ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05853

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 495 del 27/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/04/2021
Stato iter:
29/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/04/2021
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 29/04/2021
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/04/2021

SVOLTO IL 29/04/2021

CONCLUSO IL 29/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05853
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 27 aprile 2021, seduta n. 495

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   i lavoratori della Blasetti spa e delle aziende della filiera della cartotecnica, stanno vivendo un periodo di forte preoccupazione, per il rischio di perdere il loro posto di lavoro;

   da oltre venti anni, Blasetti spa e Pigna spa, servono Poste Italiane spa per la fornitura di buste di carta. Tuttavia, Poste Italiane spa, in prospettiva del rinnovo dei contratti per l'acquisto di buste, ha messo gli storici produttori nelle condizioni di ridurre il prezzo, altrimenti, non potranno più fornire l'azienda postale;

   nel mese di gennaio 2021, Poste Italiane ha indetto un confronto competitivo per rinegoziare il prezzo, che apre ad altre aziende italiane ed europee. Sembra che il prezzo minimo sia stato abbassato sotto il costo del lavoro in Italia;

   a quanto è dato sapere, con i criteri individuati, il prezzo imposto potrà essere sostenuto solo da produttori esteri – soprattutto dell'est Europa – dove il costo del lavoro è particolarmente basso;

   Poste Italiane sembra, dunque, si stia apprestando a delocalizzare la produzione di buste e ciò comporterebbe un grave danno per i fornitori italiani, come la Blasetti spa, che da anni garantisce la fornitura;

   la Blasetti spa ha segnalato che, con il prezzo richiesto da Poste Italiane, l'assegnazione dell'appalto andrebbe ad aziende straniere, che avvieranno una filiera estera, recando un grave pregiudizio al comparto italiano. E se verrà portata a termine questa evidente operazione di delocalizzazione, ci saranno delle gravi ripercussioni, con la perdita di migliaia di posti di lavoro tra tutte le aziende della filiera;

   la Blasetti ha già annunciato che, se perderà la commessa, il venir meno di un'importante fetta del fatturato la costringerà a licenziare molti operai;

   in questa vicenda, non può essere trascurato che Poste italiane è un'azienda controllata da Cassa depositi e prestiti e dal Ministero dell'economia e delle finanze. Eppure sta portando avanti un'operazione che va contro gli interessi delle aziende italiane e dello Stato, che chiaramente verrebbe privato di entrate fiscali;

   bisogna escludere che negli appalti si individuino dei prezzi che avvantaggino le aziende straniere, poiché il costo e le tutele sul lavoro sono inferiori –:

   se e quali iniziative di competenza intenda, urgentemente, porre in essere per tutelare i posti di lavoro della Blasetti spa e delle aziende del settore coinvolte che, a vario titolo, servono Poste Italiane per la fornitura in questione.
(5-05853)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05853

  L'onorevole interrogante, premesso che da molti anni le società Blasetti Spa e Pigna pa, servono Poste italiane spa per la fornitura di buste di carta, e che Poste italiane sembra si stia apprestando a delocalizzare la produzione di buste, chiede di conoscere quali iniziative di competenza si intenda porre in essere per tutelare i posti di lavoro della Blasetti spa e delle aziende del settore coinvolte.
  Si osserva preliminarmente che Poste Italiane spa si configura come impresa pubblica e non dunque come organismo di diritto pubblico. Tale connotazione, fondata sul presupposto che la stessa opera sul mercato in regime di libera concorrenza, è stata recentemente confermata dalla Corte di giustizia europea e dal Tar del Lazio.
  Sentita sulla questione oggetto dell'interrogazione, Poste italiane spa ha rappresentato che la gara è una procedura di selezione indetta a dicembre 2020 da Postel, società del gruppo Poste italiane che non svolge servizi postali, e riguarda «la fornitura di buste per l'imbustamento automatico della corrispondenza massiva» e pertanto non è in alcun modo strumentale ai servizi postali di cui all'articolo 120 del Codice dei contratti pubblici.
  Con riferimento all'importo complessivo del confronto competitivo Poste italiane spa ha evidenziato che i corrispettivi unitari a base di gara sono stati incrementati del 50 per cento rispetto agli attuali corrispettivi percepiti dal fornitore Blasetti sulla base dei contratti vigenti e del 4,3 per cento rispetto a quelli percepiti da Pigna Envelopes, in coerenza con la fornitura richiesta, in un contesto di mercato in cui il costo della materia prima è sensibilmente sceso negli ultimi anni.
  Sono state pertanto invitate cinque imprese italiane e quattro imprese in ambito dell'Unione europea, tra cui Blasetti e Pigna Envelopes, già esecutrici della precedente fornitura affidata a seguito di un confronto competitivo, espletato nel 2018, cui avevano partecipato solo le aziende Blasetti e Pigna Envelopes, entrambe assegnatarie di un contratto fino a giugno 2021. Poste italiane spa riferisce che gli attuali fornitori, le società Blasetti e Pigna Envelopes, seppur invitati al confronto competitivo, non hanno presentato alcuna offerta.
  Il tema rappresentato dagli onorevoli interroganti è meritevole della massima attenzione riguardando il necessario monitoraggio e il contrasto ai fenomeni come quelli del dumping contrattuale, di una concorrenza fatta di appalti al ribasso e di mancati controlli. In merito alla vicenda segnalata, assicuro che, per quanto di competenza, qualora dovessero pervenire richieste di intervento, si favoriranno tutti i percorsi possibili necessari per attivare gli strumenti di tutela dei lavoratori della Blasetti Spa e delle altre aziende coinvolte.