ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05567

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 473 del 23/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: COSTANZO JESSICA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 23/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRATE FLORA MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI 23/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 23/03/2021
Stato iter:
24/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/03/2021
Resoconto COSTANZO JESSICA MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 24/03/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 24/03/2021
Resoconto COSTANZO JESSICA MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/03/2021

SVOLTO IL 24/03/2021

CONCLUSO IL 24/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05567
presentato da
COSTANZO Jessica
testo di
Martedì 23 marzo 2021, seduta n. 473

   COSTANZO e FRATE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 12 novembre 2020 si è tenuto l'incontro, in video-conference, convocato dal Ministero dello sviluppo economico, nel quale è stato esposto alle parti sociali il progetto per la costituzione della Newco «ItalComp», finalizzata alla produzione integrata di compressori per la refrigerazione domestica e commerciale attraverso l'integrazione in una medesima filiera produttiva dello stabilimento ex Embraco e dello stabilimento Acc di Borgo Valbelluna;

   se il polo nel Bellunese gestito dai commissario straordinario Maurizio Castro risulta in piena espansione e ha ordini in crescita per tutto il 2021, appare altrettanto evidente la sua condizione di precarietà finanziaria a causa della mancata erogazione di finanziamenti previsti dalla legge «Prodi-bis» che ad esso sarebbero dovuti pervenire, e vede avvicinarsi l'esaurimento della sua liquidità;

   lo stabilimento di Riva di Chieri è fermo e gli addetti risultano in cassa integrazione guadagni straordinaria, destinatari di un licenziamento collettivo a opera della curatela fallimentare di Ventures s.p.a.;

   la società italo-israelo-cinese Ventures, selezionata dal Ministero dello sviluppo economico per reindustrializzare il sito di Riva presso Chieri attraverso la produzione di robot pulitori di pannelli fotovoltaici, biciclette elettriche, distributori di bevande e giocattoli, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Torino il 24 luglio 2020 dopo due anni di sostanziale inattività c i vertici aziendali sono stati accusati di aver distratto diversi milioni di euro destinati al rilancio del sito produttivo;

   il 9 febbraio 2021 il curatore fallimentare di Ventures Production, Maurizio Gili, ha comunicato l'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per 398 lavoratori su 406 dello stabilimento di Riva di Chieri;

   la realizzazione del progetto Italcomp necessita di finanziamenti, come ha riferito al Sole 24 Ore il 21 gennaio 2021 il commissario straordinario di Acc Maurizio Castro;

   le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno dichiarato congiuntamente il 10 marzo 2021 che «la mancanza di un sostegno finanziario da parte delle banche inette a serio rischio il pagamento della retribuzione di marzo dei 350 dipendenti ACC e la realizzazione del progetto del polo italiano dei compressori che coinvolgerebbe anche i 400 lavoratori dell'Ex Embraco di Riva di Chieri» –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare affinché il nuovo polo ItalComp sia nelle condizioni di assicurare la salvaguardia dei livelli occupazionali dei due siti, piemontese e veneto, avviando il nuovo piano industriale e convocando anche con urgenza un tavolo di confronto con le regioni interessate, le parti sociali, gli istituti di credito e tutti i soggetti coinvolti.
(5-05567)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05567

