ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05463

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 465 del 09/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: PATASSINI TULLIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 09/03/2021
Stato iter:
10/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/03/2021
Resoconto PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 10/03/2021
Resoconto PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/03/2021

SVOLTO IL 10/03/2021

CONCLUSO IL 10/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05463
presentato da
PATASSINI Tullio
testo di
Martedì 9 marzo 2021, seduta n. 465

   PATASSINI, LUCCHINI, BADOLE, D'ERAMO, PAROLO, RAFFAELLI, VALBUSA e VALLOTTO. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 184-ter del decreto legislativo n. 152 del 2006, come modificato dall'articolo 14-bis del decreto-legge n. 101 del 2019 (legge n. 128 del 2019), in materia di end of waste, dispone che un rifiuto cessa di essere tale quando è sottoposto ad un'operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfa i criteri specifici, da adottare nel rispetto delle condizioni indicate dalla direttiva rifiuti, la 2008/98/CE; il comma 2 di tale articolo prevede che, in mancanza di criteri comunitari, i criteri sono adottati caso per caso per specifiche tipologie di rifiuto attraverso uno o più decreti del Ministero della transizione ecologica;

   in mancanza di criteri specifici, ai fini delle autorizzazioni regionali per il recupero, si applicano i criteri e condizioni previsti dalla direttiva, nonché le disposizioni del decreto ministeriale 5 febbraio 1998, che, tuttavia, non comprendono i materiali innovativi e nuovi prodotti degli ultimi anni e non prevedono la possibilità di riutilizzo degli scarti dei cicli produttivi, permettendo il conferimento in discarica o il recupero all'estero di tali materiali, con gravi ripercussioni ambientali per l'Italia e oneri burocratico-amministrativi per le imprese;

   il settore rifiuti in Italia attraversa una grave crisi sia per la saturazione delle discariche, sia per la carenza di impianti di selezione propedeutica al riciclo e, anche, per le difficoltà che riscontrano le aziende per l'autorizzazione degli impianti per il recupero di rifiuti e la produzione di materiali e prodotti da riutilizzare;

   tale situazione provoca la lievitazione dei prezzi di smaltimento e ciò rende più facile l'introduzione della criminalità organizzata nel ciclo gestione rifiuti che offre prezzi a buon mercato;

   pertanto, è improcrastinabile il completamento dell'emanazione dei decreti attuativi, in materia di end of waste; tra i decreti emanati, oltre ai regolamenti dell'Unione europea sui rottami metallici, vetrosi e di rame, si citano quelli per: terre e rocce da scavo, combustibile solido secondario, conglomerato bituminoso, prodotti assorbenti per la persona, pneumatici fuori uso, carta e cartone;

   per accelerare l'emanazione dei decreti, il comma 5 del citato articolo 4-bis del decreto-legge n. 101 del 2019 ha previsto l'istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l'ufficio legislativo del Ministero della transizione ecologica, di cui recentemente, con il comma 5 dell'articolo 15 del decreto-legge n. 183 del 2020, è stata prorogata la durata e le corrispondenti risorse finanziarie per il 2025 –:

   quale sia lo stato dell'iter per l'emanazione dei decreti attuativi in materia di end of waste e quali siano gli obiettivi del Ministro in merito.
(5-05463)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05463

  Con riferimento alle questioni poste e acquisiti gli elementi trasmessi dagli uffici del Ministero che rappresento si osserva in via preliminare che in relazione allo stato dei decreti in itinere, sono in corso le attività finalizzate all'emanazione dei decreti che definiscono e regolano la cessazione della qualifica di rifiuto (o end of waste).
  Attualmente, stanno per essere inviati al Consiglio di Stato per il parere gli schemi dei decreti relativi alla cessazione di qualifica di rifiuto riguardanti:

   rifiuti di vetro sanitario per la produzione di scaglie di vetro;

   rifiuti da spazzamento stradale per la produzione di inerti recuperati;

   rifiuti da pile e accumulatori per la produzione di pastello di piombo recuperato;

   rifiuti da costruzione e demolizione per la produzione di inerti recuperati.

  Per altri due decreti sono stati chiesti i pareri dell'ISPRA – per la valutazione relativa agli aspetti ambientali – e all'ISS – per quella relativa agli aspetti sanitari.
  Nello specifico, i decreti in questione riguardano la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti di gesso proveniente dalla demolizione del cartongesso e del gesso per la produzione di manufatti in gesso recuperato, nonché dei rifiuti del pulper (scarti di plastiche miste provenienti dalle cartiere) per la produzione di plastiche miste.
  È stata condotta una prima consultazione con gli stakeholders in relazione ad altri tre schemi di decreto in corso di istruttoria. Si tratta dei rifiuti di membrane bituminose per la produzione di additivi destinati alle miscele bituminose, rifiuti da plastiche miste per la produzione di poliolefine in granuli da destinare a varie applicazioni e rifiuti tessili per la produzione di fibre tessili recuperate.
  È in corso, inoltre, l'iter istruttorio con la predisposizione di una scheda tecnica con le principali caratteristiche per ulteriori tre filiere di rifiuti:

   plastiche miste per la produzione di SRA (secondary reducing agent) da utilizzare nelle cariche di altoforno in sostituzione del carbon coke;

   terre provenienti da attività di bonifica (bioremediation e soil washing) per la produzione di terre e rocce;

   fanghi da forsu per la produzione di olii da utilizzare nel settore petrolchimico.

  Infine, sono in fase di verifica altre sette filiere per le quali si intende avviare l'iter di adozione del decreto:

   rifiuti in ingresso: oli alimentari esausti per la produzione di una base utilizzata per biocarburanti o lubrificanti (UCO);

   rifiuti in vetroresina (barche, camper etc.) per la produzione di fibra di vetro;

   rifiuti in ingresso digestato e da fanghi di origine agroalimentare per la produzione di PHA (poliidrossialcanoato), bioplastica;

   rifiuti in ingresso: fanghi contenenti bentonite provenienti dalle perforazioni per la produzione di bentonite e fanghi puliti;

   rifiuti in ingresso: plastiche miste recupero chimico per la produzione di basi per biocarburanti;

   rifiuti: ceneri da altoforno e Residui da acciaieria per la produzione di inerti da utilizzare nel settore dell'edilizia;

   rifiuti: materassi per la produzione di vari materiali.

  Posso quindi assicurare che la questione segnalata dagli On.li interroganti è all'attenzione del Ministero che rappresento e che vi è la volontà di accelerare notevolmente le attività finalizzate all'adozione degli atti secondari oggetto di interrogazione.