ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05858

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 495 del 27/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: LAPIA MARA
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 27/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOLOGNA FABIOLA MISTO-CAMBIAMO!-POPOLO PROTAGONISTA 27/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/04/2021
Stato iter:
29/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/04/2021
Resoconto LAPIA MARA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2021
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 29/04/2021
Resoconto LAPIA MARA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/04/2021

SVOLTO IL 29/04/2021

CONCLUSO IL 29/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05858
presentato da
LAPIA Mara
testo di
Martedì 27 aprile 2021, seduta n. 495

   LAPIA e BOLOGNA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza sanitaria determinata dal Covid-19, e le conseguenti misure adottate per contenere la diffusione del virus, hanno causato tra gli adolescenti un incremento dei disturbi d'ansia, irritabilità, del sonno e dell'alimentazione;

   il grido d'allarme è stato lanciato, nel marzo 2021, anche dall'ospedale «Meyer» di Firenze, tramite il responsabile della psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, il quale sostiene come vi sia «un notevole aumento dei casi di disturbi alimentari, legati all'anoressia» ma anche a «casi legati a disturbi d'ansia e di depressione, che diventano più invalidanti, impediscono di avere relazioni (...) e i più colpiti sono gli adolescenti e i preadolescenti»;

   un ulteriore studio italiano, condotto dall'Istituto Gaslini e dall'università di Genova, evidenzia che una percentuale di giovani fra il 65 per cento e il 71 per cento ha presentato problematiche comportamentali dipendenti dal lockdown, con sintomatologie di tipo regressivo quali paura del buio, pianto inconsolabile, difficoltà ad addormentarsi, ansia e alterazione del ritmo sonno-veglia;

   tutto ciò dimostra la necessità che il legislatore assuma quanto prima l'impegno di introdurre una normativa dettagliata che regoli un servizio psicologico di più immediato accesso con l'introduzione nel nostro sistema sanitario del cosiddetto «psicologo di famiglia», specializzato nelle cure primarie e che utilizzi modelli di cooperazione con i medici di medicina generale nell'ambito dell'assistenza sanitaria di base;

   nel nostro Paese, ad oggi, le attività del servizio psicologico rientrano ancora nell'ambito di servizi secondari o terziari: ciò implica che sia solo il medico di base a valutare per primo la presenza di una problematica psicologica nelle richieste del paziente, e non si consente così una diagnosi completa;

   l'articolo 12 del decreto-legge 35 del 2019 prevede la figura dello «psicologo di base»: un modello al quale poche regioni si sono conformate, palesando la necessità dell'approvazione di una normativa più ampia e dettagliata in tal senso;

   in termini di utilità lo «psicologo di famiglia» o cosiddetto «di base», comporterebbe per i pazienti una rapida e precoce presa in carico dei bisogni di tipo psicologico, oltre che un reale ammodernamento del nostro sistema sanitario –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere al fine di provvedere in tempi brevi e ben definiti all'introduzione della figura dello psicologo di famiglia nel servizio sanitario nazionale, dunque in maniera omogenea per tutte le regioni, con l'adozione in tal senso di una normativa puntuale.
(5-05858)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-05858

  In merito alla richiesta formulata nell'atto ispettivo in esame si segnala quanto segue.
  Il Ministero della Salute, consapevole dell'importanza della tutela e della cura della salute mentale, ha predisposto specifiche misure tese ad assicurare ed a rafforzare la rete assistenziale in tale settore.
  In particolare, l'articolo 12 del DL 30 aprile 2019, n. 35, ha già previsto la presenza dello psicologo nell'ambito dei modelli organizzativi multi professionali della medicina territoriale. Si prevede, in sostanza, la possibilità per i medici di medicina generale di incrementare il numero massimo di assistiti laddove nell'ambito dei modelli organizzativi multi professionali dispongano, oltre che di personale di studio e di personale infermieristico anche di uno psicologo.
  Inoltre, l'articolo 1, comma 7-bis del decreto-legge n. 34 del 2020, prevede la possibilità, per le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale a supporto delle unità speciali di continuità assistenziale, di conferire, in deroga alla normativa vigente, incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a soggetti appartenenti alla categoria professionale degli psicologi.
  Con specifico riferimento alla questione relativa all'istituzione della figura dello «psicologo di base o di famiglia» quale figura professionale operante in modo stabile e continuativo sul territorio, come noto, è necessario uno specifico intervento normativo finalizzato al reclutamento di tali professionisti ed allo stanziamento delle necessarie risorse.
  Al riguardo, faccio presente che nell'ambito della Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono previsti specifici interventi volti a rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali (come le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità) e a garantire il rafforzamento dell'assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari. In particolare, nell'ambito della Casa della Comunità opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute, garantendo anche l'integrazione dei servizi sociali territoriali.
  Nel contesto sopra riassunto, sarà cura del Ministro della salute individuare ulteriori iniziative che possano corrispondere alla crescente domanda assistenziale in questione.
  Nelle more di interventi di portata più organica, si segnala che è allo studio una proposta normativa del Ministero della salute che autorizza gli enti del Servizio sanitario nazionale a conferire incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, sino al 31 dicembre 2021, ad un contingente complessivo massimo di 600 psicologici, con impegno orario sino a 24 ore settimanali, al fine di tutelare il benessere psicologico individuale e collettivo ed assicurare le prestazioni psicologiche, anche domiciliari, ai cittadini ed agli operatori sanitari, in particolare per fronteggiare il disagio conseguente alla pandemia da COVID-19. Per tale iniziativa, attualmente in fase di verifica istruttoria, è previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a circa 20 milioni di euro, da finanziare con le risorse dello scostamento di bilancio.