ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05674

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 480 del 06/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCANTI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2021
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 06/04/2021
Stato iter:
07/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/07/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 07/07/2021
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/04/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/04/2021

DISCUSSIONE IL 07/07/2021

SVOLTO IL 07/07/2021

CONCLUSO IL 07/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05674
presentato da
CENNI Susanna
testo presentato
Martedì 6 aprile 2021
modificato
Mercoledì 7 aprile 2021, seduta n. 481

   CENNI, CECCANTI, CIAMPI. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   quella «geotermica» è una forma di energia naturale che trova origine dal calore della terra e, tra le energie rinnovabili, ha un valore aggiunto che condivide soltanto con l'idroelettrico: la continuità della produzione. La geotermia, quindi, può essere intesa come un elemento importante per la «green economy» e un sostegno significativo per sviluppare politiche «low carbon»;

   lo sviluppo corretto della geotermia porta con sé non solo benefici ambientali, contribuendo in maniera importante alla lotta contro i cambiamenti climatici, ma anche importanti occasioni per la creazione di nuova occupazione;

   l'Italia è il Paese dove l'energia geotermica è stata sfruttata per la prima volta a fini industriali. Siamo infatti uno dei principali produttori di energia geotermica a livello mondiale;

   attraverso strumenti di sostegno pubblico le fonti rinnovabili (Fer) hanno consolidato negli ultimi anni un ruolo di primo piano nell'ambito del sistema energetico italiano. Con il decreto ministeriale 23 giugno 2016, sono stati introdotti incentivi per l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico;

   la nuova Strategia energetica nazionale, adottata dal Governo nel mese di novembre 2017, considera lo sviluppo delle fonti rinnovabili come funzionale non solo alla riduzione delle emissioni, ma anche al contenimento della dipendenza energetica, prefissando l'obiettivo al 2030 del 28 per cento di consumi da rinnovabili rispetto ai consumi complessivi;

   nel decreto «Fer 1» (definito «decreto rinnovabili») pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto 2019 non furono inseriti incentivi per l'energia geotermica generando nelle aree produttive significative preoccupazioni;

   anche a seguito di atti di sindacato ispettivo e di indirizzo presentati dall'interrogante, il Governo ha annunciato l'inserimento degli incentivi in quello che avrebbe dovuto essere l'imminente decreto «Fer 2»; in ordine di tempo: in data 4 novembre 2020 quando il Sottosegretario Alessandra Todde ha risposto ad una interrogazione dell'interrogante, e successivamente durante pubbliche manifestazioni nel mese di settembre 2020 della Sottosegretaria con delega alla geotermia, Alessia Morani;

   erano stati annunciati, in quelle occasioni, l'arrivo sul testo della bozza di decreto, dei pareri dei Ministeri per l'ambiente e della tutela del territorio e del mare (oggi Transizione ecologica) e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e che «si contava in tempi brevi l'acquisizione della Conferenza unificata e dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera); che successivamente, lo schema di decreto avrebbe dovuto essere notificato alla Commissione europea per la verifica di compatibilità con le regole sugli aiuti di Stato»;

   i continui ritardi stanno creando difficoltà alle imprese del settore presenti sul territorio nazionale; le associazioni sindacali della Toscana (una delle principali regioni dove è presente l'utilizzo dell'energia geotermica) hanno recentemente segnalato che sarebbero a rischio (tra diretti e indotto) la continuità occupazionale di oltre 2.200 lavoratori –:

   se il Governo sia a conoscenza delle criticità che riguardano il comparto, per imprese e lavoratori causate da tempi così lunghi per l'emanazione del cosiddetto decreto «Fer 2» citato in premessa, relativo agli incentivi per la geotermia e quale sia lo stato dell'iter relativo all'approvazione definitiva di tale provvedimento.
(5-05674)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05674

  Con riferimento alle questioni poste dagli Onorevoli interroganti si osserva che l'impegno del nostro Paese volto al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 ha trovato conferma ed espressione nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) e nella più recente Strategia di decarbonizzazione al 2050 (Long Term Strategy, LTS) pubblicata nel gennaio scorso.
  La prima fase del percorso di decarbonizzazione, per il periodo 2021-2030, è stata tracciata nel PNIEC che ha individuato obiettivi di crescita delle fonti rinnovabili (30 per cento sui consumi finali), di miglioramento dell'efficienza energetica (-43 per cento rispetto allo Scenario tendenziale) e di riduzione delle emissioni di gas serra, declinate tra settori «ETS» e «non-ETS» (rispettivamente almeno -43 per cento e -33 per cento rispetto al dato del 2005).
  La prossima approvazione in sede Europea dei nuovi target legati al Green Deal che impongono di passare dal 40 per cento al 55 per cento di riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al 1990, vede avviato un aggiornamento del Piano stesso, considerate anche le ricadute degli investimenti – pubblici e privati – attivati con il PNRR e le riforme in esso contenute.
  Nello specifico, anche in virtù della recente approvazione della legge 22 aprile 2021, n. 53 (legge di delegazione europea) e del prossimo recepimento della Direttiva RED II, si evidenzia sia l'obiettivo di individuare aree e superfici idonee alla realizzazione degli impianti FER, sia la necessità di completare il meccanismo di sostegno alle FER a tecnologie meno mature o con costi di esercizio elevati.
  Il decreto FER 2, dunque, andrà a disciplinare il sostegno alle fonti e tecnologie non ancora pienamente mature o con costi elevati di esercizio, tra cui rientra sia la geotermia tradizionale a ridotte emissioni che la geotermia a emissioni nulle.
  Il FER II rappresenta anche l'occasione per ampliare la durata temporale del sistema di aste del decreto FER1, tenendo conto delle più recenti misure di semplificazione introdotte dal decreto-legge n. 77 del 2021.
  Al termine delle opportune valutazioni dell'Autorità politica, finalizzate ad assicurare la giusta coerenza tra il FER2, la RED II, le misure inserite nel PNRR e, più in generale, i nuovi obiettivi di decarbonizzazione, si passerà rapidamente a definire i residui temi di policy posti dal testo del decreto stesso e ad acquisire i pareri della Conferenza Unificata e di ARERA, in modo da procedere alla notifica del provvedimento alla Commissione Europea, ai fini della verifica di compatibilità con la disciplina UE in materia di Aiuti di Stato per l'energia e l'ambiente.
  Posso quindi assicurare che il Ministero da me rappresentato sta profondendo ogni sforzo per la pronta definizione della situazione rappresentata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

politica comunitaria dell'ambiente

energia dolce