ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05830

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 492 del 22/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/04/2021
Stato iter:
12/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2021
Resoconto COSTA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 12/05/2021
Resoconto GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/04/2021

DISCUSSIONE IL 12/05/2021

SVOLTO IL 12/05/2021

CONCLUSO IL 12/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05830
presentato da
GEMMATO Marcello
testo di
Giovedì 22 aprile 2021, seduta n. 492

   GEMMATO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica internazionale peer-reviewed «Vaccines» l'articolo scientifico dal titolo: «Simultaneous CD8 + T-Cell Immune Response against SARS-Cov-2 S, M, and N Induced by Endogenously Engineered Extracellular Vesicles in Both Spleen and Lungs». Gli autori fanno parte del Centro nazionale per la salute globale presso l'Istituto superiore di sanità (Iss);

   nell'articolo pare si descrivano esperimenti condotti su modelli animali che hanno dimostrato la immunogenicità di un vaccino originale anti-Sars-CoV-2> basato su una tecnologia innovativa creata e sviluppata presso il predetto Centro;

   detto vaccino sembrerebbe basarsi su un principio diverso ed originale rispetto agli altri in uso o correntemente allo studio, ovverosia l'attivazione dell'immunità indotta dai linfociti CD8 T;

   in base a dati consolidati di letteratura, il disegno di tale vaccino avrebbe la potenzialità di bloccare qualsiasi variante del virus Sars-Cov-2 che si possa generare nel tempo. Questo perché il vaccino dell'Istituto superiore di sanità si basa sull'immunità cellulare CD8 T verso quattro antigeni interi e, quindi, anche molto numerose mutazioni del virus potrebbero avere al più solo una marginale influenza sulla risposta al vaccino;

   in base a dati consolidati di letteratura, l'immunità generata da questo vaccino potrebbe perdurare fino a 17 anni dall'ultimo inoculo;

   detto vaccino si baserebbe sull'inoculo di semplici e corte molecole di Dna il cui costo industriale sembrerebbe essere molto contenuto e pare possa essere conservato a temperatura ambiente per un tempo indefinito;

   è interesse della comunità ottenere nuove, sicure ed efficaci vie alternative per la prevenzione dell'infezione da Sars-Cov-2 e delle connesse forme gravi della malattia da COVID-19;

   come verificabile nei database di Epo e Ministero dello sviluppo economico, l'Istituto superiore di sanità sembrerebbe essere titolare di brevetti connessi alla tecnologia alla base di questa innovativa strategia vaccinale;

   data la gravità della malattia da COVID-19, è tuttora necessario combattere la diffusione virale attraverso cambiamenti comportamentali e interventi di natura sociale e medica. Tra questi ultimi, grandi sforzi sono stati prodotti per la produzione di vaccini da somministrare su larga scala. Tutte le attuali strategie vaccinali sono state mirate all'induzione di anticorpi neutralizzanti contro la proteina spike del virus attraverso tecnologie basate su Rna messaggero, vettori adenovirali, proteine ricombinanti o particelle virali inattivate;

   oltre alla sicurezza, sia l'efficacia che la durata della risposta immunitaria devono essere considerati nella valutazione complessiva degli attuali vaccini. I correlati immunologici di protezione da Sars-Cov-2 (ovverosia, i parametri immunologici correlanti la protezione dall'infezione) sono ancora sconosciuti. Purtroppo, i tempi molto ristretti di osservazione non hanno consentito una valutazione a lungo termine della risposta immunitaria indotta dagli attuali vaccini;

   inoltre, nuove varianti di virus stanno emergendo in tutto il mondo. I vaccini attuali sono basati sulla sequenza della proteina S del virus isolato inizialmente a Wuhan. I risultati di studi recenti indicano che gli attuali vaccini neutralizzano male sia la variante brasiliana che quella sudafricana. Anche a causa della vaccinazione di massa in atto, la rapida comparsa di mutazioni non è sorprendente. La riprogettazione degli attuali vaccini sulla base di nuove sequenze può comportare un elemento di pressione selettiva con generazione di nuove varianti in grado di eludere gli anticorpi vaccinali. Al contrario, una strategia per un vaccino universale che includa un componente che induca un'immunità efficace delle cellule T CD8, come quello sviluppato dall'Iss, potrebbe rompere questo pericoloso circolo vizioso –:

