ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05922

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 500 del 04/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: SUT LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
CARABETTA LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
MASI ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 04/05/2021
Stato iter:
05/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/05/2021
Resoconto CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/05/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 05/05/2021
Resoconto SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/05/2021

SVOLTO IL 05/05/2021

CONCLUSO IL 05/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05922
presentato da
SUT Luca
testo di
Martedì 4 maggio 2021, seduta n. 500

   SUT, CHIAZZESE, ALEMANNO, CARABETTA, FRACCARO, GIARRIZZO, MASI, ORRICO, PALMISANO, PERCONTI e SCANU. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   il 18 gennaio 2021 la trasmissione televisiva di Rai 3 «Report» ha mandato in onda un servizio dal titolo: «La transizione energetica: l'idrogeno» sulle opportunità per il sistema Italia, sia a livello economico che industriale, legate alla produzione di questo vettore energetico, soprattutto alla luce del processo di transizione energetica in atto;

   in particolare, nel succitato servizio, il responsabile tecnico progetto Idrogeno di Snam faceva intendere la possibilità di immettere,nei gasdotti nazionali esistenti, il 100 per cento di idrogeno puro, senza bisogno di opere di adeguamento della complessa infrastruttura (condotte, impianti di compressione, valvole, flange, sistemi di sicurezza, stoccaggi) o la costruzione di condutture appositamente dedicate, nonostante la stessa società in vari documenti pubblici ufficiali affermasse da tempo una tolleranza massima alla miscelazione con il gas naturale (cosiddetto blending) nelle infrastrutture esistenti fino al 10 per cento;

   nel corso dell'audizione di rappresentanti della Snam sulla proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (Doc. XXVII, n. 18) presso la commissione attività produttive della Camera, la Snam affermava inoltre che, sulla base delle analisi da loro eseguite sui materiali dei metanodotti, oltre il 70 per cento delle tubazioni fosse compatibile con l'uso di idrogeno, anche puro;

   dal sondaggio condotto dall'agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori dell'energia (Acer) del giugno 2020 e rivolto alle Autorità nazionali di regolazione al fine di identificare la capacità tecnica di accettare idrogeno del sistema di trasporto del gas esistente nel proprio territorio nazionale è emerso, tuttavia, che nel 65 per cento degli Stati membri non è ancora consentita l'iniezione di volumi di H2 nella rete di trasporto del gas. La Germania riporta il limite di concentrazione di H2 più elevato (fino al 10 per cento), applicabile in alcune sezioni della sua rete di trasmissione e a determinate condizioni, seguita da Francia (6 per cento), Spagna (5 per cento) e Austria (4 per cento). L'Italia consente una concentrazione nella propria rete di trasporto pari all'1 per cento;

   lo stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) approvato dal Consiglio dei ministri il 29 aprile 2021, precisa, nella missione «Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica» che le condotte esistenti possono trasportare, senza alcun intervento, H2 in una miscela di metano al 2 per cento –:

   se il Ministro interrogato confermi il dato indicato nel Pnrr, che risulta diverso da quanto sostenuto in più occasioni da Snam.
(5-05922)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05922

  Come è noto il Piano nazionale per l'energia e il clima (PNIEC) è frutto del Regolamento sulla governance dell'unione dell'energia e dell'azione per il clima (UE) 2018/1999, entrato in vigore il 24 dicembre 2018 nell'ambito del pacchetto Energia pulita per tutti gli europei.
  Il meccanismo di governance europeo si basa su piani nazionali integrati per l'energia e il clima (NECP) che coprono periodi di dieci anni dal 2021 al 2030, strategie a lungo termine dell'UE e nazionali al 2050, nonché il monitoraggio e la pubblicazione dei dati.
  L'Italia, nella presentazione del Piano nazionale integrato Energia e Clima (PNIEC) al 31 dicembre del 2019, ha attribuito all'idrogeno una quota pari all'1 per cento dei consumi al 2030. Per raggiungere questo obiettivo, il Ministero dello sviluppo economico ha istituito nel 2019 il «Tavolo Idrogeno» per avviare lo sviluppo dell'uso dell'idrogeno in Italia. Il percorso intrapreso è stato caratterizzato da una serie di interventi mirati a livello nazionale ed internazionale.
  In particolare, a livello internazionale l'Italia ha aderito nel luglio 2018 alla Renewable and Clean Hydrogen Innovation Challenge per accelerare lo sviluppo di un mercato globale dell'idrogeno nell'ambito dell'iniziativa multilaterale «Mission Innovation» che impegna l'Italia a raddoppiare gli investimenti pubblici per le attività di ricerca e sviluppo sulle clean-technologies entro il 2021.
  In data 8 luglio 2020 la Commissione Europea ha pubblicato «A hydrogen strategy for a climate neutral Europe» fissando al contempo i nuovi livelli di riduzione delle emissioni di CO2 dal 40 per cento al 55 per cento rispetto al 1990. Il documento inserisce il vettore idrogeno tra le tecnologie abilitanti per la progressiva decarbonizzazione del modello energetico europeo. Secondo le analisi della UE il peso dell'idrogeno all'interno del mix energetico dovrà passare dall'attuale 2 per cento al 13 per cento-14 per cento al 2050.
  È opportuno sottolineare che la qualità e le caratteristiche di composizione del gas distribuito attraverso la rete destinata al consumatore finale, è definita, attualmente, dal decreto del Ministero dello sviluppo economico del 18 maggio 2018 che aggiorna la regola tecnica sulle caratteristiche chimico-fisiche e sulla presenza di altri componenti nel gas combustibile da convogliare.
  La predetta regola tecnica, contenuta nell'Allegato A al decreto, stabilisce che il gas non deve contenere componenti oltre quelli specificati nella tabella n. 1 di cui al medesimo Allegato, ad un livello che ne impedisca, senza trattamento, il trasporto, lo stoccaggio e/o l'utilizzo; tale tabella non ricomprende l'idrogeno. L'idrogeno, dunque, ad oggi, alla luce e nei termini di cui alla normativa vigente, non può essere contenuto nel gas.
  L'uso potenziale della rete del gas naturale per il trasporto dell'idrogeno è un'ipotesi al vaglio degli operatori italiani ed europei. In tale prospettiva gli Uffici del Ministero dello sviluppo economico (oggi della transizione ecologica) in collaborazione con il Ministero dell'Interno hanno avviato un Gruppo di lavoro con lo scopo di valutare gli aggiornamenti del quadro normativo e di sicurezza necessari per l'utilizzo dell'idrogeno.
  Tali possibili futuri aggiornamenti sono subordinati ai risultati delle ricerche e analisi condotte dai centri di ricerca e di normazione specializzati che vedono il diretto coinvolgimento degli Enti nazionali.
  Queste attività sono propedeutiche al futuro impiego dell'idrogeno e riguardano i principali settori di applicazione (trasporti, industria, uso residenziale, stoccaggio, trasporto).
  Occorre, in ultimo, osservare che la revisione della normativa in materia rientra tra le riforme inserite nel PNRR (Riforma 3.1 - Semplificazione amministrativa e riduzione degli ostacoli normativi alla diffusione dell'idrogeno) all'interno della Missione 2: rivoluzione verde e transizione ecologica.