ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05693

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 481 del 07/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: CECCANTI STEFANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 09/04/2021
PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/04/2021
Stato iter:
08/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/04/2021
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2021
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 08/04/2021
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/04/2021

SVOLTO IL 08/04/2021

CONCLUSO IL 08/04/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05693
presentato da
CECCANTI Stefano
testo di
Mercoledì 7 aprile 2021, seduta n. 481

   CECCANTI e PELLICANI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   si apprende, da organi di stampa, che nel Veneto Orientale dopo l'arresto del clan dei Casalesi, si stanno facendo strada nuovi protagonisti pronti a riorganizzarsi;

   a tal proposito non è passata inosservata, l'ispezione nel Veneto Orientale della Direzione Investigativa antimafia, effettuata sui cantieri della terza corsia A4, tra San Stino e Latisana, con lo scopo di verificare le condizioni di sicurezza dei lavoratori e la regolarità del subappalti per evitare l'avanzata della criminalità che da sempre vede nella costruzione di grandi infrastrutture uno dei fronti da aggredire per infiltrarsi;

   l'inchiesta «At Last», del febbraio 2019, grazie ai numerosi arresti nel territorio di Eraclea aveva messo in luce la presenza e il radicamento della criminalità organizzata, in particolare del clan dei Casalesi che aveva il controllo sui cantieri di tutta la parte del Veneto Orientale;

   da tale inchiesta sono emersi collegamenti con esponenti della criminalità organizzata di Caorle, in particolare, dalle ordinanze, emerge il rapporto tra Donadio e Claudio Casella, ex carabiniere dei Ros già al centro dell'inchiesta Aemilia;

   iniziano a diventare sempre più reali a Caorle figure imprenditoriali che hanno fatto più di un affare con Casella, l'ex carabiniere dei Ros affiliato al clan del Casalesi di Eraclea, e pare abbiano disponibilità finanziare infinite e che siano affiancati da un gruppo scelto di professionisti pronti a firmare ristrutturazioni e nuove costruzioni in un territorio che pare non aver subito i colpi della crisi;

   le ultime inchieste hanno confermato la presenza e il radicamento della criminalità organizzata nel Veneto e nel Nordest, in particolare nel litorale Veneziano; ciò è l'ennesima prova che nel Veneto le mafie non si manifestano in modo violento, ma sono un fenomeno soprattutto economico, sono radicate nella società e hanno trovato terreno fertile anzitutto in quell'area grigia fatta di professionisti, consulenti, imprenditori –:

   alla luce della storia degli ultimi vent'anni che ha visto il progressivo radicamento delle organizzazioni criminali, come evidenziato dalle ultime inchieste della magistratura, quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano assumere per procedere in tempi rapidi al potenziamento degli organici delle forze di polizia di Venezia e Trieste e in altre zone considerate ad alto rischio, al fine di intensificare l'azione di contrasto delle mafie ed il radicamento della criminalità lungo tutto il litorale Veneto, in particolare a Caorle.
(5-05693)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-05693

Signor Presidente, Onorevoli Deputati,

  l'azione delle Forze di polizia nel Veneto Orientale è già da tempo fortemente orientata al contrasto dell'infiltrazione criminale nel tessuto socio-economico della zona, tant'è che, come segnalato nell'interrogazione, all'esito dell'indagine denominata «At last», il 19 febbraio 2019 la Squadra mobile della Questura di Venezia e la Guardia di Finanza di Trieste, hanno dato esecuzione a un'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Venezia che ha disposto misure cautelari a carico di 61 soggetti, 47 dei quali destinatari di custodia cautelare in carcere.
  Inoltre, il grado di attenzione nei confronti della penetrazione criminale nell'area in questione è ben evidenziato dall'accesso, effettuato il 4 marzo 2021, presso alcuni dei cantieri per la realizzazione della terza corsia dell'autostrada A4, nei Comuni di San Stino di Livenza e Latisana.
  Gli accessi ai cantieri rientrano tra i compiti istituzionali della Direzione investigativa antimafia e del Gruppo interforze istituito con decreto del Prefetto di Venezia nell'ambito delle attività di contrasto all'infiltrazione mafiosa nei lavori pubblici e consentono di svolgere un'incisiva attività di prevenzione antimafia.
  Sugli esiti all'accesso ai predetti cantieri dell'A4 la Direzione investigativa antimafia effettuerà specifici approfondimenti investigativi.
  Ulteriore manifestazione del tangibile impegno delle Forze di polizia nel contrasto della criminalità organizzata si ricava dai dati sui sequestri dei beni di provenienza illecita. Più specificamente, dal 2019 a oggi, in Veneto sono stati sequestrati beni per un valore stimato di oltre 31 milioni di euro, a cui si somma quello dei beni confiscati, pari, per lo stesso periodo, a quasi 11 milioni di euro.
  Posso dunque assicurare che in merito ai tentativi di infiltrazione mafiosa nel Nord-Est, anche in rapporto alla particolare contingenza legata all'emergenza epidemiologica da COVID-19, l'attenzione delle Forze dell'ordine e dell'Autorità giudiziaria è massima nel prevenire ingerenze della criminalità nei settori produttivi afflitti da crisi di liquidità e da difficoltà di accesso al credito istituzionale, nonché qualsiasi tentativo di illecito accesso alle misure di sostegno dell'economia.
  In merito ai presidi delle Forze di polizia, nella provincia di Venezia, l'Arma dei Carabinieri è presente con una forza di 795 unità, la Guardia di Finanza ha un organico di 1.085 effettivi e la Polizia di Stato dispone di 1.319 unità; nel 2020 la locale Questura ha avuto un incremento di 22 effettivi.
  Per quanto riguarda Trieste, a cui pure l'interrogante fa riferimento, l'Arma dei Carabinieri ha una forza effettiva di 321 unità, la Guardia di Finanza può contare su un organico di 522 effettivi mentre la Polizia di Stato ha 939 unità; nel 2020 la locale Questura è stata rafforzata con 24 effettivi.