   se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero e, in caso affermativo:

    a) quali siano le motivazioni sottese al mancato avvio verso la sperimentazione clinica del vaccino descritto in premessa;

    b) se intenda adottare iniziative normative di competenza volte a destinare adeguate risorse per la sperimentazione clinica di codesto vaccino.
(5-05830)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-05830

  I. In merito a quanto indicato nell'interrogazione parlamentare in esame, l'Istituto Superiore di Sanità ha inteso precisare quanto segue:

   a) il 10 marzo 2021, la rivista scientifica internazionale peer-reviewed «Vaccines» citata nell'interrogazione ha pubblicato l'articolo scientifico dal titolo: «Simultaneous CD8 + T-Cell Immune Response against SARS-Cov-2 S, M, and N Induced by Endogenously Engineered Extracellular Vesicles in Both Spleen and Lungs».
   Autore principale dello stesso è il Dott. Maurizio Federico, Direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale dello scrivente Istituto Superiore di Sanità e gli altri autori afferiscono al medesimo Istituto;

   b) nell'articolo sopra citato vengono descritti esperimenti condotti su modelli animali che dimostrano la immunogenicità di un vaccino originale anti-Sars-CoV-2, basato su una tecnologia innovativa creata e sviluppata presso il predetto Centro; detto vaccino si basa su un principio diverso ed originale rispetto agli altri in uso o attualmente allo studio, ossia l'attivazione dell'immunità indotta dai linfociti CD8 T;

   c) la tecnologia vaccinale de quo si basa sull'immunità cellulare CD8 T verso quattro antigeni interi, il che potrebbe favorire una certa resistenza dello stesso a svariate mutazioni.

   Considerate le potenzialità dell'invenzione, l'Istituto ha deputato opportuno proteggerla, depositando un'ulteriore domanda di brevetto e attivarsi, contestualmente, per valutare l'efficacia di un vaccino basato sulla generazione di vescicole extracellulari (EV) ingegnerizzate con i succitati 4 antigeni SARS-CoV-2.

   d) in merito alla proprietà brevettuale, si rappresenta che, sebbene l'Istituto superiore di sanità sia titolare di brevetti connessi alla tecnologia alla base di questa strategia vaccinale, sono in corso le opportune verifiche sulle relative possibilità di utilizzo.

  II. In merito al «mancato avvio» della sperimentazione clinica, si segnala come questo Istituto stia sviluppando il brevetto seguendo i percorsi necessari alla sua messa a punto definitiva e all'uso sull'uomo. Questi richiedono preliminarmente e necessariamente una serie di ulteriori fasi di sviluppo e di conferme su modelli animali che sono in via di programmazione.
  Si segnala, infatti, che quest'Istituto sta provvedendo da tempo ad attivare tutte le azioni necessarie alla tutela delle attività dei propri ricercatori (nel rispetto dei principi stabiliti dalla Carta Europea dei Ricercatori allegata alla raccomandazione n. 2005/251/CE), e sta procedendo ad individuare le strategie più efficaci per il caso in esame.

  III. Come riportato nel precedente punto sub II, quest'Istituto garantisce tutta la collaborazione necessaria alla messa a punto di una strategia vaccinale più performante rispetto a quelle attualmente a disposizione, attraverso le proprie strutture tecnico-scientifiche, personale all'uopo dedicato, insieme al proprio background scientifico.
  L'Istituto Superiore di Sanità conclude precisando che: «Preme sottolineare come il Dott. Federico – detentore del know-how di interesse – abbia dato piena disponibilità all'accesso del complesso della sua esperienza per il corretto impiego della tecnologia in esame, nell'interesse della salute pubblica».