  Con il presente atto parlamentare viene richiamata l'attenzione sul percorso di reindustrializzazione avviato dalla Newco «Italcomp», che prevede la costituzione di un polo integrato del compressore italiano che unisca le tradizionali competenze dell'ex Zanussi e dell'ex Embraco in un'unica società chiamata a produrre compressori per frigoriferi e lavatrici.
  Al riguardo, voglio preliminarmente sottolineare che la vicenda è già all'attenzione del Governo. Infatti risulta che il Ministero dello sviluppo economico, attraverso uno specifico tavolo di crisi, ha seguito le problematiche inerenti la vicenda. I frequenti incontri ministeriali nell'anno 2020 sono stati tutti tesi a promuovere e a verificare il percorso di reindustrializzazione avviato dalla società Ventures rispetto al sito ex Embraco di Riva di Chieri.
  Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha autorizzato la Cassa integrazione per cessata attività, ai sensi dell'articolo 44 decreto-legge n. 109/2018, a favore dei lavoratori di Ventures per il periodo di un anno a far data dal 23 luglio 2020.
  Il 12 novembre 2020, si è tenuto l'ultimo incontro ministeriale plenario, in cui è stato meglio dettagliato il nuovo Progetto ItalComp.
  La NewCO dovrebbe essere partecipata da Invitalia per effetto del ricorso al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività d'impresa di cui all'art. 43 del DL 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), per un importo non superiore a 10 milioni di euro. È stato, inoltre, ipotizzato il concorso delle società partecipate delle Regioni Veneto e Piemonte, oltre alla necessaria partecipazione di soci privati con una quota pari ad almeno il 30 per cento dell'investimento.
  L'obiettivo, in termini di produzione, è stato individuato in 6 milioni di compressori per frigoriferi domestici e commerciali e 8 milioni di motori per compressori e per lavatrici, nonché una quota ulteriore di motori, da realizzarsi con un investimento complessivo di 56 milioni euro.
  Il Ministero dello sviluppo economico, laddove tale progetto non dovesse ottenere la necessaria autorizzazione da parte della Commissione europea circa la compatibilità del medesimo con la normativa in materia di aiuti di Stato, si è impegnato a ricercare strade alternative per mettere in sicurezza l'intero perimetro occupazionale.
  Il Ministero del Lavoro ha avviato le verifiche per l'applicabilità di tutti gli strumenti disponibili per l'accompagnamento dei lavoratori della Ex Embraco verso la ricollocazione.
  Il MISE ha notificato alla Commissione la misura in data 3 agosto 2020; quest'ultima ha richiesto per tre volte ulteriori chiarimenti, ma, ad oggi, non risulta ancora formalizzata una decisione definitiva in merito a tale notifica.
  In considerazione del dilatarsi della tempistica della procedura di approvazione dinanzi alla Commissione Europea, il Commissario straordinario ha presentato il 4 dicembre 2020 un nuovo programma, che prevede – in relazione al prossimo esaurimento della liquidità aziendale – o l'attivazione di un fast track per la cessione con procedura competitiva degli asset industriali della Società o l'intervento anticipato di ItalComp.
  Il 9 febbraio 2021 è stata avviata una procedura di licenziamento collettivo. Al fine di evitare i licenziamenti, è stata prospettato l'accesso alla CIGO Covid, ipotesi che sarà tempestivamente vagliata dal Ministero che rappresento.
  Per completezza di informazione, si rappresenta che in data 16 marzo 2021, è stata approvata l'esecuzione del programma di cessione della Italia-Wanbao ACC S.r.l.
  Da ultimo, si segnala che il Ministero dello sviluppo economico sta verificando l'utilizzabilità di ulteriori strumenti giuridici a disposizione, ivi inclusi quelli recentemente introdotti dal decreto-legge n. 41 dello scorso 22 marzo (cd. Decreto Sostegni), per garantire alla società Wanbao la liquidità necessaria che possa assicurare la continuità produttiva dei siti. Al riguardo, ricordo che nel recente decreto-legge c.d «Sostegni», all'articolo 37, il Governo ha istituito un Fondo presso il Ministero dello sviluppo economico, al fine di fornire supporto finanziario e consentire la prosecuzione delle attività delle grandi imprese che si trovano in situazione di temporanea difficoltà finanziaria conseguentemente all'emergenza pandemica.
  Tutto ciò premesso, sottolineo che il Ministero che rappresento, per quanto di competenza, sosterrà tutte le iniziative del Ministero dello sviluppo economico volte a individuare la miglior soluzione possibile per garantire la continuità produttiva dei siti interessati, soprattutto al fine di salvaguardare i livelli occupazionali dei lavoratori coinvolti e l'intero tessuto economico e sociale dei territori interessati.