l'altro, anche le modalità di pagamento diretto dei trattamenti; in tal senso è stata introdotta la possibilità, per i datori di lavoro, di richiedere l'erogazione di un'anticipazione della prestazione spettante ai lavoratori (40 per cento delle ore autorizzate nell'intero periodo oggetto della richiesta) e sono state contemporaneamente rivisitate le modalità di gestione e compilazione dei modelli collegati al pagamento.
  Da ultimo è stato introdotto, con il decreto-legge «Sostegni», un nuovo flusso telematico di trasmissione dei dati da parte delle aziende denominato «UniEmens – Cig», utile a snellire e velocizzare il sistema dei pagamenti.
  Sempre in tema di semplificazioni degli adempimenti, si anticipa, infine, che l'INPS sta definendo la realizzazione un sistema informatico di trasmissione delle richieste di accesso ai trattamenti, finalizzato all'introduzione di una domanda unica per tutte le tipologie.
  Certamente l'esigenza manifestata dall'interrogante è meritevole della massima considerazione e sarà uno degli assi portanti della riforma degli ammortizzatori sociali che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali sta condividendo in questi giorni con i Ministri competenti e che sarà sottoposta a breve all'attenzione delle parti sociali e del Parlamento. In particolare, come affermato in più occasioni dal Ministro, la riforma sarà orientata a estendere i trattamenti ai settori finora esclusi e alle piccole imprese, al fine di creare un sistema di tutele universale e il più possibile uniforme, capace però di adeguarsi con elasticità alle dinamiche dei diversi comparti produttivi.
  Nel condividere pienamente l'esigenza di coinvolgimento e informazione delle parti sociali manifestata dall'onorevole interrogante, ricordo che nei mesi scorsi è stato attivato un tavolo di confronto per discutere l'impianto della riforma, al quale hanno partecipato i sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro più rappresentativi. Assicuro pertanto che anche in questa fase finale prima della presentazione definitiva della riforma, sarà garantito il massimo confronto con le parti sociali, nel rispetto dei criteri fin qui adottati della rappresentatività e del pluralismo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cassa integrazione

parti sociali

sostegno economico